Le suggestioni di calciomercato di solito sono fatte così: si fa un nome altisonante e lo si accosta a un club magari di alto livello ma senza grandi disponibilità economiche. Rafa Leao direzione Chelsea è una suggestione al contrario se la vediamo dal punto di vista del Milan: il nome è di quelli altisonanti perché parliamo del miglior giocatore dell’ultima Serie A, ma a far gola stavolta non sarebbero le sue prestazioni, ma i soldi che arriverebbero da una sua cessione. Altamente improbabile, a dirla tutta, ma tant’è: radiomercato non smette mai di andare in onda.
CALCIOMERCATO MILAN, LEAO NON È IN VENDITA
Secondo i rumors in arrivo da Nyon, il Milan dovrà pagare 2 milioni di ammenda per il mancato rispetto dei parametri del fair play finanziario nell’ultimo triennio. Nulla di preoccupante. Il Diavolo non ha bisogno di cedere i suoi pezzi pregiati, né ha intenzione di farlo, considerando che, come ha ammesso lo stesso Pioli, servono altri rinforzi, uno a centrocampo e uno in difesa, per rendere la squadra competitiva anche in Champions, oltre che in grado di confermarsi in campionato. Dunque Leao non è in vendita, ma se il Chelsea si presenta con una cifra che oscilla tra i 100 e i 150 milioni per un giocatore che va in scadenza nel 2024, voi cosa fareste?
CALCIOMERCATO MILAN QUANTI SOLDI PER LEAO
Il Chelsea ha speso oltre 150 milioni in questa sessione di mercato, tra Sterling, Koulibaly, Cucurella, Chukwuemeka e Casadei, rientrando parzialmente solo con la cessione di Timo Werner al Lipsia. Viene da chiedersi dove possa trovare altre risorse per l’acquisto di Leao, ma in questa sede non discutiamo sulla fattibilità dell’operazione, ma sulla sua eventuale convienienza per il Milan. Perché il punto è esattamente questo: quanto vale oggi Rafa Leao? Se c’è qualcuno disposto a pagare oltre 100 milioni, cosa dovrebbe fare il Milan?
CALCIOMERCATO MILAN, LEAO DIVIDE I TIFOSI
Stando alle reazioni social, il mondo Milan è diviso in due: chi si tiene stretto il più grande talento attualmente in rosa, chi è disposto a sacrificarlo, a patto, si capisce, di reinvestire quella stessa somma, magari per uno o due giocatori già pronti. Certo, cederlo adesso sarebbe rischiosissimo: è il 24 agosto e manca poco più di una settimana alla fine del mercato. Sarebbe praticamente impossibile portare a termine un’operazione che riguardi un top player in così pochi giorni ed è soprattutto per questo che la cessione non ci sarà, salvo clamorose sorprese. Ma se ipoteticamente il club avesse agito dietro le quinte e avesse già pronto un nome per sostituire Leao, forse non sarebbe così sconveniente cederlo, né economicamente (per la plusvalenza che genera, visto che costò 30 milioni nell’estate 2019), né sportivamente, perché Leao anche nella scorsa stagione, a parte nel rush finale, si è acceso a corrente alternata e ha cominciato questa mostrando una certa svogliatezza. Il rischio sportivo è quello che il calciatore resti sempre troppo poco concreto, soprattutto in zona gol, quello economico è legato all’eventuale mancato rinnovo, perché se non firma ora un nuovo accordo, arriverà al bivio la prossima estate, e a quel punto non ci sarà più nessuno disposto a pagare 100 milioni per un giocatore che potrebbe avere gratis dopo un anno.
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