WIMBLEDON NADAL-SONEGO: LORENZO SUL CENTRALE PER RISCRIVERE LA STORIA

Submitted by Anonymous on Fri, 07/01/2022 - 20:43
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Redazione
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Se c’è un giorno dove tentare al bersaglio grosso, Lorenzo Sonego sa perfettamente che quel giorno è oggi. Perché contro Rafael Nadal nessuno parte favorito, almeno a rigor di logica, ma quando di mezzo c’è l’erba ecco che qualunque avversario può nutrire qualche speranza in più di fare il colpaccio, pensando anche ai balbettii mostrato dal maiorchino nel corso dei primi due turni della sua campagna londinese.

Non può essere al 100% della condizione Rafa, può e dovrà dimostrare di esserlo Lorenzo, che non chiede di meglio che regalarsi un pomeriggio magnifico godendo anche dello spettacolo unico e impareggiabile del campo Centrale, quello scelto dall’organizzazione come terreno di gioco dell’ultima sfida del programma di giornata.

Per Sonego è già tutto bello così, con quell’atmosfera unica che solo Wimbledon sa regalare. Ma è solo spingendosi un po’ più in là, cioè mettendo a segno l’ultimo punto dell’incontro, che tutto potrebbe assumere un valore e una luce differente. Bisogna credere nei sogni, e questo è uno di quei giorni dove bisogna arrivare a toccare il cielo con un dito: ci crede Lorenzo, ci credono i tanti italiani che l’hanno visto battere Kudla e Gaston nei primi due turni, ci credono (forse) anche gli déi dell’olimpo del tennis.

RAFA SI SENTE MEGLIO, MA DEVE FARE DI PIÙ

Già aver “forzato” Nadal ad affermare in conferenza stampa di temere eccome il match alle porte è una cosa di cui andar fieri. Lo spagnolo sin qui non ha incantato, però ha fatto abbondantemente il suo: ha superato in quattro set prima Cerundolo e poi Berankis, ammettendo di non poter essere al massimo ma convincendosi che col passare delle giornate la condizione stia salendo di tono.

Contro Berankis ho faticato per due set e mezzo, poi però ho cominciato a stare meglio e ho trovato fiducia, cosa che mi ha permesso di vincere con grande autorità il quarto set. Più gioco e più sento di poter fare le cose giuste al momento giusto e questo mi infonde fiducia. Chiaro però che Sonego è un rivale da prendere con le molle, intanto perché ha già vinto due partite, e poi perché è un giocatore che ha un atteggiamento sempre positivo, con un buon servizio e un dritto assai insidioso. Avrò bisogno di alzare il livello per riuscire a spuntarla, perché mi piace il modo in cui gioca e so bene che mi darà molto filo da torcere.

A Wimbledon per ora Rafa ha esorcizzato il timore di dover appendere la racchetta al chiodo, che secondo alcuni era un fattore incombente da annunciare il giorno dopo la vittoria al Roland Garros nella famosa conferenza stampa prima indetta (ma da chi?) e poi puntualmente non svolta. “Due settimane posso dire di essere stato sul punto di ritirarmi, ma di sicuro non adesso… perché sto convivendo con il problema al piede, e per ora le cose vanno abbastanza bene. Di sicuro da qui ai prossimi mesi o anni dovrò centellinare gli sforzi e limitare le presenze ai tornei, ma a 36 anni ritengo questa una cosa abbastanza normale, specie pensando al logorio che il tennis comporta”.

PER COACH ARPINO QUESTO È IL MIGLIOR SONEGO DI SEMPRE

Nadal ha affermato di conoscere abbastanza bene Sonego, col quale spesso si è allenato durante i tanti tornei giocati in giro per il mondo. Ma quello in programma sul Centrale (non prima delle 18) sarà il primo incrocio assoluto tra i due nel circuito ed è difficile immaginare chi potrà sfruttare l’effetto sorpresa. Sulla carta Rafa è favorito, ma solo perché è Rafa.

Sonego sull’erba sa difendersi, anzi, spesso e volentieri sa attaccare persino meglio: sulla superficie più amata dagli inglesi ha vinto il 60% delle partite disputate (18 vittorie e 12 sconfitte), tra l’altro disputando due finali, quella vinta ad Antalya nel 2019 contro Kecmanovic e quella persa nel 2021 a Eastbourne contro de Minaur.

E seppure quest’anno non è che abbia fatto sfracelli nei tornei in preparazione al Championship (dopo i quarti centrati a Stoccarda è arrivata l’eliminazione al primo turno al Queen’s per mano di Kudla, sul quale s’è preso la rivincita a inizio settimana, e quella al secondo turno a Eastbourne, battuto come l’anno precedente da de Minaur), a Wimbledon sa bene come si possa fare strada: un anno fa Sonego riuscì ad allungare il suo soggiorno all’All England Club fino alla seconda settimana, perdendo negli ottavi contro Federer in quella che ad oggi resta l’ultima vittoria dello svizzero sul Centrale.

Quello stesso campo dove Lorenzo tornerà a distanza di un anno, contro un altro top 5 (il bilancio delle sfide contro i primi cinque al mondo recita due vittorie e 5 ko.: contro Djokovic a Vienna 2020 e contro Thiem agli Internazionali di Roma del 2021 i due hurrà) e con la voglia di alzare ulteriormente l’asticella e andare a far compagnia a Sinner nel novero dei magnifici 16 che si giocheranno il titolo nella seconda settimana.

Per preparasi al meglio alla sfida ha cercato di allenarsi con un collega mancino, giusto per ambientarsi prima a ciò che l’attende contro Rafa: Gasquet è stato il primo sparring partner, ma se ne sta cercando un altro in grado di scendere in campo nella mattinata di sabato e rifinire la preparazione. Per battere Nadal servirà il miglior Sonego di sempre, ma il suo coach Gipo Arbino è convinto che un Lorenzo così in forma non s’era mai visto prima. E allora serve un’impresa di quelle fuori dall’ordinario: se non ora, quando?

(Credits: Getty Images)

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