WIMBLEDON: SINNER-YMER, JANNIK INSEGUE LA SECONDA VITTORIA

Submitted by federico.tireni on Wed, 06/29/2022 - 13:40
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Aspettando che la pioggia faccia il suo corso, Jannik Sinner ha voglia di assaporare un’altra vittoria sull’erba più famosa del mondo del tennis. La prima volta, giusto un paio di giorni fa, gli sarà sembrata davvero bella come non mai: contro Wawrinka il pericolo arrivava da un leone ferito che, seppur non proprio a suo agio sulla superficie, in un modo o nell’altro avrebbe trovato il modo per metterlo in difficoltà.

Stavolta l’insidia arriverà da ancora più lontano, perché Mikael Ymer proviene nientemeno che dalla Svezia, è nato e cresciuto sul rosso (un po’ come tutti i suoi connazionali: lo direste, pensando al freddo della Scandinavia?) ma sull’erba è comunque un rivale di cui avere rispetto. Anche perché ha uno score fatto di 9 vittorie su 16 incontri totali disputati, anche se prima di battere Altmaier al primo turno in tre set aveva mancato la qualificazione a Eastbourne, battuto dall’australiano Duckworth.

E quella in programma oggi sul campo 3 non prima delle 17,30 (è la terza partita in programma: visto lo slittamento delle precedenti per la pioggia, è probabile che prenda il via nel tardo pomeriggio) sarà appena la quarta disputata in totale sui campi di Church Road, dove al debutto lo scorso anno ebbe la meglio sul crepuscolare Tsonga. In condizioni normali il numero 88 del mondo non rappresenterebbe un grosso problema, ma Sinner sull’erba è quasi un novellino, e allora tanto male mettersi sull’attenti e vedere come andranno le cose.

UNA VITTORIA FONDAMENTALE PER SBLOCCARE LA MENTE

Quella ottenuta contro Wawrinka, tanto per rendere meglio l’idea, è stata soltanto la terza vittoria su 9 incontri complessivi disputati sulla superficie dal giocatore altoatesino. Che aveva perso tutti e 6 i precedenti incontri, tanto che le uniche due vittorie risalivano al 2019, ai tempi cioè dell’esordio assoluto in un torneo sull’erba, quando superò entrambi i turni di qualificazione di s-Hertogenbosch contro Lacko e Fabbiano.

È stato qualcosa di speciale

ha commentato Jannik dopo aver fatto fuori l’elvetico, ma ben consapevole che da quel momento in poi sarebbe cominciato per lui tutto un altro torneo.

Non sono abituato a giocare sull’erba, non l’ho fatto da Juniores e ho avuto poco tempo per prepararmi anche nelle scorse settimane, perché in fondo la stagione su questa superficie si riduce a un mese o poco più e questo favorisce i giocatori che sono più avvezzi a prendere rapidamente confidenza con essa. Però sono felice di aver battuto un giocatore contro Wawrinka, che non sarà più quello di un tempo, ma che rimane un atleta fortissimo e molto temibile, oltre che di provata esperienza. Partite come queste non possono che infondere fiducia, ma ora dovrò dimostrare di poter progredire ancora anche al cospetto di un avversario come Ymer, certamente diverso rispetto a Wawrinka.

Gli allenamenti con Darren Cahill però hanno cominciato a produrre i loro frutti: quello visto al debutto a Wimbledon è stato un Sinner diverso dal solito, più efficace al servizio (9 ace e 77% di punti vinti con la prima) e bravo anche a scendere a rete con maggiore continuità e frequenza. Il lavoro fatto di “variazioni” assieme allo staff tecnico sin qui ha pagato dividendi, ma contro lo svedese sarà un altro test importante per capire a che livello è il percorso di crescita sull’erba del ragazzo di San Candido.

YMER E IL SUO 2022 SENZA TROPPE GIOIE (E CON TANTI DOLORI)

Sinner e Ymer si sono affrontati già tre volte in carriera, con bilancio a favore dell’italiano che ha vinto la prima sfida assoluta, disputata durante nel Next Gen Finals di Milano del 2019, per poi cedere nel secondo atto della contesa sul cemento di Montpellier, a inizio 2020. Nel 2022 i due si sono affrontati al Roland Garros e in quel caso non ci fu storia, con Jannik capace di scappare via agevolmente e conquistare il passaggio agli ottavi in tre set.

Sulla carta è proprio l’allievo di Vagnozzi il favorito di giornata: perché contro Wawrinka ha dimostrato di star bene e di poter cambiare ritmo a proprio piacimento in corso d’opera, e poi perché al netto di una scarsa abitudine (e attitudine) a muoversi sull’erba rimane pur sempre un giocatore in odore di tornare in top 10, quando l’ATP darà modo ai giocatori di rimettere punti sul taccuino.

Ymer nell’anno corrente è andato piuttosto male: tolta la semifinale conquistata a Montpellier, persa contro Zverev, ha raccolto veramente magri risultati, con ben 7 eliminazioni al primo turno (Australian Open, Rotterdam, Marsiglia, Marrakech, Montecarlo, Belgrado e Lione) e l’unico guizzo al Roland Garros, dove dopo aver battuto Duckworth ed Evans ha ceduto di schianto al terzo turno contro Tsitsipas, conquistando appena 5 game in tutto il match.

Numeri che non possono però lasciare tranquillo Sinner, che dovrà alzare ulteriormente il livello del proprio gioco se vorrà accedere al terzo turno senza troppi patemi e infilare il secondo hurrà sull’erba.

(Credits: Getty Images)

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