IL CALCIO NORVEGESE, TRA STORIA E PRESENTE

Submitted by federico.tireni on Fri, 08/12/2022 - 14:04
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Concludiamo questa serie di articoli, con i due paesi principali della Scandinavia per quanto riguarda il calcio estivo, ovvero Norvegia e Svezia (ricordiamo che la Danimarca mantiene un calendario “invernale” con la pausa nei mesi più freddi). Iniziamo in Norvegia, dove, grazie a un collega con cui ho lavorato qui in Italia, se in futuro avrò la possibilità di vedere una partita nel suo paese, riuscirò ad imparare un po’ di parolacce!

 

La Storia del Campionato

Non è chiaro dove sia nato il calcio in Norvegia, ma una possibilità è che tutto sia cominciato nella città di Bergen nel 1883; la prima squadra è stata fondata due anni dopo nella città di Skien. La crescita non è stata veloce, infatti la Federazione Norvegese è stata fondata nel 1902, mentre il primo campionato è nato più di trent’anni dopo con l’inizio del Norgesserien (“Campionato di Norvegia”), basato principalmente nel sud del paese. Inizialmente erano previsti undici gironi, con un torneo finale tra i vincitori per determinare la squadra campione. Nel 1948 è stato creato l’Hovedserien (“Campionato Principale”), con due gironi e una finale tra i due vincitori. Un unico girone è stato introdotto solo nel 1963, restando principalmente un campionato per squadre del sud del paese con delle restrizioni sulla partecipazione di quelle del nord, per via di difficoltà di trasporto; solo dal 1979 il campionato è diventato veramente aperto a tutti. Adesso ci sono quattro leghe principali; la Prima e Seconda divisione sono gironi unici con 16 squadre, mentre la terza è divisa in due gironi con 14 squadre. L’ultimo livello professionistico è la Quarta divisione, divisa in sei gironi da quattordici squadre. Al dì sotto di questa categoria, troviamo un vasto sistema di calcio dilettantistico.

La squadra che ha vinto più campionati in Norvegia è il Rosenborg, della città di Trondheim, che ha vinto 26 campionati, inclusi ben 13 di fila tra il 1992 e il 2004. Nel 2010 è diventata l’unica squadra della storia del calcio norvegese a completare una stagione senza nemmeno una sconfitta. Al secondo posto troviamo il Fredrikstad, che ha vinto il primo campionato nella stagione 1937/38 (tuttavia l’ultimo trionfo risale al 1960/61). Il Bodo Glimt, ben conosciuto dai tifosi romanisti dopo le quattro partite disputate nella Conference League della scorsa stagione, è la principale forza del calcio norvegese in questo momento e ha vinto gli ultimi due campionati.

Nonostante la crescita del calcio in Norvegia, la vera passione per i tifosi locali rimane la Premier League. Se si chiede ad un norvegese qual è la sua squadra del cuore, la risposta sarà sempre doppia, una inglese e una norvegese, sempre nominando la squadra inglese per prima (“Liverpool and Rosenborg”, “Man Utd and Tromso”, “Arsenal and Viking” ecc.). Tutte le partite di Premier League vengono trasmesse in diretta con ex giocatori norvegesi in studio ad analizzare le sfide. Quando il Liverpool gioca in casa, basta andare sul sito dell’aeroporto John Lennon della città e si vedono i charter in arrivo da Oslo, non solo per andare ad Anfield Road e Goodison Park, ma anche verso l'Old Trafford e il City of Manchester Stadium. Questo ha, purtroppo, un effetto negativo sul pubblico presente negli stadi, soprattutto nei periodi di contemporaneità tra il campionato norvegese e la Premier League; per questa ragione le partite dell’Eliteserien vengono spesso spostate ad orari meno popolari per tentare di aumentare l’affluenza dei tifosi negli stadi. Ma basta parlare di Premier, torniamo a concentrarci sulla Norvegia e, in particolare, sulla sua Nazionale, dove vi svelerò un mito, non solo ad Oslo ma anche in Inghilterra.

 

La Nazionale

La prima partita della Nazionale è stata disputata a Goteborg nel 1908 contro la Svezia, a sua volta esordiente nel calcio internazionale. Questo doppio debutto ha visto un totale di ben 14 gol; purtroppo per i tifosi norvegesi 11 sono stati segnati dalla Svezia e solo tre dalla squadra ospite. Poco prima della fine della partita i tifosi svedesi hanno abbassato la bandiera norvegese. Non è stato un gesto molto apprezzato, non solo per il risultato maturato in campo ma anche per il fatto che solo tre anni prima la Norvegia aveva ottenuto l’indipendenza dalla Svezia, sotto l’ombra di una possibile guerra. Il giocatore Tryggve Gran ha abbandonato il campo, mentre la partita era ancora in corso, per rialzare la bandiera. Un gesto coraggioso che non ha avuto sicuramente effetto sul risultato finale della sfida.

I tifosi hanno avuto bisogno di un bel po’ di pazienza nei primi anni della Nazionale; dopo ben 27 partite, è arrivata la prima vittoria, nel giugno del 1918, grazie al successo casalingo contro la Danimarca (una bella soddisfazione dopo la sconfitta per 12-0, rimediata a Copenaghen pochi mesi prima).

