OLIMPIA MILANO-VIRTUS BOLOGNA GARA 6 IL FORUM SOGNA LO SCUDETTO

Submitted by Anonymous on Sat, 06/18/2022 - 14:12
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Redazione
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Olimpia Milano-Virtus Bologna non è una serie, è un romanzo. Anzi, è una saga, di quelle che non sai mai cosa può accadere il giorno successivo a quel che ha raccontato quello prima. Questa è una sfida che in Italia mancava da una vita e che si sta ritagliando uno spazio sempre maggiore sui media, sui social (spesso però in maniera becera) e in ogni mezzo di comunicazione esistente al mondo. Questa non è più “solo” una finale, perché è diventata ormai una sfida che è uscita dal perimetro divenendo anche un vero e proprio confronto tra mondi diversi, tra piazze che non la vedono allo stesso modo, tra generazioni di tifosi che hanno alle spalle una tradizione agli antipodi, che non può che sfociare in una rivalità che spazia lungo ogni direzione consentita. Milano-Bologna non è solo un tratto autostradale tra i più trafficati d’Italia: è un duello tra piazze che sentono di avere poco o nulla in comune, se non una voglia smodata di cucirsi al petto il tricolore. E stasera l’Olimpia avrà il secondo match point per strapparlo alla Virtus. E proverà a sfruttarlo al Forum, la casa amica nella quale hanno preso vita i sogni nel corso di una campagna playoff sin qui intonsa dalle parti di Assago. Ma in una gara 6 come quella alle porte, vista anche la storia della serie, dare qualcosa per scontato o comunque assai probabile è un azzardo grosso.

ZANETTI HA ALZATO LA POLVERE, MILANO HA RISPOSTO PER LE RIME

Da dove partire allora per provare a capire cosa ne sarà dell’ultima notte in cui si accenderanno le luci del Forum in questa lunga stagione? L’attualità direbbe di spostare l’attenzione dal campo ai… microfoni, quelli accesi al termine di gara 5 sotto al naso di Massimo Zanetti, che una volta tanto non le ha mandate a dire a chi pensava che certi pensieri è bene tenerli chiusi a chiave in testa. Perché l’attacco frontale nei confronti della “presunta” sudditanza arbitrale nei confronti di Milano e di Ettore Messina è stata più che sufficiente per distogliere l’attenzione da ciò che aveva detto il campo. E da quel momento in poi il duello s’è spostato a mezzo stampa, con comunicati di risposta e controrisposta tesi unicamente a sostenere le regioni dell’una come dell’altra piazza. Un clima incendiato dalle parole del patron Segafredo che potrebbe finire per rendere ancora più infuocato il sesto atto della serie, con il Forum pronto a far sentire la propria voce e in modo anche più marcato dopo le accuse rivolte ai propri beniamini. La querelle arbitrale invero è cominciata ancor prima della palla a due di gara 1, quando da Bologna erano state mosse accuse nei confronti della LBA per la designazione del fischietto ucraino Boris Rhyzhyk (nei confronti del quale Messina ebbe parole di grande elogio e di sostegno nei giorni in cui scoppiò il conflitto bellico tra Ucraina e Russia), ritenuto appunto poco neutrale nel contesto della serie. Polemiche rinfocolate dopo le prime gare, vissute spesso su contatti al limite non fischiati e altri meno evidenti ma ritenuti fallosi, con Milano che ha risposto per le rime dopo gara 5 riferendosi alla magnanimità con la quale la terna ha avuto pietà di qualche parola di troppo pronunciata dai giocatori virtussini nei loro confronti (il tutto in una sfida con 5 falli tecnici a referto, quasi un record a queste latitudini). Gara 6 sarà anche e soprattutto figlia di queste schermaglie, ma poi in campo le risposte dovranno comunque darle i giocatori.

SHENGELIA E BELI CONTOR MELLI E… SHIELDS: QUI SI FA LA STORIA

E qui si torna in un ambito più familiare a chi s’è appassionato e non poco a queste Finals in salsa italiana. Perché alla fine la differenza la faranno sempre i canestri: quelli realizzati da Nick Melli nelle due gare già disputate al Forum hanno permesso all’Olimpia di scappare sul 3-1, quelli mandati a referto da Toko Shengelia (peraltro febbricitante) in gara 5 hanno consentito alla Virtus di tenersi in vita. Logico pensare che lo scontro tra il capitano della nazionale italiana e il georgiano possa rivelarsi una volta di più determinante ai fini del risultato di giornata. Shengelia giovedì sera è andato oltre i propri limiti: ha giocato con febbre e problemi intestinali, ma non se l’è fatta sotto quando c’è stato da indirizzare la partita sui binari desiderati. Melli è stato nuovamente il top scorer di Milano, complice anche la giornataccia capitata a Shields (3 punti in 31’ e una caviglia malconcia, tutta da verificare), e l’ha guidata quando c’era da provare ad allungare o comunque impedire a Bologna di prendere il largo, anche se alla fine la Virtus il modo per scappare l’ha comunque trovato. Ma se la bolgia della Segafredo Arena ha influito e non poco sull’andamento di gara 5, allo stesso modo l’impatto che avranno i 12mila del Forum potrebbe rivelarsi determinante. Scariolo è tornato a Milano con tre certezze in più rispetto a quando l’aveva lasciata: Marco Belinelli non può dire di essere al 100% ma sta decisamente meglio rispetto alle due gare milanesi, così come Jaiteh pare aver rimesso piede con cognizione di causa nella serie. E poi, soprattutto, s’è svegliato Cordinier: il francese ha steccato diversi atti della serie, ma in gara 5 è stato decisivo nei momenti “oscuri” dell’incontro. Se anche Weems dovesse seguirne l’esempio, allora Messina e i suoi dovranno faticare e non poco a sfangarla, specie se Shields non dovesse tornare a giganteggiare in attacco. Con Datome insolitamente fuori dalla serie (drastico il calo dopo i primi due incontri) e Grant ancora incostante, sperare nella rinascita del danese e in un “Chacho” (all’ultima al Forum) versione maxi diventa essenziale. Palla a due alle 20.30, diretta RaiSport HD ed Eurosport 2.

(Credit: Getty Images)

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