NATIONS LEAGUE GERMANIA-INGHILTERRA: UNA CLASSICA CHE NON PERDE MAI IL SUO FASCINO

Submitted by Anonymous on Tue, 06/07/2022 - 13:51
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Redazione
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Dieci partite fa, l’ultima volta che la Germania ha perso una partita ufficiale, in panchina c’era ancora Loachim Loew. Dieci partite dopo, con Hnsi Flick al timone, la nazionale tedesca ha cambiato marcia e pure capitolo, infilando una sequenza di 8 successi e due pareggi, conquistando agevolmente la qualificazione a Qatar 2022 e debuttando con un pari non privo di qualche ombra contro la giovane Italia in Nations League, al netto però di una finestra di fine stagione piena di dubbi e incognite.

Stasera però all’Allianz Arena di Monaco di Baviera la voglia di prendersi una rivincita sugli eterni rivali inglesi vale più di ogni singolo calcolo legato alla classifica del girone, che vede sorprendentemente davanti a tutti l’Ungheria, ma che rappresenta davvero l’ultima delle preoccupazioni. Perché Germania-Inghilterra è sfida che esula dal semplice contesto del momento: rimanda a sfide intrise di storia e passione, a partire dalla discussa finale mondiale del 1966 fino agli scontri più recenti in semifinale a Italia ’90 ed Euro ’96 (entrambi vinti dai tedeschi ai rigori) e perché no, all’incredibile 5-1 firmato all’Olympiastadion dai sudditi di Sua Maestà nel settembre del 2001, una sconfitta rimasta impressa nell’immaginario collettivo come una delle più cocenti della storia della Germania.

Che s’è rifatta con gli interessi nel mondiale sudafricano del 2010 (non senza polemiche per il clamoroso gol non assegnato a Lampard: è da quel giorno che ai piani alti Fifa l’idea di istituire il Var cominciò seriamente a prendere piede…), prima di cedere nell’ultimo precedente disputato a Wembley un anno fa, quello che ha messo la parola fine al lungo regno di Loew sulla panchina tedesca. Ma Flick ha portato una ventata di aria fresca, e c’è da credere che stasera farà di tutto per ricordare ai rivali chi è che comanda.

SOUTHGATE RIVOLUZIONA I SUOI E CHIEDE UN SEGNALE

Germania-Inghilterra, insomma, non è mai una partita come le altre. E ha sempre un motivo buono per scaldare la vigilia. Anche se stavolta le due squadre si avvicinano al match con il solo pensiero di guardare in casa propria, perché in fondo tutti, giocatori e allenatori in primis, non vedono l’ora di staccare la spina e andare in vacanza dopo una stagione che definire sfiancante è poco. Ed è proprio la scarsa condizione fisica mostrata dagli inglesi nella trasferta in casa dell’Ungheria ad aver alimentato qualche turbolenza in casa Southgate, col commissario tecnico chiamato a gettare acqua sul fuoco.

In verità non credo che la brutta prestazione di Budapest sia da imputare alla stanchezza. Di sicuro il caldo ha contribuito a far affiorare qualche difficoltà in più, ma la verità è che non siamo stati all’altezza del compito che dovevamo portare a termine e l’Ungheria ha vinto con merito. Ora però abbiamo immediatamente l’occasione per risollevarci e farlo contro una nazionale che rimane un modello globale di come si coltivano i propri talenti. Germania e Brasile per me restano davanti a tutte e non a caso arrivano sempre in fondo alle competizioni. È un bel test e, al netto di qualche cambio di formazione, dovrà servire a fornirci risposte importanti per il futuro.

Southgate getterà nella mischia molti degli elementi che all’esordio sono rimasti fuori, da Philips in mezzo al campo a Saka sulla corsia mancina, da Sterling e Grealish nel tridente offensivo (Foden out per Covid) fino a Coady, che potrebbe essere preferito a Stones in difesa (dove mancherà ancora Tomori, infortunato) nel 3-4-3 che rimane il modulo di riferimento.

FLICK CAMBIA L’ATTACCO PER MANTENERE L’IMBATTIBILITÀ

Se l’Inghilterra in Ungheria ha interrotto una striscia di 9 risultati utili (7 vittorie e due pari), la Germania è ancora imbattuta nelle sfide post europeo, e soprattutto in casa ha vinto tutte le 4 gare della gestione Flick, segnando anche caterve di gol (ma contro avversari modesti). Dopo il test di Bologna, insomma, questo ha tutta l’aria di essere un altro piccolo esame per una nazionale che lavora ormai solo e soltanto in funzione del mondiale, dove intende presentarsi con tutte le intenzioni del caso nel voler arrivare in fondo.

Torniamo in campo a distanza di sole 72 ore da una sfida nella quale abbiamo speso tanto e che ci ha mostrato dov’è che dobbiamo migliorare ma anche il potenziale di cui disponiamo. Quella con l’Inghilterra è una classica e non è mai una partita come le altre, perché ha sempre un valore speciale agli occhi dei nostri tifosi. Loro sono una squadra fisica e pertanto sarà fondamentale tenere alto il ritmo.

Non cambierà quasi nulla in difesa, con il solo innesto di Raum a sinistra (così Kerher andrà a destra), mentre in mezzo al campo toccherà a Gundogan fare coppia con Kimmich, mentre in avanti Musiala e Haverts rileveranno rispettivamente Sanè e Werner, in ombra contro l’Italia. Si gioca alle 20,45, diretta su Sky Sport 1.

GERMANIA-INGHILTERRA, LE PROBABILI FORMAZIONI

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Kehrer, Sule, Rudiger, Raum; Kimmich, Gundogan; Gnabry, Muller, Musiala; Havertz. All.: Flick.

INGHILTERRA (3-4-3): Pickford; Walker, Coady, Maguire; James, Phillips, Rice, Saka; Sterling, Kane, Grealish. All.: Southgate.

ARBITRO: Del Cerro Grande (Spagna).

(Credits: Getty Images)

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