Anche la Norvegia ha disputato delle ottime Olimpiadi come la Finlandia (come raccontato nell’articolo della scorsa settimana), ottenendo, nel 1936 a Berlino, una fantastica medaglia di bronzo. Ha perso nelle semifinali contro la futura vincente del torneo olimpico, l’Italia, prima di battere la Polonia nello spareggio per il terzo posto. Il migliore risultato è arrivato nei quarti di finale quando, davanti ad uno stadio gremito con la presenza di Hitler e Goebbels, ha battuto la Germania per 2 a 0. Gli anni ‘30 sono stati un buon periodo per la Nazionale norvegese, con il suo l’esordio ai Mondiali, nell’edizione del 1938 disputata in Francia. All’epoca non erano ancora previsti i gironi, quindi il torneo era composto da un semplice tabellone e nel primo turno i norvegesi furono sorteggiati nuovamente con l’Italia, campione in carica; come alle Olimpiadi, la Norvegia è riuscita a portare la partita ai tempi supplementari, prima di cedere il passo in seguito al gol segnato da Silvio Piola.

I decenni successivi non hanno regalato molte gioie ai tifosi norvegesi, se non qualche vittoria (al solito contro Finlandia e Islanda) ma anche molte sconfitte pesanti. La Federazione ha mantenuto la regola per cui solo giocatori amatoriali potevano giocare in Nazionale; in questo modo i giocatori che si trasferivano all’estero per giocare erano quasi tutti esclusi, come per esempio Per Bredersen che ha giocato per diverse squadre in Italia durante gli anni ’50. Ha giocato per la Nazionale fino al 1951 ma quando è stato comprato della Lazio, la sua carriera internazionale è terminata.

Questa regola è stata abolita nel 1969 ma, all’inizio, questa decisione non ha portato ad un miglioramento dei risultati. La Nazionale è riuscita comunque a sorprendere come quando nel 1981 ha battuto l’Inghilterra in una partita delle qualificazioni per i Mondiali di Spagna ‘82. Alla fine della partita il telecronista Bjørge Lillelien è esploso di gioia e ha elencato i seguenti personaggi inglese: Lord Nelson, Lord Beaverbrook, Sir Winston Churchill, Sir Anthony Eden, Clement Attlee, Henry Cooper, Lady Diana, finendo dicendo in inglese “Maggie Thatcher mi senti?.....i tuoi ragazzi hanno subito una bella sconfitta!” (Your boys took a hell of a beating). Nel 2002 il giornale inglese The Guardian ha votato questo pezzo di telecronaca come il più memorabile nella storia del calcio. (Qui il link)

Gli anni ’90 sono stati quelli d’oro per la Nazionale norvegese, con la qualificazione per i Mondiali del ‘94, nonostante un gruppo molto complesso che conteneva Olanda, Inghilterra e Polonia. Per la Norvegia è stata la prima volta dal 1938; la corsa della Nazionale si è interrotta ai gironi, nonostante la vittoria all’esordio contro il Messico. I norvegesi si sono qualificati nuovamente per Francia ‘98. A Marsiglia, in quello che può essere considerato il migliore risultato della sua storia, la Norvegia ha battuto il Brasile per 2 a 1 nella terza giornata del girone, qualificandosi per gli ottavi di finale. Come nel 1938, è stata l’Italia a far terminare l’avventura norvegese con un gol di Christian Vieri. Questo è stato l’ultimo torneo internazionale dove la Nazionale è riuscita a qualificarsi; scendendo nel Ranking la qualificazione diventa sempre più difficile per via delle teste di serie che vengono pescate nei sorteggi. La situazione potrebbe presto cambiare grazie alla presenza in squadra di uno degli attaccanti più forti al mondo: Erling Haland. Va, inoltre, ricordata la gloriosa statistica per cui la Norvegia è l’unica Nazionale al mondo a non aver mai perso contro il Brasile, con due vittorie e due pareggi.

 

La Stagione in Corso

Il tentativo del Bodo Glimt di vincere il terzo campionato di fila è ancora vivo, ma diciamo che non possono sbagliare tante partite da qui alla fine della stagione. Al momento si trova otto punti dietro la capolista Molde, con una partita in più di giocare. Questo match verrà recuperato proprio nel weekend (il Molde ha giocato questa giornata in anticipo) e fra meno di un mese ci sarà lo scontro diretto in casa del Bodo, quindi la lotta per il vertice non è affatto conclusa. Anche il Lillestrom, che si trova al secondo posto della classifica, recupera la partita questo weekend contro il Jerv e se vince sarà solo due punti dietro il capolista. Il neopromosso Jerv sta vivendo un brutto momento, ha perso le ultime cinque partite e rischia di essere staccato in fondo alla classifica insieme al Kristiansund, squadra che ha vinto una sola partita in tutta la stagione. Il Bodo Glimt sta andando alla grande nei preliminari di Champions League e la prossima settimana sfiderà la Dinamo Zagabria per un posto nei gironi. Se riuscisse ad arrivarci sarebbe la terza squadra norvegese, insieme a Rosenborg e Molde, ad aver raggiunto questo traguardo.

 

Adam Grapes

 

(Credits: Getty Images)

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