Nick Kyrgios ha già lanciato la sfida agli Stati Uniti d’America e per ora la sta vincendo: stasera, intorno alle 22 ora italiana, l’australiano va in campo per la terza volta consecutiva a Washington contro un idolo di casa e dopo aver già eliminato Marcos Giron e Tommy Paul, proverà a battere anche Reilly Opelka, numero 17 del mondo che proprio come gli altri due è davanti a lui nel ranking.
ATP 500 WASHINGTON KYRGIOS MINA VAGANTE
Nick Kyrgios è la mina vagante di ogni torneo al quale parteciperà da qui a fine stagione e forse a fine carriera, perché da lui non sai mai cosa aspettarti. Il suo 2022, all’insegna della rinascita, sarebbe diventato l’anno della consacrazione se il 10 luglio, nella finale di Wimbledon, avesse battuto Novak Djokovic. Invece ha perso, spesso dando la sensazione di uscire a tratti dalla partita. Aveva detto che si sarebbe concesso una pausa e l’ha fatto, perché, come ha spiegato più volte, la sua vita non è solo tennis.
ATP 500 WASHINGTON KYRGIOS IMPECCABILE
Lo stop di tre settimane deve averlo rigenerato, perché Kyrgios è tornato in campo davvero carico a Washington e ai suoi due avversari non ha concesso nessun break, con 27 ace complessivi e l’83% di punti sulla prima di servizio. Qualche problema sulla seconda l’ha avuto contro Tommy Paul, non abbastanza per pregiudicarne il successo.
ATP 500 WASHINGTON KYRGIOS PER IL RISCATTO
Kyrgios-Opelka non è un inedito nel circuito: ci sono due precedenti e in entrambe le circostanze ha vinto lo statunitense. È accaduto a Toronto nel 2019, quando Nick è arrivò a tre punti dal match nel tiebreak del secondo set, e poi nella semifinale di Houston ad aprile, e in quel caso Opelka vinse 6-3 7-5 in un’ora e undici minuti. Oggi si torna in campo, su una superficie più veloce rispetto alla terra texana e pertanto più adatta a Kyrgios.
ATP 500 WASHINGTON OPELKA IN CRISI
Reilly Opelka ha giocato una sola partita a Washington, avendo usufruito di un bye al primo turno da testa di serie numero 4, e ha faticato molto a vincere il derby contro Kudla, che gli ha strappato il primo set e poi ha subito la rimonta. Opelka, così, ha confermato il periodo difficile cominciato subito dopo il titolo di Houston, il secondo del 2022 dopo Dallas. La stagione sulla terra rossa, iniziata appunto con il trionfo in Texas, è proseguita con tre sconfitte di fila tra Monaco di Baviera, Madrid e Roma, a Ginevra ha perso in semifinale contro Ruud, poi al Roland Garros Krajinovic lo ha fatto subito fuori. Non è andata meglio sull’erba, anzi: eliinato immediatamente al Queen’s e a Eastbourne, a Wimbledon ha battuto Taberner e poi si è arreso a Van Rijthoven. Così a luglio si è riposato e ora spera che l’aria di casa gli porti fortuna. Ma contro Kyrgios non sarà facile.
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