Ci sono svariati motivi per i quali le strade della Juventus e di Matthijs De Ligt non dovrebbero separarsi proprio adesso: tra tutti, il fatto che Massimiliano Allegri, soprattutto dopo l'addio di Giorgio Chiellini, si trova in casa un difensore con tutti i crismi per poter interpretare al meglio il ruolo di leader di un reparto che i bianconeri hanno sempre curato ai minimi dettagli, al punto da essere - anno dopo anno - uno dei punti cardine dei tanti successi annoverati.
Giovane, forte fisicamente e con margini di crescita ancora notevoli: De Ligt è davvero un predestinato del ruolo e tutto lascia presagire - nonostante qualche black out di troppo negli appuntamenti importanti della stagione, ma è un fattore strettamente connesso l'esperienza e non potrà che migliorare con il tempo - che nei prossimi anni si sentirà parlare di lui come uno dei difensori più forti al mondo.
Impostare il post Chiellini con o senza De Ligt non sarebbe certamente la stessa cosa, a meno che l'eventuale sostituto non garantisca altrettanto valore aggiunto.
Eppure, ci sono al contempo svariati motivi per i quali le strade della Juventus e di De Ligt potrebbero separarsi proprio adesso, di fronte a un bivio davanti al quale ciascuno decida di intraprendere un percorso differente. Il primo tra tutti, ed è sempre quello più importante - anche più dell'aspetto economico - è legato alla volontà del giocatore: a quanto pare De Ligt non sarebbe pienamente convinto di legarsi al progetto bianconero, soprattutto adesso che le sirene della Premier stanno cominciando a suonare in maniera significativa.
I principali top club del campionato più interessante sono sulle sue tracce e sarebbero disposti a un investimento notevole pur di accaparrarsene il cartellino. Se è vero - come si paventa sui principali quotidiani informazione sportiva - che le intenzioni di De Ligt sarebbero quelle di misurarsi con i più forti e di non rinnovare il contratto he lo lega alla Juventus fino al 2024, ecco che diventa necessario per i bianconeri tenere conto della volontà del calciatore e di provare a monetizzare il più possibile per reinvestire su pari ruolo di altrettanto livello con cui far ripartire un ciclo.
Le cifre messe sul piatto del club piemontese sarebbero importanti: il Chelsea potrebbe essere pronto a versare nelle casse juventine i 110 milioni di euro che il club chiede per lasciare partire subito l'olandese. Offerta, come si suol dire, impossibile da rifiutare, anche perché il piano B della Juve tutto sembra fuorché un piano B: parte del denaro sarebbe riutilizzato per mettere le mani sui due difensori più forti dell'intero panorama calcistico della serie A, ovvero Kalidou Koulibaly e Gleison Bremer (con un occhio anche in Francia, sponda Psg, a tenere monitorata la situazione di Kimpembe).
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