US OPEN, SINNER-IVASHKA: JANNIK A CACCIA DEL QUARTO DI FINALE MANCANTE

Submitted by federico.tireni on Mon, 09/05/2022 - 14:18
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Redazione
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Peccato, poteva esserci un derby nella tarda serata italiana sul “Louis Armstrong” di Flushing Meadows. Se così non sarà è tutta colpa di Ilya Ivashka, 28enne bielorusso che a New York non si era mai spinto più in là della prima settimana, e che in un torneo dello slam mai prima d’ora ha saputo vincere più di tre partite di fila, venendo sempre respinto alla barriera degli ottavi di finale.

L’esatto opposto di quel che ha saputo fare sin qui nella sua giovane carriera Jannik Sinner, che se dovesse battere il rivale accederebbe ai quarti di finale completando un vero e proprio filotto ed eguagliando tutti i migliori score ottenuti nelle altre tre prove dello slam. Poi a quel punto la questione diventerebbe un po’ più complicata, se è vero che l’altoatesino più in là di un quarti di finale non è mai riuscito a spingersi, ma a quello eventualmente si penserà dopo aver risolto la pratica Ivashka.

Che per Sinner è un avversario inedito, con tutto il peso delle incognite che ne consegue. Ma che per questa versione di Sinner potrebbe rivelarsi anche alla stregua di un avversario alla portata, benché di scontato in questa estate della racchetta non c’è proprio nulla.

BATTERE IVASHKA E METTERE NEL MIRINO LA TOP TEN

Alla sfida che vale un posto tra i migliori 8 del torneo sia Ivahska che Jannik arrivano praticamente alla pari: hanno vinto 9 set a testa e ne hanno persi tre ciascuno, soprattutto hanno alternato momenti di grande lucidità a livello tattico ad altri nei quali piccoli passaggi a vuoto hanno rischiato di mandare all’aria i rispettivi piani.

Sono due atleti in buona forma, con Sinner che è cresciuto tanto rispetto all’esordio criptico e un po’ preoccupante contro Altmaier, ma da quella vittoria al quinto set è come scattata una molla nella testa dell’allievo di Simone Vagnozzi. Che contro Nakashima nel terzo turno ha mostrato un lato decisamente nuovo di sé, evidentemente frutto di tanto studio in allenamento: è sceso ben 31 volte a rete, a riprova del fatto che il servizio sta cominciando a dare i frutti sperati, più ficcante e incisivo di quanto lo sia mai stato in passato.

È un’evoluzione che va di pari passo con la necessaria consapevolezza di dover variare di più i colpi per rendersi maggiormente efficace a livello tattico, e dunque obbligare gli avversari ad alzare il proprio livello per contrastarlo meglio.

Gli US Open stanno offrendo al mondo un lato nuovo di Sinner, ma anche Ivashka è in netta ascesa: battendo Hurkacz ha fatto indirettamente anche un favore a Jannik, che approdando ai quarti avrebbe quasi entrambi i due piedi in top ten (bisognerà aspettare di vedere cosa farà Rublev contro Norrie) e farebbe un bel balzo in avanti anche nella Race to Turin. Ma soprattutto continuerebbe a far vivere un sogno tricolore nel cuore della grande mela.

 

(Credits: Getty Images)

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