NATIONS LEAGUE BELGIO-POLONIA: DIAVOLI ROSSI PER IL RISCATTO MA OCCHIO A LEWA…

Submitted by Anonymous on Wed, 06/08/2022 - 12:19
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Redazione
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Non c’è Lukaku, ma non c’è tempo da perdere: se il Belgio vuol tornare a competere con l’obiettivo di filare dritto alla fase finale della Nations League, impresa riuscita nella passata edizione (i belgi però finirono quarti perdendo in semifinale con la Francia e nella finalina contro l’Italia), non può certo permettersi passi falsi nel match di stasera (ore 20,45, diretta su Sky Sport 1) in programma al “Re Baldovino” di Bruxelles.

Una gara da vincere a tutti i costi per cancellare l’onta del pesante ko. subito all’esordio contro l’Olanda (non accadeva da 25 anni: 4-1 per i cugini, e più di una nube all’orizzonte), ma anche e soprattutto per evitare che una squadra rognosa e mai prevedibile come la Polonia possa prendere il largo e obbligare i Diavoli Rossi di Martinez a recitare il ruolo di comprimari nel girone. Anche perché la Polonia al debutto non ha steccato: il 2-1 sul Galles, che aveva certamente occhi soprattutto per lo spareggio mondiale con l’Ucraina, ha ribadito la propria vocazione di squadra dal potenziale indubbio, anche se poi la sfida col Belgio appare alla stregua di un test un po’ più attendibile sulla via che conduce a Qatar 2022.

LUKAKU OUT, IN AVANTI TOCCA A CIRO MERTENS

Lukaku non c’è perché s’è infortunato a una caviglia proprio durante il match con l’Olanda e senza i suoi gol, ma in generale senza il suo apporto, tutto il sistema di gioco di Martinez rischia di esserne pesantemente condizionato.

Romelu non è disponibile sia per questa che per la prossima gara in Galles, ma speriamo di recuperarlo almeno per l’ultima in programma a Varsavia il 14 giugno

ha spiegato il CT di origine spagnola alla vigilia della sfida con la Polonia.

La sconfitta con l’Olanda per certi versi è stata inattesa e un po’ troppo pesante, ma è figlia di una gara segnata da tanti episodi che hanno fatto la differenza. Chiaro che non possiamo essere contenti del nostro avvio nel girone, ma adesso abbiamo una buona opportunità per rimetterci subito in carreggiata. Qualche cambio di formazione è necessario, non per motivi tecnici come qualcuno vorrebbe far presupporre, ma semplicemente perché per via dei tanti impegni ravvicinati avevamo già studiato in partenza una specie di rotazione, così da non obbligare qualche pedina a degli sforzi eccessivi in coda a un’annata tanto esigente.

Il modulo non si tocca (3-4-2-1), ma gli interpreti si: nessuna novità in difesa, almeno un paio attese in mezzo al campo, con Tielemans e Dendoncker che si scaldano e dovrebbero rilevare Vanakan e Witsel. Possibile chiamata sulla corsia mancina per Carrasco, mentre in avanti dietro a Ciro Mertens agiranno De Bruyne e Trossard. Assente Thibout Courtois, l’eroe di Champions del Real: tra i pali fiducia a Mignolet.

DRAGOWSKI E SZCZESNY, LO STRANO BALLOTTAGGIO

A proposito di portieri: la Polonia ne ha almeno tre di assoluto valore, e pertanto l’idea del commissario tecnico Czeslaw Michniewicz è di farli ruotare in questa finestra di gare di fine stagione, anche per dar loro l’opportunità di mettersi in mostra. Così, se contro il Galles è toccato a Skorupski difendere i pali, stasera sarà probabilmente Dragowski a giocare titolare, oppure Szczesny con il collega di stanza alla Fiorentina pronto a tornare in porta in una delle prossime due uscite.

Un turnover ragionato che non sorprende più di tanto, anche perché la difesa polacca s’è mostrata piuttosto solida nelle ultime uscite. Una squadra in salute e in fiducia dopo aver staccato il pass per il mondiale, pronta a offrire a Robert Lewandowski un po’ di distrazioni felici in mezzo ai tanti pensieri legati al suo futuro, col braccio di ferro col Bayern Monaco destinato a tormentarlo ancora per chissà quanto tempo.

Ci attende una gara difficile contro una squadra ferita, desiderosa di rimettersi subito a fare gioco e risultati. Non so come ci affronteranno: potrebbero giocare ancora a tre in difesa, oppure mettersi a quattro e costringerci ad adattarci alla situazione. Il Belgio ha grande qualità e giocatori che possono decidere le partite in qualsiasi momento, per cui non mi fido certo del passaggio a vuoto che hanno avuto con l’Olanda. Quanto a noi, siamo in 32 in ritiro e tutti possono scendere in campo. A livello tattico abbiamo diverse soluzioni, sceglieremo quella che riterremo la più appropriata. Potremmo partire con una punta, oppure subito con due e finire con tre. Vediamo, c’è tempo prima di decidere.

Sulla carta dovrebbe essere 4-3-1-2 con Swiderski in avanti ad affiancare Lewa e Zielinski alle loro spalle. In mezzo al campo possibile chance per Krychowiak, mentre in difesa potrebbe scoccare l’ora del ritorno di Cash.

BELGIO-POLONIA, LE PROBABILI FORMAZIONI

BELGIO (3-4-2-1): Mignolet; Alderweireld, Vertonghen, Boyata; Meunier, Tielemans, Dendoncker, Carrasco; De Bruyne, Trossard; Mertens. All.: Martinez.

POLONIA (4-3-1-2): Dragowski; Cash, Bednarek, Glik, Puchacz; Klich, Krychowiak, Zalewski; Zielinski; Lewandowski, Swiderski. All.: Michniewicz.

ARBITRO: Sanchez (Spagna).

(Credits: Getty Images)

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