CALCIOMERCATO ROMA, IL COLPO DEI FRIEDKIN: DYBALA HA DETTO SI A MOURINHO!

Submitted by Anonymous on Mon, 07/18/2022 - 15:57
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Redazione
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Una telefonata allunga la vita, recitava un vecchio spot di una nota azienda telefonica nazionale, diventato negli anni un vero e proprio cult. Una telefonata è ciò che ha convinto Paulo Dybala a dire di si alla Roma, la società che forse più di tutte ha fatto capire di volerlo inserire in rosa e farlo sentire ancora un vero top player.

Josè Mourinho ha esercitato tutto il fascino di cui dispone e ha centrato l’obiettivo: ha convinto l’argentino a seguirlo nella Capitale, dopo che per settimane si era detto e parlato di un accordo imminente con l’Inter, che pure prima di stringere per Dybala ha preferito concentrarsi sul ritorno di Lukaku e ha posto l’arrivo dell’ex numero 10 juventino come diretta conseguenza dell’uscita di Alexis Sanchez, non ancora perfezionata.

Anziché attendere tutta l’estate, Paulo ha preferito rompere gli indugi, cedendo alle sirene lusitane di Mou che lo attende a braccia aperte nel ritiro in Algarve. La road map è tracciata: volo in partenza da Torino, sbarco nel ritiro giallorosso, visite mediche e poi la firma sul contratto triennale, le cui cifre sono già note da giorni.

I DUBBI DELL’INTER, L’AFFONDO DECISO DEI FRIEDKIN

Dopo il lungo tiramolla con l’Inter, da tempo ormai si era cominciata a profilare l’ipotesi Roma, tanto suggestiva quanto densa di significati. Perché Dybala a 29 anni resta un top player, al netto di qualche infortunio di troppo che ne ha condizionato il rendimento nelle ultime stagioni (nelle ultime due ha saltato cuna trentina di partite sulle 68 in calendario, poco meno della metà).

Per la società giallorossa, in particolar modo per i Friedkin, è un colpo da novanta: le pretendenti all’argentino non mancavano, dalle spagnole Siviglia e Atletico Madrid (che poi sembra aver alzato l’asticella puntando dritto a Cristiano Ronaldo), dall’Inter al Napoli, che nelle scorse ore ha provato a forzare la mano con Jorge Antun, procuratore del giocatore, forte anche del fatto che avrebbe consentito al giocatore di disputare la Champions per l’ottava stagione consecutiva.

Alla fine però Paulo ha preferito accettare il cortese invito di Mourinho di unirsi al gruppo giallorosso, forse anche stimolato dall’idea di diventare il nuovo idolo del popolo romanista, primo degno erede di Totti a cinque anni dall’addio del capitano.

L’accordo è stata raggiunto sulla base di 4,5 milioni netti a stagione, più 1,5 milioni di bonus abbastanza facili da raggiungere. Le commissioni agli agenti non dovrebbero superare i 4 milioni di euro e nel contratto verrà inserita una clausola di rescissione che potrà consentire all’argentino di “uscire” dal contratto già al termine della prima stagione, qualora le cose non dovessero filare per il verso giusto.

DYBALA NELLA CAPITALE SULLE ORME DI BATISTUTA

Il tam tam scatenato dalle voci di una fumata bianca avvenuta nella giornata di domenica (decisiva al riguardo una call con la proprietà giallorossa) ha suscitato grande entusiasmo in tutta la Capitale. Dybala diventa uno dei grandi colpi dell’estate pallonara della Serie A, pronto ad essere messo al centro del trio composto da Zaniolo (se non andrà via…) e Pellegrini alle spalle di Abraham.

Mourinho accoglie quell’upgrade di cui tanto aveva bisogno e non vede l’ora di poter cominciare a lavorare con Paulo, che diventa il 39esimo argentino della storia della Roma: il primo fu Francisco Eugenio Providente nel 1939, l’ultimo Javier Pastore nel 2018. In mezzo, soprattutto, Gabriel Omar Batistuta, il “Re Leone”, sbarcato all’Olimpico nel 2000 giusto in tempo per accompagnare i giallorossi verso l’indimenticabile scudetto dell’anno successivo. Ma anche Antonio Valentin Angelillo, Abel Balbo, Claudio Caniggia, Walter Samuel e Nicolas Burdisso, giusto per citarne alcuni.

LA SCELTA DEL NUMERO, LA DATA DEL POSSIBILE ESORDIO

Tiago Pinto, il diesse della Roma, avrebbe voluto portare Dybala al Benfica nel 2020 quando lavorava per il club lusitano, ma in qualche modo il Portogallo in questa lunga storia c’entra sempre. E il giocatore argentino, che ha trascorso la domenica in piscina con tanti amici nonché futuri avversari juventini (Di Maria, Pogba, Arthur e Alex Sandro), una volta deciso cosa fare è salpato subito sul volo privato che i Friedkin gli hanno messo a disposizione.

Resta solo da capire che numero di maglia prenderà: a Roma la 10 non è stata ufficialmente ritirata, ma rimane di “proprietà” di Totti. Possibile che chieda la 7 di Pellegrini, che a quel punto verrebbe “dirottato” sulla 10, ma è più facile che chieda a Matic di lasciargli la 21, oppure andrà dritto su un altro numero.

Poco male: a Roma non vedono l’ora di abbracciarlo, sognando un’altra esaltante corsa in Italia, come in Europa. E soprattutto sono impazienti all'idea di vederlo scendere in campo: se tutto andrà bene, possibile che Mou gli conceda uno spezzone di partita col Nizza sabato prossimo. Più probabile che il tutto possa avvenire il sabato successivo, il 30, nel test contro il Tottenham di Antonio Conte in programma ad Haifa, in Israele. Poco male: l’attesa non sarà un problema, la Joya è tornata di casa nella Capitale.

(Credits: Getty Images)

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