RUGBY: L'INCREDIBILE VITTORIA ALL BLACKS IN AUSTRALIA

Submitted by federico.tireni on Fri, 09/16/2022 - 12:07
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Ci sono partite che restano scolpite nella storia per qualcosa che non necessariamente ha a che fare con una giocata. Ma quella persa dall’Australia in casa contro gli acerrimi rivali All Blacks nella quinta giornata del The Rugby Championship, per giunta nel giorno in cui si giocava la Bledisloe Cup (il trofeo che ogni anno viene messo in palio tra le due selezioni nazionali dell’emisfero Sud), rischia di finire negli annali come una delle più atipiche e per certi versi sorprendenti che la storia del gioco possa ricordare.

Un epilogo sanguinoso per i Wallabies, con vivo compiacimento dei neozelandesi che si sono ritrovati servita su un piatto d’argento (il coloro della felce del loro logo) la possibilità di ribaltare il punteggio a tempo scaduto, cosa poi effettivamente avvenuta. Un finale imprevedibile che ha avuto per protagonisti il mediano d’apertura australiano Bernard Foley da una parte e l’inflessibile arbitro francese Mathieu Raynal dall’altra. A loro modo, entrambi entrati nella storia dalla porta principale.

 

L’INFLESSIBILE RAYNAL E L’INDECISO FOLEY

A decidere la partita disputata a Melbourne in un insolito giovedì di metà settembre (la data era stata scelta ad aprile cercando di evitare una sovrapposizione con le eventuali sfide play-off del campionato locale di rugby e di football australiano) è stata una presunta perdita di tempo di Foley, chiamato a calciare l’ovale dopo che l’arbitro aveva punito l’ultima azione offensiva della partita da parte degli All Blacks, sotto nel punteggio di tre punti.

Nella bolgia del catino australiano, l’apertura locale avrebbe ritardato il calcio di punizione per far passare i secondi e arrivare così a ridosso della sirena di fine incontro, così da avere l’opportunità di cristallizzare il risultato. Il tutto dopo che l’arbitro Raynal, che aveva fermato il tempo per consentire ai giocatori di riposizionarsi in campo senza favorire proprio eventuali “trucchi” australiani per congelare il match, aveva intimato a Foley di calciare immediatamente l’ovale una volta che il cronometro fosse ripartito.

Le immagini tv hanno però mostrato l’apertura dei Wallabies voltarsi indietro a parlottare con un compagno, quasi come se volesse perdere tempo e guadagnare qualche secondo. Un atteggiamento che all’inflessibile Raynal non deve essere affatto piaciuto: proprio quando Foley stava prendendo la rincorsa per il calcio, ecco che il fischietto francese ha fermato nuovamente il gioco, assegnando una mischia agli All Blacks sui cinque metri avversari. Che in un istante sono passati dalla certezza di una sconfitta ormai inevitabile alla speranza di una rimonta impensabile, puntualmente coronata dalla meta realizzata da Jordie Barrett per il definitivo 39-37.

IL GIORNO IN CUI L’AUSTRALIA HA PERSO L’APLOMB

L’incredulità dei nezoleandesi ha fatto da subito il paio con lo sgomento e la frustrazione degli australiani, con Foley immediatamente accusato in mondovisione di aver fatto perdere i Wallabies per la sua scellerata decisione di ritardare di 3-4 secondi il rilancio dell’ovale. Ma invero il maggiore indiziato per la sconfitta è stato individuato nell’arbitro Raynal, la cui decisione ha finito per scandalizzare un popolo altrimenti sempre composto come quello australiano.

In tv e sui media locali la linea è stata comune: la decisione del direttore di gara, apparsa ai più scellerata ed eccessivamente punitiva, ha finito per rovinare uno spettacolo grandioso che aveva visto l’Australia rimontare in soli 18’ da -18 (31-13 per gli All Blacks) fino al 37-34 firmato da un calcio da metà campo di Nic White. La strenua difesa sull’ultimo possesso offensivo dei neozelandesi era stata salutata con un boato dal pubblico di Melbourne, e proprio al gran rumore generato da quella giocata Foley ha addotto la ragione per la quale avrebbe indugiato qualche secondo prima di calciare l’ovale.

“C’era un casino tremendo, non si riusciva a parlare e soprattutto non si capiva davvero nulla di ciò che stava accadendo attorno a noi. Eravamo tutti in trance agonistica dopo quell’ultima difesa e vedevamo la vittoria vicina, così mi sono girato indietro per capire dove avrei dovuto calciare l’ovale per poi impostare meglio l’ultima difesa. Ricordo bene le parole di Raynal sul fatto che avrei dovuto calciare immediatamente una volta che il cronometro fosse ripartito, ma ammetto di non essermi proprio accorto di quando l’arbitro l’aveva fatto ripartire. Non volevo perdere tempo, sarebbe stato da sciocchi rischiare in quella maniera. Solo che poi è successo quello che è successo ed è stato un vero disastro. Non riesco a metabolizzare quanto è accaduto e faticherò ad accettarlo per chissà quanto tempo. L’unica cosa certa è che una partita spettacolare e tirata come poche è stata decisa da una decisione arbitrale, e questa cosa non è accettabile a questi livelli, per di più pensando che sono cose che stanno accadendo sempre più di frequente”.

La federazione rugby australiana con grande compostezza ha incassato quanto successo, pur ribadendo a sua volta la perplessità generata da un epilogo decisamente imprevedibile.

“Cerchiamo di insegnare un atteggiamento che sappia trovare soddisfazione sia nella vittoria che nella sconfitta pur di aver dato tutto. Quello che è successo è però difficile da accettare, non c’è molto altro da dire”.

A sorridere, sullo sfondo, gli All Blacks forse più brutti e deludenti degli ultimi 20 anni, che pure adesso hanno grosse chance di vincere il The Rugby Championship, oltre a mantenere la Bledisloe Cup. Dopotutto la fortuna aiuta sempre gli audaci…

 

(Credits: Getty Images)

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