Stavolta non è più solo un’ipotesi: Roger Federer ha annunciato definitivamente il suo ritiro dal mondo del tennis, quello dal quale manca ormai da 14 mesi, cioè dall’ultima partita giocata contro Hubert Hurkacz sull’erba di Wimbledon mercoledì 7 luglio 2021. Quel quarto di finale dell’amato torneo londinese resterà l’ultimo incontro disputato dal fuoriclasse svizzero nel circuito ATP: si regalerà un ultimo giro di giostra alla Laver Cup in programma a Londra dal 23 al 25 settembre, senza sapere ancora se potrà effettivamente scendere in campo o se darà il suo contributo all’interno di Team Europe, opposto ai giocatori provenienti da tutti gli altri continenti.
Niente bagno di folla a Basilea, il torneo di casa, in programma a fine ottobre e che da mesi avevi già annunciato nella card proprio il beniamino elvetico, particolare che aveva fatto impennare le vendite dei biglietti non appena ne era giunta notizia. Evidentemente martoriato da continui problemi fisici, e consapevole che a 41 anni non c’è modo di essere ancora competitivi in uno sport dove i giovani continuano a emergere senza soluzione di sosta (Alcaraz, ultimo vincitore degli US Open, era nato da soli due mesi quando Federer vinse Wimbledon per la prima volta, nel 2003), Federer ha deciso di non indugiare oltre, annunciando un epilogo che in tanti per la verità davano ormai praticamente per scontato.
UNA CARRIERA INIMITABILE, UN’ICONA SENZA TEMPO
Con una lettera scritta a cuore aperto, l’ex numero 1 del mondo ha portato l’intero universo della racchetta a conoscenza della decisione maturata negli ultimi mesi. L’ultimo intervento al ginocchio destro, quello effettuato nell’agosto del 2021, era parso già un indicatore chiaro delle difficoltà incontrate dallo svizzero nel riuscire a tornare giocatore e atleta. La ripresa della preparazione agonistica, avvenuta nel mese di marzo 2022, era parsa l’estremo tentativo per provare a dare ancora un senso a una carriera che pure non necessitava più di alcuna dimostrazione di forza e di bravura, complici i tantissimi trofei conquistati nel corso di 20 anni di carriera.
"Di tutti i regali che mi ha fatto il tennis, il più grande è l'amore della gente e le persone che ho avuto la fortuna di conoscere lungo tutta la strada. Per questo voglio condividere con voi questa notizia: la Laver Cup sarà il mio ultimo torneo. So che mi mancherà tutto degli ultimi 24 anni, ma negli ultimi 3 anni ho avuto tanti problemi, e infortuni. Il tennis mi ha trattato in modo più generoso di quanto avrei mai immaginato e ora devo riconoscere quando è il momento di terminare la mia carriera agonistica".
Federer saluta il mondo del tennis con 20 titoli dello slam in bacheca, 103 titoli ATP complessivi conquistati in poco più di 18 anni (dal Milano Indoor 2001 fino a Basilea 2019) su 157 finali disputate, 1.251 vittorie e 275 sconfitte per una percentuale superiore all’81% di partite vinte. Ha conquistato ogni titolo possibile, esclusa solo la medaglia d’oro in singolare ai Giochi Olimpici (ma l’ha vinta in doppio). E ha dato vita a duelli epici con gli altri due tennisti che hanno segnato la sua epoca, vale a dire Novak Djokovic (50 sfide totali: 23 vinte e 27 perse) e Rafael Nadal (40 incontri: 16 le vittorie, 24 i ko). Il tennis saluta la sua icona: ma forse, visti gli ultimi tre anni, un po’ tutti eravamo già rassegnati a non rivederla più giocare.
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