TOUR DE FRANCE, SI SBARCA A CALAIS

Submitted by marco.dimilia on Tue, 07/05/2022 - 07:53
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Marco Perciabosco
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No

Il prologo del Tour de France si è corso in Danimarca, dove abbiamo assistito a tre tappe con alto tasso di combattività ed equilibrio. Ma solo oggi che il carrozzone sbarca in Francia si può davvero dare il via all’edizione numero 109 della Grande Boucle, Edizione che vede il bi-campione in carica Pogacar contro tutti.

 

COSA CI HANNO DETTO LE PRIME 3 TAPPE IN TERRA DANESE?

Così come accaduto per l’ultimo Giro d’Italia partito dall’Ungheria, anche il Tour de France 2022 percorso le sue prime 3 tappe in un paese straniero, per la precisione in Danimarca. Le vittorie di Lampaert (che ha battuto fra gli altri anche il nostro Ganna) nella crono individuale di Copenaghen e quelle in volata di Jakobsen e del redivivo Groenewegen rispettivamente a Nyborg e Sonderborg, hanno portato la maglia gialla al belga della Jumbo Visma Van Aert. Ora la gara è pronta allo sbarco nel nord della Francia per tre settimane da vivere col fiato sospeso.

 

IL PROGRAMMA DELLA SETTIMANA

Inizio abbastanza tranquillo per la prima settimana completa di questo Tour. Saranno 3 le tappe collinaril’una dietro l’altra: Dunkerque-Calais (171 km), Lille-Arenbger (157) e Binche-Longwy con partenza dal Belgio (220). La tappa di oggi non dovrebbe creare scossoni in classifica con Van Aert favorito davanti ai vari Jakobsen, Philipsen, Ewan e Sagan. Venerdì si vivrà la prima tappa di alta montagna con i 176 km da Tomblaine alla ormai canonica Planche des belles filles. Media montagna il giorno seguente con i 186 km da Dole a Losanna con arrivo quindi in Svizzera e infine (per terminare la prima settimana) domenica altro tappone alpino da Aigle a Chatel con i suoi 193 km e dove sarà probabile vedere gli strappi dagli scalatori più attesi.

 

POGACAR VUOLE IL TRIS

Vincitore a sorpresa nel 2020 e confermatosi campione nel 2021, lo sloveno Tadej Pogacar è a caccia di un’impresa che finora in 108 anni di Tour è riuscita solo al francese Anquetil, al belga Merckx, allo spagnolo Indurain e al britannico Froome. Stiamo parlando di vincere per 3 volte consecutivamente la Grande Boucle. A vedere le previsioni degli analisti il suo successo (bancato al 60%) è fra il risultato più probabile, ma il colpaccio di Hindley al Giro ci ha confermato una volta di più come, in una grande corsa a tappe le variabili sono talmente tante che tutto può accadere. Ecco perchè, Vingegaard, Roglic, Thomas e Vlasov su tutti (primi rivali vi Pogacar) non partono certo battuti, anzi.

 

TUTTI GLI ALTRI TEMI CALDI

Ovviamente la classifica generale (anche se è la più importante) non è l’unica che media e appassionati tengono in considerazione. Quella scalatori, quella a punti, quella giovani e anche quella team sono tutte graduatorie che daranno grandi stimoli anche a chi non si gioca le reali chance di titolo.

 

…E GLI ITALIANI?

Se il Tour de France 2021 e 2022 sono stati a dir poco amari per i ciclisti italiani, l’edizione 2019 è quella che va presa come esempio da seguire per i nostri colori con una storica tripletta di tappe vinte con Viviani, Trentin e Nibali che hanno messo dietro di loro i rivali rispettivamente a Nancy, Gap e Val Thorens. Riuscirà uno dei nostri portacolori a trionfare in una delle tappe del Tour 2022? Le maggiori speranze sono su Giulio Ciccone, voglioso di ripetere l’exploit di Cogne nell’ultimo Giro.

 

(Credits: Getty Images)

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