ATP 250 GSTAAD: FINALMENTE TORNA BERRETTINI, MA GASQUET È CLIENTE SCOMODO

Submitted by federico.tireni on Thu, 07/21/2022 - 08:27
Hero image
Autore
Redazione
news date
News di tipo evento?
No

La cosa più importante, oggi, è sentire di stare bene. Non chiede altro alla sua estate, Matteo Berrettini: i dolori addominali prima, l’operazione alla mano destra poi e soprattutto il maledetto tampone positivo che gli ha fatto saltare Wimbledon adesso sono davvero un (seppur brutto) ricordo. La stagione ha già superato il giro di boa e il tennista romano ha voglia di lasciarsi scivolare ansie e preoccupazioni addosso.

E da Gstaad, il torneo nel quale nel 2018 si rivelò al mondo della racchetta e dove conquistò il primo trofeo nel circuito ATP, punta decisamente a ripartire a marce ingranate verso quello che è divenuto il vero obiettivo della sua annata, vale a dire la qualificazione alle ATP Finals in programma a Torino a novembre. Dove potrebbe chiudere il cerchio ripensando al maledetto problema al muscolo addominale che di fatto lo estromise dal torneo al termine del primo set contro Zverev, costretto ad abbandonare il campo e a chiudere anzitempo il suo 2021.

È lì che la testa vuol andare a parare, è lì che Matteo ha deciso di voler tornare per fare pace col passato e pensare solo a ciò che di buono il campo potrà riservargli da qui in avanti. Sulla terra svizzera comincia davvero tutta un’altra stagione, pur se l’atterraggio non sarà poi così tanto morbido pensando al fatto che Richard Gasquet sul rosso sa ancora il fatto suo.

GASQUET, LA RESILIENZA FATTA PERSONA

Benché abbia soffiato da poco su 36 candeline, il francese rimane uno dei giocatori simbolo della sua generazione. E tutto sommato quest’anno ha fatto vedere ancora di saperci fare con la racchetta in mano: il record 2022 di Gasquet racconta di 21 vittorie e 15 sconfitte, e il successo ottenuto al primo turno a Gstaad contro Carballes Baena non è da archiviare come casuale. La terra poi rimane sua fedele amica: le semifinali centrate a Ginevra e nel Challenger di Lione in qualche modo ne legittimano le ambizioni, peraltro accompagnate da quarti raggiunti a Marrakech e all’Estoril nel mese di aprile.

Berrettini ha dieci anni in meno rispetto a Gasquet, ma sulla terra quest’anno è praticamente a digiuno di partite: ne ha disputate appena un paio ma è storia vecchia ormai cinque mesi, con la vittoria su Thiago Monteiro e la sconfitta contro Carlos Alcaraz nel torneo di Rio de Janeiro. Da allora sul rosso non ha più visto il campo, complice l’intervento alla mano destra che gli ha fatto saltare l’intera stagione europea sulla terra. Ed è saltato, sfortuna sua, anche il warm up in doppio con il fratello Jacopo, che ha dovuto dare forfait per un problema fisico, di fatto lasciando Matteo all’asciutto di incontri prima del debutto nel torneo contro il rivale francese. Un’incognita, da superare però con classe e disinvoltura.

GSTAAD È SOLO DI PASSAGGIO: MATTEO PUNTA L’AMERICA

Perché Berrettini ha tutto per riuscire a volgere a proprio favore anche una situazione apparentemente tanto complicata. Nella sua mente, sia Gstaad che Kitzbuhel (il torneo al quale è iscritto per la prossima settimana) serviranno solo per rimettere un po’ di benzina nel motore e poi prepararsi a vivere intensamente la stagione del cemento in Nord America, dove sarà presente in tabellone sia a Montreal (debutto assoluto per lui in Canada), sia a Cincinnati, dove invero in passato non è che abbia fatto poi così tanta strada.

Di strada ne ha fatta invece tanta agli US Open, il torneo dove nel 2019 ha affrontato anche Gasquet in quello che rimane l’unico precedente tra i due: la sfida di primo turno vide imporsi abbastanza nettamente Matteo, che avanti due set a zero ebbe un piccolo calo nel terzo salvo poi andare a chiudere senza troppe difficoltà nel quarto e cominciare quella che sarebbe stata una cavalcata davvero esaltante, conclusa solo in semifinale al cospetto di Rafa Nadal.

Dolci ricordi per un Berrettini che punta decisamente a rimettersi in carreggiata e che conta anche di rimettere piede nella top ten mondiale proprio cercando di incamerare quanti più punti nei prossimi Masters 1000 (dove ne ha pochissimi da difendere) e appunto nel terzo e ultimo slam della stagione.

Gstaad, insomma, sarà una tappa di passaggio: avanzando ai quarti sarebbe già certo di recuperare una posizione nel ranking a discapito di Schwartzman (salirebbe alla 14) e a quel punto troverebbe sulla sua strada uno tra lo svedese Ymer e lo spagnolo Pedro Martinez. Sempre che la pioggia non ci metta di nuovo lo zampino, rivoluzionando i piani degli organizzatori. Berrettini scenderà in campo dopo le 13,30, con diretta tv su SuperTennis TV e Sky Sport.

(Credits: Getty Images)

Template News
Post
Fonte della news
SN4P
Sport di Riferimento
Tennis