Rino Gattuso dice tutto. O meglio, l'ha già detto. Perché dopo mesi di silenzio, era impossibile continuare a restare zitti. Il calabrese è il nuovo tecnico del Valencia e nella conferenza stampa di presentazione di giovedì si è difeso punto per punto contro le accuse che ne hanno leso l'immagine nell'ultimo periodo. Razzismo, maschilismo, malattia, Jorge Mendes: l'ex milanista non si è lasciato sfuggire nulla, ma ha messo l'accento soprattutto su una parola, entusiasmo.
VALENCIA GATTUSO E LE DONNE NEL CALCIO: “ECCO COSA DISSI DI BARBARA”
Il maschilismo è una delle accuse da smontare: “Quando parlavo delle donne nel calcio non c’entravano niente le professioniste o altre polemiche. Quindici anni fa non c'era il politically correct e mi riferivo solo a Barbara Berlusconi: mi chiedevano se avrebbe potuto sostituire Galliani come dirigente nel Milan. Ho solo detto che mi sembrava difficile che una ragazza di 27-28 anni avrebbe fatto bene quanto Galliani in 30 anni di carriera. Poi se i giornalisti tolgono una virgola rispetto a quello che dico si crea il panico”.
VALENCIA GATTUSO E IL RAZZISMO: “SURREALE PER UNO DEL SUD”
Il razzismo, già emerso prima della possibile firma al Tottenham l'anno scorso, è forse l'accusa peggiore per Gattuso: “Io sono del sud, in tanti anni ho preso numerosi fischi e insulti. La questione è legata ai buu a Boateng: io già allenavo a Sion, mentre lui era al Milan e giocò un'amichevole contro la Pro Patria. Mi chiesero un parere e dissi semplicemente che erano quattri imbecilli a cui non dare importanza. Poi in questi anni ho lavorato con Boateng, con Koulibaly, con Bakayoko. Sono del sud, so cosa vuol dire ricevere insulti per la tua appartenenza. Surreale che io mi debba giustificare su cose del genere. Ho tre persone di colore nel mio staff. Non sono in alcun modo razzista".
VALENCIA GATTUSO E LA MALATTIA: “SONO UN ESEMPIO”
C'è persino chi ha azzardato dire che Gattuso non può allenare a causa della sua malattia, ecco la replica dell'allenatore che ha definito l'ipotesi una sciocchezza, per usare un eufemismo (lui in realtà ha usato un termine più forte): "Soffro da dodici anni di una miastenia oculare, una malattia autoimmune: ma non mi impedisce in alcun modo di allenare, anzi tanti mi scrivono per chiedere come faccio ad affrontare lo stress. Penso di essere per loro un esempio”.
VALENCIA, GATTUSO E JORGE MENDES: “MAI PRESO SUOI CALCIATORI”
In conferenza hanno chiesto a Gattuso di chiarire la relazione con Jorge Mendes, suo procuratore: “Non ho mai avuto o firmato con giocatori di Jorge Mendes. Sono nel calcio professionistico da 27 anni, per me lui è un esperto di calcio e un amico. Ma non ho mai avuto la fortuna di fare un’operazione con lui, né al Milan né al Napoli. Se essere amico di Jorge Mendes crea caos è un problema vostro, non mio”.
VALENCIA GATTUSO E LA NUOVA AVVENTURA
Gattuso ha parlato ovviamente anche dell'avventura che lo aspetta a Valencia: “Questo corpo tecnico, il mio staff e io, non ha paura di niente. Ma la parola chiave è entusiasmo ed è proprio questo che voglio trasmettere alla squadra. In questa ultima stagione calcistica non ho voluto lavorare perché non avevo le forze, e nessuna proposta mi sembrava attraente. Credetemi, avrei potuto firmare contratti migliori ma il Valencia è un club centenario. E poi con uno stadio e dei tifosi così vale la pena essere qui e soffrire per vincere. Ora voglio parlare con tutti i calciatori che sono qui, uno per uno, per capire cosa pensano e che stimoli hanno. E poi ce ne sono alcuni che hanno un solo anno di contratto e voglio capire se ci sia la possibilità che restino. Guedes e Soler? Sono due calciatori importanti dal punto di vista tecnico, e voglio capire anche che succederà con loro. Partiremo con una linea a 4, diciamo con il 4-3-3. Voglio un squadra che tenga la palla ed esigo il massimo rispetto".
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