VUELTA A ESPANA, TAPPA 12: SI TORNA A SALIRE, OCCHIO AI BIG

Submitted by federico.tireni on Thu, 09/01/2022 - 10:15
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Io che non vivo più di un giorno senza te. In Spagna il ritornello lo conoscono ormai a memoria: più di un giorno, al massimo proprio due, senza montagna non ci sa stare nessuno. E allora la 12esima tappa torna ad apparecchiare un bell’arrivo in salita: è vero, c’è un solo GPM nella giornata che porterà la carovana rossa da Salobrena a Penas Blanca, ma misura 19 chilometri ed è posto in coda alla tappa che costeggerà tutta la costa blanca, con attraversamenti a Malaga, Marbella e infine il traguardo volante di Estepona (con abbuoni in palio) ad anticipare l’ascesa finale, lunga e con punte del 15%.

Una frazione che qualche piccolo scossone potrebbe proporlo, se non proprio per le primissime posizioni (Remco ha dimostrato di non fare fatica su ascese così lunghe), quantomeno per quelle a ridosso della top ten: chi dovesse andare un po’ crisi potrebbe finire per perdere tanti secondi, perché di tempo per rifiatare la salita di Penas Blanca non sembra volerne concedere poi tanto.

VINE PER IL TRIS, REMCO PER CONTROLLARE LA CORSA

Evenepoel sin qui nelle tappe di montagna ha sempre risposto alla grande. E a cronometro ha fatto vedere che la condizione, anziché andare in calando, è anzi sembrata decisamente crescere col passare dei giorni. Pur avendo perso un’altra pedina come Julian Alaphilippe (che cadendo si è lussato una spalla: a questo punto la sua partecipazione al mondiale del 25 settembre è da considerare fortemente a rischio) il belga in salita sa come difendersi, e dopotutto non sembrano esserci squadre in grado di rendere la corsa dura come successo al Tour.

Remco favorito lo suggerisce la logica delle cose, anche se poi una tappa così pare fatta su misura per Jay Vine, maglia a pois (azzurra…) e per questo motivato a portar via quanti più punti per rafforzare il suo primato. Enric Mas e Primoz Roglic, se vogliono tentare di ribaltare la Vuelta, sanno che debbono cominciare a marciare a pieno regime: questo arrivo potrebbe essere loro congeniale e chissà che non possa rappresentare un assaggio di remuntada, mettendo per la prima volta in difficoltà la maglia rossa.

La Spagna ha altre due carte da giocare con Miguel Angel Lopez e Marc Soler: il primo è ancora in classifica, settimo assoluto (ma a quasi 7’), e potrebbe non godere di ampia liberta, mentre Soler è a trequarti d’ora da Evenepoel e potrebbe essere lasciato andare senza grossi problemi. Chiamati al riscatto ci sono quelli della EF, con Hugh Carthy sin qui anonimo tanto quanto Rigoberto Uran e Mark Padun che potrebbe sfruttare l’opportunità di lanciarsi anche in un tentativo da lontano. Perché una fuga potrebbe andare in porto, a meno che il gruppo non decida di fare un ritmo forsennato. Per attaccare Remco, forse questa sarebbe l’unica soluzione.

 

(Credits: Getty Images)

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