WIMBLEDON DJOKOVIC-KWON: NOLE VUOL TENERE TUTTI E DUE I PIEDI SUL TRONO

Submitted by Anonymous on Sun, 06/26/2022 - 14:28
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Redazione
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È da quasi un mese che Nole Djokovic non mette più piede su un campo da gioco. Ed è stata una scelta tutta sua, pensata e meditata di concerto con lo staff: avrebbe potuto girovagare per i campi d’erba di mezza Europa come di solito fanno gli atleti che si preparano a debuttare sul prato sacro di Wimbledon, ma stavolta no, stavolta Nole ha preferito allenarsi lontano da occhi indiscreti, rinunciando a mettere qualche punto in cascina (dopo i 2.000 persi in Australia, complice l’impossibilità di prendere parte al torneo) e stazionare senza troppi pensieri a ridosso della numero uno del ranking.

Ma le priorità dopo un inverno tanto complicato quando tribolato sono divenute altre: Djokovic adesso ha in mente solo un obiettivo, quello di toccare quota 21 slam in carriera e di farlo vincendo per la quarta volta consecutiva (la settima in totale) il più iconico dei tornei che esistono al mondo. Un obiettivo che il serbo sa di poter inseguire con cognizione di causa e al quale s’è preparato appunto mettendo a frutto tanti buoni allenamenti sull’erba, superficie che un po’ gli si addice e sulla quale ha spesso e volentieri domato rivali apparentemente pericolosi.

Di certo più di quanto propone di essere il sudcoreano Soonwoo Kwon, il “malcapitato” al quale è toccato in sorte il tre volte campione in carica del Championship, ma che almeno potrà consolarsi al pensiero di scendere in campo per primo sul Centrale nella giornata inaugurale del torneo.

TABELLONE AMICO: ECCO PERCHÉ DJOKO “CREDE” NEL POKER

Difficile pensare che possa impensierire Nole, che peraltro l’ha battuto poco più di un anno fa sulla terra di Belgrado nell’unico precedente tra i due in carriera (6-1 6-3). Quel giorno l’asiatico non riuscì mai davvero a calarsi nella parte del rivale in grado di mettere in difficoltà il ben più illustre campione, anche se almeno si fregiò della magra soddisfazione di aver strappato la battuta al serbo nell’unica palla break avuta a disposizione (ma arrivò poi a perdere 5 game complessivi sul proprio servizio).

A conti fatti nessuno ritiene che ci possa essere partita, e anzi in molti pensano seriamente che le chance di Djoko di provare a spingersi fino al termine della seconda settimana siano piuttosto elevate. Merito del sorteggio benevolo che l’ha posto nella parte di tabellone occupata dal minor numero di specialisti dell’erba: qualche noia potrebbe arrivare dall’incrocio con il suo connazionale Kecmanovic al terzo turno, oppure negli ottavi qualora dovesse avanzare Basilashvili (sempre ostico, quantomeno per il bagaglio di esperienza che si porta appresso.

Sulla carta l’avversario nei quarti meriterebbe rispetto e un po’ di sana preoccupazione, ma Carlos Alcaraz non ha praticamente mai disputato un match sull’erba e l’idea che possa riuscirgli tutto meravigliosamente bene come avvenuto sino a quando Zverev l’ha buttato fuori dal Roland Garros (dove veniva portato in carrozza, da alcuni considerato anche il vero favorito del torneo) è abbastanza ardita. Hurkacz in semifinale sarebbe semmai una bella gatta da pelare, ma arrivati al penultimo atto del torneo non si può chiedere troppo alla sorte. Semmai il mondo intero pagherebbe oro colato per una finale con Nadal, capitato nella parte opposta del tabellone al pari di Berrettini, che brama la rivincita dopo la sconfitta dell’anno passato.

SENZA PUNTI DA DIFENDERE, SENZA TROPPI PENSIERI

Nole si presenterà a Wimbledon carico e rilassato, certamente non troppo dispiaciuto del fatto che la corsa al Championship non porterà con sé alcun tipo di punteggio. Interpellato sulla questione, il serbo ha fatto capire di non badare troppo a certi numeri:

Magari per la stragrande maggioranza dei miei colleghi questo fatto di non poter prendere punti è penalizzante, ma nel mio caso non cambia granché. Ho raggiunto già il record di settimane in vetta al ranking mondiale e non so cos’altro potrei chiedere alla mia carriera. Penso solo alla prossima partita: ho volutamente evitato di disputare tornei in questa parte dell’anno perché avevo bisogno di allenarmi bene dopo aver speso tante energie nella stagione sul rosso. Ogni stagione fa storia a sé e sentivo che questa mi chiedeva di arrivare a Wimbledon passando un per certo percorso, e sono convinto che alla lunga la scelta pagherà dividendi.

Per Djokovic, assente in Australia ed eliminato da Nadal ai quarti del Roland Garros, quello sui campi dell’All England Club potrebbe essere l’ultimo slam stagionale, dal momento che le leggi statunitensi ancora non consentono l’ingresso negli USA di cittadini non vaccinati.

Non so se questa situazione cambierà da qui a fine agosto, ma adesso preferisco concentrarmi solo sul prossimo torneo e soltanto dopo comincerò a pensare a come impostare il resto della stagione. Giocare sul Centrale è sempre un’emozione forte e sarà bello tornare a calcare un campo dal quale so di aver ricevuto tantissimo durante la mia carriera.

Come da tradizione, il campione uscente aprirà il programma sul campo principale alle 13,30 locali (le 14,30 in Italia) del lunedì. Ma Nole spera di poterci tornare anche tra due domeniche, quando cioè si farà la storia per davvero.

(Credits: Getty Images)

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