BOSTON "CHIAMA" DURANT: JAYLEN BROWN E TANTE PRIME SCELTE PER CONVINCERE I NETS

Submitted by federico.tireni on Mon, 07/25/2022 - 12:14
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Redazione
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Qualche rumors era già saltato fuori in tempi non sospetti, ma adesso sembrerebbe che la cosa cominci davvero a prendere una sua fisionomia. Perché evidentemente a Boston hanno capito che serve un’aggiunta importante per puntare al definitivo salto di qualità, nonostante di motivi per ritenersi sulla buona strada ce ne sarebbero fin troppi. Ma quando uno come Kevin Durant si mette sulla piazza, fare un tentativo per vestirlo di verde è il minimo che si possa fare. Anche se questo dovesse comportare un piccolo “bagno di sangue” (cestisticamente parlando), con il sacrificio di un All Star come Jaylen Brown e l’ipoteca sui prossimi anni della franchigia, sottoforma di scelte al Draft NBA.

Se a dirlo è uno come Adrian Wojnarowski, beh, crederci è il minimo che si possa fare: Brad Stevens un pensiero su Durant l’ha già fatto e adesso potrebbe toccare ai Brooklyn Nets decidere se rispondere positivamente alla corte dei Celtics o se far decantare il tutto e rimandare qualsiasi discorso ad altre occasioni, forti di un quadriennale firmato da Durant nei mesi scorsi che porterà nelle sue tasche quasi 200 milioni di dollari entro il 2026.

SACRIFICARE JAYLEN BROWN E TANTE PRIME SCELTE

Se da un lato la volontà del giocatore è ben nota da tempo, con la richiesta di essere ceduto avanzata ancor prima che si aprisse la stagione estiva del mercato, dall’altra proprio il costo decisamente alto del contratto che KD si porta appresso risulta essere un fardello non di poco conto sulle ambizione di essere tradato.

Boston ha fascino e un roster in grado di assecondare le ambizioni di titolo di qualsiasi talento, a maggior ragione di un Durant che a 34 anni ha voglia di regalarsi un ultimo grande giro di giostra per mettersi al dito qualche anello in più dopo i due vinti con Golden State nel 2017 e 2018. Nonostante rientrasse da un infortunio, la sua ultima stagione ha rappresentato l’ennesima conferma di una classe che non ammette repliche e che lo consacra tra i top 5 della lega attuale, al netto di discussioni da salotto o da bar che lasciano il tempo che trovano.

Nel dettaglio, l’offerta che Boston avrebbe già intavolato per accaparrarsi Durant è la seguente: ad eccezione di Jayson Tatum, considerato inamovibile, e senza poter inserire in questa lista Danilo Gallinari, fresco di nozze ma soprattutto di accordo con i Celtics (il che ne impedisce la possibilità di essere inserito in una trade), tutti i restanti 7 giocatori del roster titolare a libro paga sono potenziali asset da scambiare.

Brown è il più appetibile, anche perché guadagnerà 28 milioni di dollari all’anno per i prossimi due. Poi ci sarebbe anche Marcus Smart, difensore che farebbe gol a qualsiasi coach in giro per l’NBA, oltre ai due Williams (Grant e soprattutto Robert), a Derrick White, a Payon Pritchard e Al Horford. E le scelte al primo giro non protette del 2025, 2027 e 2029, oltre a scambiarsi le rispettive scelte 2024 e 2026 in base a quelle che saranno le più alte al momento della lottery.

CHI VUOL PRENDERE DURANT?

I Nets, oltre a Durant, hanno anche il fronte Irving ancora aperto, ma è probabile che trovare una sistemazione a KD potrebbe paradossalmente rivelarsi più semplice. La trade con Boston avrebbe un senso per entrambe: i Celtics farebbero un upgrade nell’immediato, divenendo la prima contender in vista della prossima stagione al di là dei “sacrifici” da fare per inglobare a roster KD, ma in qualche modo sul lungo periodo perderebbero asset importanti che ad oggi le fanno dormire sonni tranquilli.

Brooklyn è “ostaggio” delle sue due stelle: ricevere uno come Brown e magari un’altra pedina come Pritchard o Horford più alcune prime scelte non sarebbe poi tanto male, pensando al fatto che essere competitivi oggi al netto dei tanti malumori interni è diventato troppo complicato. Ma Brooklyn si guarda comunque intorno in cerca di acquirenti disposti a svenarsi pur di prendere Durant: Phoenix s’è tirata fuori una volta che ha deciso di rifirmare Ayton, Miami dovrebbe liberarsi di Bam Adebayo ma non sembra troppo convinta di andare all in per un giocatore che ha dimostrato di essere fragile (e non più giovanissimo), i Warriors c’hanno fatto un pensierino ma non avrebbero comunque i pezzi da incastrare (Wiggins e Poole non vengono considerati tali) e si sarebbero già tirati fuori.

Sullo sfondo resta Toronto, che pure non garantirebbe a Durant un roster pronto da subito per competere per il titolo. Forse è per questo che davvero l’ipotesi Celtics rimane la più credibile: se Brad Stevens vorrà provare ad andare fino in fondo, i mezzi per convincere i Nets a dire di si in qualche modo potrebbe avercelo per davvero.

LA “RAPINA DEL SECOLO”, LA TRADE DEL 2013

Dopotutto l’asse Celtics-Nets non è nuovo a trade altisonanti: nel 2013 le due franchigie misero insieme quella che ancora oggi viene ricordata con l’appellativo di “rapina del secolo”, con le cessioni a Brooklyn di Pierce e Garnett a fronte di una marea di scelte ricevute da Boston, tradotte poi nelle chiamate di Tatum, Brown e altri ancora. L’allora GM Danny Ainge venne aspramente criticato, ma la storia ha poi parlato per lui, mentre i sogni di gloria dei Nets naufragarono in fretta. Un precedente che invita tutti alla cautela: davvero i Celtics sono disposti a ipotecare parte del loro futuro per prendere Durant? Qualche giorno ancora e se ne saprà di più.

(Credits: Getty Images)

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