WIMBLEDON WILLIAMS-TAN: SERENA SUL CENTRALE PER UN ULTIMO BALLO

Submitted by federico.tireni on Tue, 06/28/2022 - 14:49
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No, non poteva finire così. Non con quella sensazione ben fissa in testa di non averci provato fino alla fine, di essersi arresa prima che l’inesorabile logorio della vita sportiva avrebbe preso il sopravvento. Serena Williams aveva ancora una cartuccia da voler sparare: un ultimo giro di giostra a Wimbledon era il minimo che potesse chiedere a se stessa e alla sua carriera da atleta, che a 40 anni già festeggiati la pone di fronte a una sfida (forse) più grande di se stessa, ma non per questo meno potente e allettante.

Da 5 anni ormai la più piccola delle sorelle Williams insegue quel titolo numero 24 negli slam che la porrebbe alla stessa altezza di Margaret Court, e che la renderebbe una volta di più un’autentica leggenda del tennis (cosa che comunque è già, senza bisogno di vincere ulteriori titoli). Difficile, per non dire impossibile, che possa davvero riuscire nel suo intento, ma sapere che oggi giocherà nuovamente sul Centrale, peraltro appena dopo la partita che vedrà scendere in campo Rafa Nadal, rende il day 2 del Championship 2022 una giornata davvero speciale e unica allo stesso tempo. Roba per eletti, insomma, e Serena vuol fare bella figura e mostrarsi ancora la tennista vorace di sempre.

LA STORIA INFINITA: SETTE TITOLI E UN GRANDE SOGNO

Quella di oggi sarà la sua partita numero 112 a Wimbledon. Delle precedenti 111, ben 98 le ha portate a termine stringendo la mano alla rivale e facendole i complimenti per la bella partita giocata, che pure rappresentava anche l’ultima nel torneo. Per sette volte Serena ha conquistato il titolo e la sua percentuale di vittorie dell’88% (98 vinte e 13 perse) testimonia quanto sia stato grande il suo impatto sullo slam per eccellenza.

E il fatto che abbia perso due partite di fila tra la finale del 2019 contro la Halep e la partita di primo turno del 2021 contro la Sasnovich (complice in questo caso un problema fisico che la costrinse a ritirarsi a metà del primo set), cosa che non era mai accaduta prima dai tempi del debutto (era il 1998), dimostra che davvero una come la Williams dalle parti di Church Road sono destinati a rimpiangerla chissà per quanto tempo. Per questo alla notizia del suo rientro in campo in singolare, a distanza di un anno esatto dall’ultima partita, il mondo del tennis ha avuto un sussulto.

Non potevo chiudere la mia carriera senza un’altra partita giocata a Wimbledon. E non sono venuta qui per fare la comparsa: a Eastbourne ho ricevuto buone sensazioni, forse mi sono persino pentita di non aver giocato in singolare, ma le due partite disputate in doppio assieme a Jabeur mi sono servite per riprendere confidenza con il campo e i movimenti. Ora torno sul Centrale e sono emozionata: la cosa che conta è che sto bene, e questo mi aiuterà tanto.

HARMONY TAN AVRÀ COMUNQUE UN POSTO NELLA STORIA

Serena si era fermata prima degli US Open dell’anno passato per via di un problema alla coscia, che la costrinse di fatto a ripartire quasi da zero nel percorso atletico in vista della nuova stagione. Ma nella sua testa sin dall’estate scorsa s’era fatta strada un’idea, quella appunto di tornare in campo a Wimbledon, anche in previsione di un possibile (probabile) stop a fine stagione.

Harmony Tan in tutto questo somiglia tanto alla consueta “vittima sacrificale”: la francese (ma di origine asiatica: papà cambogiana e mamma vietnamita) è uscita fuori dalla top 100 mondiale dopo che a febbraio, sfruttando un buon rendimento nei tornei sul cemento di Acapulco e Monterrey, era riuscita a mettere in mostra una discreta continuità.

Sull’erba ha conquistato di recente la semifinale nel torneo di Gaiba, in Veneto (ATP 125), fermata dalla belga e futura vincitrice della competizione Alison van Uytvankk (ma in precedenza aveva superato anche la romagnola Bronzetti). Se questo possa bastare o meno per rendere dura la vita alla ben più illustre rivale è difficile dirlo: la Williams potrebbe pagare lo scotto della prolungata inattività, ma a livello tecnico rimane comunque una spanna superiore alla pur volenterosa francese, che sogna semmai di regalarsi una giornata di gloria nel giorno in cui farà il suo debutto assoluto nel tabellone principale di Wimbledon (lo scorso anno uscì nelle qualificazioni).

Serena prenderà su di sé tutti i riflettori, ma la cosa potrebbe non dispiacere alla Tan, che in qualche modo prenderà parte a un pomeriggio che di sicuro con la storia flirterà, in un modo o nell’altro.

(Credits: Getty Images)

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