Un po’ di Italia al Mondiale potremmo vederla: fuori la nostra Nazionale campione d’Europa, eliminato al playoff intercontinentale Gianluca Lapadula, centravanti del Perù, potremmo rifarci con Walter Mazzarri. Ebbene sì, l’allenatore esonerato dal Cagliari lo scorso maggio prima della retrocessione in B della sua squadra potrebbe ripartire dal Marocco. La notizia pubblicata dai media locali ha trovato riscontro: al momento ci stato soltanto un incontro tra l’allenatore e i dirigenti della federcalcio del paese nordafricano, ma presto potrebbe arrivare l’accordo.
MONDIALE QATAR 2022 MAZZARRI AL POSTO DI HALILHODZIC
Walter Mazzarri è dunque in pole position per la sostituzione di Vahid Halilhodzic. Il tecnico bosniaco aveva assunto la guida del Marocco a settembre 2019 portandolo ai quarti di finale dell’ultima Coppa d’Africa, dove fu eliminato ai supplementari dall’Egitto, e trascinandolo alla qualificazione al Mondiale superando la Repubblica Democratica del Congo allo spareggio. Poi, però, pochi giorni fa è arrivato il fulmine a ciel sereno dell’esonero, così Halilhodzic ha visto proseguire una vera e propria maledizione, considerando che già nel 2010 e nel 2018 si era separato rispettivamente da Costa d’Avorio e Giappone proprio dopo aver ottenuto la qualificazione al Mondiale.
MONDIALE QATAR 2022 MAZZARRI IN MAROCCO PER IL RISCATTO
La carriera di Walter Mazzarri da allenatore è cominciata ad Acireale in Serie C2 nel 2001 e in poco tempo l’ha visto arrivare in A, sulla panchina della Reggina. Da lì è partita la scalata: Sampdoria, Napoli, dove ha vinto il suo unico titolo, la Coppa Italia 2011-12, e infine Inter. L’avventura in nerazzurro non andò benissimo e si concluse dopo poco più di un anno, nel novembre 2014. A quel punto Mazzarri, dopo quasi due anni sabbatici, è ripartito dal Watford, in Premier League, ottenendo la salvezza, e quell’unica stagione in Inghilterra resta la sola esperienza all’estero dell’allenatore, che poi è tornato in Italia per guidare Torino e Cagliari. Diventare il c.t. della nazionale del Marocco sarebbe sicuramente un upgrade, come lo sarebbe partecipare al Mondiale, oltretutto da unico italiano protagonista in Qatar tra campo e panchina.
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Il Marocco ha una nazionale talentuosa che ha in Achraf Hakimi, ex Inter ora al Psg, la propria stella, in Youssef En-Nesyri il terminale offensivo, nel viola Sofyan Amrabat il metronomo, e nell’ex milanista Adel Taarabt un possibile spacca-partite, senza dimenticare gli esterni Adam Masina che è tornato da poco in A, all’Udinese, e con cui Mazzarri potrebbe parlare in italiano, e Noussair Mazraoui, che gioca al Bayern. Non è detto, invece, che l’arrivo del nuovo c.t. riporti in nazionale Ziyech, uomo mercato dell’estate a lungo inseguito dal Milan. Servirebbe la sua qualità, probabilmente, per superare un gruppo difficile: il 23 novembre il Marocco debutta contro la Croazia di Modric e Perisic, poi a seguire il Belgio di Lukaku e infine il Canada di Jonathan David. Per ambire alla qualificazione servirà partire subito forte considerando proibitiva soprattutto la sfida con i Diavoli Rossi.
(Credit: Getty Images)
