WIMBLEDON SINNER-ISNER: JANNIK ALLA PROVA DEL NOVE

Submitted by marco.dimilia on Fri, 07/01/2022 - 09:48
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Redazione
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Il problema maggiore in questi casi è trovare il modo di schivare i colpi. Perché Jannik Sinner sa bene che sull'erba di Wimbledon il servizio di John Isner è quanto di più “pericoloso” possa esistere sul pianeta tennis: nei primi due turni disputati, l’americano ne ha mandati a referto qualcosa come 99. Un numero pazzesco: il francese Enzo Coaucaud se n’è visti arrivare addosso ben 54, Andy Murray “appena” 36, ma solo perché il suo match è durato 4 set anziché 5 come quello di debutto di John. Che dall’alto dei suoi 208 centimetri sfrutta appieno la possibilità di incidere con la battuta, particolare che sull’erba ha la sua bella rilevanza. E che a Sinner non avrà tolto il sonno, ma certamente avrà fatto capire che servirà anche e soprattutto fare attenzione sui turni di battuta del rivale per provare a spingersi oltre e raggiungere per la prima volta in carriera gli ottavi di finale dello slam dell’All England Club. Dopotutto arrivare alla seconda settimana sarebbe davvero una gran bella cosa per il futuro numero uno italiano del tennis (la classifica di lunedì 11 luglio certificherà il “sorpasso” ai danni di Berrettini), che ha approcciato al torneo con tanti dubbi legati a una condizione fisica non eccelsa e soprattutto alla scarsa attitudine (e abitudine) a giocare sulla superficie.

SFIDA EQUILIBRATA, MA NON SARÀ UNA MARATONA

Una sfida generazionale è ciò che attende l’altoatesino, opposto a un rivale che ha 16 anni più di lui e che a Wimbledon è davvero di casa, essendo giunto alla partecipazione numero 13 nel torneo. Quel torneo che nel 2018 arrivò persino a sfiorare, fermandosi solo in semifinale davanti a Kevin Anderson in quella che rimane ancora oggi è la seconda partita più lunga di sempre (6 ore e mezzo di battaglia, comunque poco più della metà di Isner-Mahut del 2010, durata più di 11 ore). E quella odierna sarà la 31esima partita dell’americano sull’erba londinese, dove vanta un ruolino di 18 vittorie e 12 sconfitte. Ma delle 18 affermazioni ottenute, nessuna è arrivata contro tennisti nella top 25 mondiale: la vittima più illustre è stata Milos Raonic, che era numero 32 quando venne battuto nella corsa 2018 terminata appunto al penultimo atto. E curiosamente quella con Sinner sarà la prima partita assoluta di Isner a Wimbledon contro un tennista italiano: le sfide dirette contro giocatori azzurri vedono l’americano avanti 13-4 nei 17 precedenti ufficiali, anche se contro Sinner il bilancio è in perfetta parità, con la vittoria di John nel primo incontro disputato l’estate scorsa a Cincinnati (vittoria al terzo in rimonta) e la risposta del giovane di San Candido nel match di Davis Cup dello scorso novembre (6-2 6-0).

COMANDARE GLI SCAMBI, QUESTA È LA MISSION

Quanto fatto vedere da Sinner nei primi due turni della sua campagna in terra britannica va nella direzione desiderata. E le buone indicazioni emerse contro Wawrinka sono state confermate anche nel match vinto contro Ymer, che qualche grattacapo in più avrebbe potuto darlo, quantomeno per il fatto che a livello fisico rappresentava un’insidia maggiore rispetto al crepuscolare elvetico. Un esame superato a pieni voti, tale persino da invogliare i bookmakers a darlo favorito al cospetto del bombardiere americano.

“Mi devo preparare mentalmente, perché affrontare Isner è davvero complicato. Non aspettatevi una partita bella e spettacolare: chiaro che lui proverà a forzare tanto al servizio, cosa che renderà il gioco più spezzettato. Devo stare sul pezzo e fare le cose giuste, cercando di entrare soprattutto negli scambi che dovrò comandare. Ci vorrà tanto equilibrio e non servirà rischiare troppo, perché altrimenti lui potrebbe cercare di accelerare e in quel caso diventerebbe pericoloso”

Pazienza, insomma, è la parola chiave: Jannik ha la maturità giusta per domare anche l’istrionico John e magari il calore del pubblico potrebbe correre in aiuto del giovane allievo di Vagnozzi, perché già contro Sinner s’è capito perfettamente quanto gli appassionati siano tutti dalla parte dell’altoatesino. Che evidentemente, con la sua faccia pulita da bambino e quell’aria da ragazzo in gita, riesce a bucare di più rispetto a qualsiasi rivale.

IL TABELLONE DI SINNER: SULLO SFONDO C’È ALCARAZ

Sull’erba per Jannik ogni giorno è una scoperta: quello odierno sarà appena l’undicesimo match di sempre che disputerà sulla superficie, ma dovesse spingersi alla seconda settimana manderebbe comunque un segnale forte a se stesso, oltre che al resto della compagnia. La prospettiva di ritrovarsi di fronte l’altro astro nascente del circuito, vale a dire Carlos Alcaraz, è certamente allettante: lo spagnolo affronterà nel suo incontro di terzo turno Oscar Otte, un cagnaccio su tutte le superfici, ma comunque difficilmente in grado di fermare l’impeto adolescenziale del giovane di Murcia, che di fatto sull’erba è davvero esordiente a tutto tondo. Per chi dovesse poi spingersi ancora più avanti, ai quarti ecco spuntare la sagoma di Nole Djokovic, e lì ci sarebbero da fare tutt’altri discorsi. In un modo o nell’altro, Sinner non dovrà preoccuparsi più di tanto di chi troverà lungo il cammino: con Isner, al di là del fatto di partire o meno favorito, dovrà solo convincere se stesso che è possibile spingersi oltre i propri limiti. Anche se dovrà pazientare un po’, essendo la sua la terza partita in programma sul campo 2 (verosimilmente non si giocherà prima delle 17 italiane). Meno sole significa anche palle più pesanti, ma anche campo più scivoloso: allacciare bene le scarpe è più di un consiglio…

(Credits: Getty Images)

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