DYBALA-INTER, IL MATRIMONIO S'HA DA FARE

Submitted by federico.tireni on Thu, 06/09/2022 - 21:09
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Potrebbe essere stato, quello dei giorni scorsi, l'incontro decisivo tra Marotta, amministratore delegato dell'Inter e Jorge Antun, procuratore di Dybala per l'approdo dell'ex fantasista bianconero in quel di Milano, sponda nerazzurra. Il matrimonio che sembra in procinto di essere celebrato da quando la Joya ha salutato in lacrime lo Juventus Stadium, certo del rinnovo mancato con i bianconeri, s'ha da fare.

L'accordo non ha trovato realizzazione per una questione prettamente economica, con la dirigenza juventina che non è stata disposta ad accontentare l'attaccante argentino sullo stipendio, con Dybala alla ricerca di un contratto da top player che la Juve non ha voluto offrire, a causa anche di una stagione travagliata a livello tecnico e soprattutto fisico.

Il contratto

Uno stipendio che l'Inter ha tutta l'intenzione di offrirgli, con un quadriennale a sei milioni a stagione che potrebbero diventare sette con diversi bonus legati a presenze e traguardi personali e di squadra. Lo spazio salariale per ingaggiare l'argentino arriverebbe dalla cessione (con buonauscita?) di Sanchez e Vidal, oltre a quella di Perisic già avvenuta direzione Tottenham.

Marotta, fine conoscitore di calcio e abile nell'imbastire trattative economicamente intelligenti, ha iniziato il corteggiamento diversi mesi fa, appena percepita la distanza tra la Joya e la Juventus. Anche la Roma, così come l'Atletico Madrid si sono mosse verso l'argentino, ma la volontà dell'attaccante sembra molto chiara, quella di vestire i colori nerazzurri.

Perché l'Inter? La colonia argentina

Le qualità dell'ex Palermo non sono mai state in discussione, mentre la continuità di rendimento si. Il talento cristallino di Dybala ha bisogno di essere coccolato e protetto, inserito in meccanismi di squadra ben oliati, come quelli nerazzurri, dove la Joya troverebbe un ambiente pronto ad accoglierlo a braccia aperte, a ritmo di tango e al profumo di asado.

Lautaro e il Tucu Correa non vedono l'ora di poter abbracciare il compagno di nazionale anche ad Appiano Gentile, così come il vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti che ha avuto un doppio colloquio con il classe '93 prima e dopo il match contro l'Italia, entrambi aventi esito positivo.

Dove giocherebbe l'argentino

Tatticamente come si collocherebbe Dybala nello scacchiere di Inzaghi? Considerando la fluidità di manovra e di interscambiabilità delle posizioni nella zona di rifinitura che ha segnato la differenza tra l'Inter scudettata di Conte e quella di Simone Inzaghi, e soprattutto la ricerca del fraseggio stretto negli ultimi trenta metri nei quali la Joya è un maestro, il problema sulla posizione nello scacchiere che potrebbe ricoprire diventa relativo.

Tendenzialmente si potrebbe pensare a Dybala come seconda punta a fianco di Dzeko o Lautaro. Ma l'abilità dell'argentino di svariare e cucire il gioco posizionandosi fra le linee avversarie, potrebbe far pensare ad Inzaghi una soluzione diversa: mezzala agente sul centrosinistra. Certo, sarebbe un'Inter a trazione decisamente anteriore, immaginando Dybala nel ruolo che nell'ultima stagione ha occupato Calhanoglu, come costruttore secondario e rifinitore alle spalle delle punte, ma comunque non un'eresia.

Dybala andrebbe ad aggiungere imprevedibilità e tendenza al dribbling che è sempre mancata all'inter quest'anno, Perisic escluso. Un comparto tecnico altamente invidiabile nella trequarti, con l'argentino, Mkhitaryan, Calhanoglu e Correa: dove cade Inzaghi, cade in piedi. Barella e Brozovic un po' meno, in quanto saranno costretti agli straordinari in fase di non possesso, in nome di un equilibrio tattico imprescindibile.

(Credits: Getty Images)

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