VUELTA A ESPANA, TAPPA 5: PEDERSEN SI È STANCATO DI ARRIVARE SECONDO

Submitted by federico.tireni on Wed, 08/24/2022 - 13:22
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Come la carovana rossa ha rimesso piede in Spagna, puntuale la lampadina s’è accesa sulla sella di Primoz Roglic. Che evidentemente con la Vuelta deve avere un legame che trascende qualsiasi altro legame, se è vero che con quella odierna fanno 38 giornate vissute con la maglia di leader della corsa a tappe spagnola. Record che si susseguono a ritmo incalzante per lo sloveno, che ha dissipato in fretta i dubbi sulle sue condizioni fisiche imponendosi con autorità sul traguardo di Laguardia, il primo in territorio basco di questa edizione della corsa spagnola.

Oggi a celebrare una volta di più la patria dell’Ikurrina sarà Bilbao, che sarà sede d’arrivo di una frazione che somiglia tanto a una piccola classica, con un andamento particolarmente mosso e con un circuito finale da percorrere due volte che potrebbe rimescolare le carte e fare la felicità di qualche buon finisseur. E perché no, magari sorridere nuovamente a Roglic, che quando mette piede in Spagna trasforma tutto quel che tocca in oro.

CINQUE GPM, MA FINALE IN DISCESA E SENZA VELOCISTI

Non c’è tantissima salita dura, ma ci sono tanti chilometri all’insù, di quelli che solitamente non piacciono troppo ai velocisti. In totale saranno cinque i GPM di giornata: il Puerto de Gontzagarinaga è il primo da affrontare, 5,3 chilometri al 4,5% di pendenza media, e arriverà a metà dei 187 chilometri che misura la tappa. Subito dopo toccherà al Balcon de Bizkaia (4,2 km a poco più del 5,5% di pendenza), quindi l’Alto de Morga lascerà un po’ più di respiro alla carovana rossa, con una pendenza media di poco superiore al 3% lungo gli 8 chilometri di lunghezza.

Toccherà allora all’Alto de Vivero, posto all’interno del circuito cittadino di Bilbao, sgranare un po’ il gruppo dei pretendenti alla vittoria di tappa: 4,5 chilometri all’8% di pendenza potrebbero far male ai velocisti, soprattutto pensando che il secondo passaggio metterà in palio secondi di abbuono (3 al primo che transiterà al GPM, due al secondo e uno al terzo), cosa sempre assai gradita agli uomini di classifica. A quel punto mancheranno 14 chilometri all’arrivo e chi sarà davanti avrà modo di preparare al meglio la volata, o magari tentare di andare al traguardo da solo.

MADS VUOLE AVANZARE SUL GRADINO PIÙ ALTO

Il paragone con Wout Van Aert, almeno la versione del Tour 2022, magari sulle prime non deve avergli fatto troppo piacere. Perché Mads Pedersen è andato alla Vuelta per vincere qualche tappa, ma sin qui ha collezionato solo secondi posti in tutte le tre frazioni in linea disputate. Le due volate alle spalle di Sam Bennett potevano anche essere facili da pronosticare, il secondo posto ottenuto alle spalle di Roglic nel primo arrivo in leggera salita probabilmente meno.

Sta di fatto che su un tracciato come quello che arriverà a Bilbao, con una salita abbastanza tosta ai -15 dalla conclusione, uno come il danese può trovare terreno fertile per tentare la zampata decisiva. Anche perché stavolta il percorso non propone grosse asperità altimetriche negli ultimi metri, e questo dovrebbe portare a una volata più “normale” rispetto a quella vista nella giornata di ieri. Roglic, se arriverà con i migliori, tenterà di giocarsi la tappa allo sprint, ma su questo terreno Pedersen appare il logico favorito.

E magari chi potrebbe infastidirlo è Ethan Hayter, che ieri ha corso bene ottenendo un settimo posto che sa comunque di novità e di ottimismo in vista del proseguo della corsa. Un percorso così mosso potrebbe infine strizzare l’occhio ai due della Quick-Step Alhpa Vinyl: Remco Evenepoel tre settimane fa a San Sebastian ha vinto una classica molto simile nella forma e nella sostanza, Julian Alaphilippe sa bene di non essere al top della condizione ma magari in un finale più piatto potrebbe dare molto più fastidio a tutti. Joao Almeida, Sergio Higuita e l’inossidabile Alejandro Valverde potrebbero tentare la carta a sorpresa, che avrebbero certamente nelle corde.

E gli italiani? Difficile pronosticarli vincenti. Magari ad Alessandro De Marchi verrà voglia di tentare una sortita da lontano: il terreno di caccia ci sarebbe, eccome…

 

(Credits: Getty Images)

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