JUAN "EL LOBO" LEBRON CAMPIONE DI PADEL

Submitted by Anonymous on Tue, 06/14/2022 - 14:23
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Redazione
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Dici Lebron e pensi al giocatore che più di ogni altro ha catalizzato l'attenzione degli appassionati di basket di tutto il mondo, tanto che il cognome James quasi non se lo fila nessuno. Ma di Lebron non ne esiste un solo esemplare al mondo: se in quelle sei lettere ci sia qualcosa da magico, magari chiedetevelo dopo aver visto giocare l'altro Lebron, quello che di nome fa Juan e che agli occhi di coloro che seguono il padel riceve una venerazione similare a quella del prescelto della pallacanestro. Storia curiosa, e nemmeno così scontata.

Perchè Juan Lebron Chincoa, classe 1995, originario di Puerto de Santa Maria (Andalusia), da bambino sognava di fare il... calciatore. Non a caso la passione per il futbol gli è rimasta appicciata addosso, pensando alla sua passione sfrenata per il Betis, una delle due squadre di Siviglia (che quest'anno l'ha fatto anche esultare, avendo vinto la Copa del Rey). E in famiglia uno che ha preferito il calcio al padel invero è rimasto: è il fratello Manu, che pure non è andato oltre una modesta carriera nelle serie minori e un po' di meritata... luce riflessa.

UNA PASSIONE EREDITATA IN FAMIGLIA

Lebron è oggi il volto di riferimento della padelmania, quella che è esplosa a livello planetario e che nella sua vita è sbarcata grazie all'amore per il gioco del papà, il primo a indirizzarlo verso la racchetta. Numeri alla mano è indiscutibilmente il numero uno al mondo e la sconfitta patita in finale domenica scorsa a Vienna non gli ha tolto certo il sorriso.

Veniva in fondo da un periodo di grandi soddisfazioni: nel solo ultimo mese, in coppia con Ale Galan, ha messo le mani sui titoli di Alicante, Bruxelles e del Premier Padel di Roma, col Foro Italico letteralmente impazzito per la coppia spagnola. Del resto l'empatia che Lebron ha saputo creare con il pubblico di appassionati è il vero valore aggiunto che lo rende unico agli occhi del grande pubblico. Tanto che chi bazzica il padel da anni ormai quasi non sa più chi sia LeBron James da Akron, colui che per primo una ventina d'anni fa ha messo il suffisso Lebron sulla cartina geografica dello sport mondiale.

CON GALAN LA COPPIA PERFETTA (E VINCENTE)

Detto dell'origine della passione di Juan per il padel, ereditata in famiglia, la sua parabola da giocatore professionista è cominciata piuttosto presto e ha comportato una "dolorosa" decisione di separarsi proprio dai familiari poco dopo i 16 anni, scegliendo di trasferirsi a Madrid in un centro tecnico che ne potesse esaltare le qualità. Perché le vittorie sono cominciate a fioccare rapide nella carriera del giovane andaluso, che poi ha dovuto attendere il 2019 (quasi a 24 anni) per alzare il primo trofeo nel World Padel Tour, in coppia con Paquito Navarro.

Il tandem ha proseguito a vincere copiosamente nei mesi successivi, sino a quando l'arrivo della pandemia ha sconvolto certezze acquisite e consolidate e convinto Juan a battere altre strade e scegliere Alejandro Galan come suo nuovo partner. Una scelta quantomai felice, e per entrambi: i tre trionfi a Madrid nel primo calendario riprogrammato post Covid sono stati la riprova che il ticket funzionava alla perfezione, una combo implacabile con Lebron sul lato destro (quello maggiormente "offensivo" della coppia) e Galan a difendere sulla sinistra. E da allora la coppia non si è più scoppiata, continuando a vincere e arrivando a monopolizzare le primissime posizioni del ranking mondiale.

IL RECORD DI BELA/LIMA E IL SOGNO A CINQUE CERCHI

Oggi Lebron è davvero il volto immagine del padel, capace di ripercorrere e (in prospettiva) superare anche quando fatto dall'icona della prima ora Fernando Belastegiun, uno dei tanti atleti che hanno influenzato il rivale spagnolo nel suo percorso di crescita. "El lobo" (il lupo), soprannome col quale è conosciuto all'interno del circuito, eredità di una battuta di un telecronista durante una sua partita (fece uno smash al volo e il commentatore lo paragonò a un lupo che saltava sulla preda), non è ancora sazio: con Galan punta a raggiungere i 35 titoli della coppia Belasteguin-Lima, quella che più di tutte ha saputo generare entusiasmo e passione nei primi anni della padelmania.

E poi a coronare quello che è ancora è davvero soltanto un sogno nel cassetto: mettersi al collo una medaglia olimpica, confidando che il CIO annetta quanto prima il padel tra gli sport olimpici. Per la crescente attenzione che genera, è plausibile che la cosa vada in porto in tempi non troppo lunghi. E il lupo Lebron ha già messo nel mirino un posto sul podio.

(Credits: Getty Images)

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