MOTO2 E MOTO 3 FANNO ROTTA VERSO IL SOL LEVANTE

Submitted by Anonymous on Fri, 09/23/2022 - 10:14
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Redazione
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E dopo ben due anni di pausa a causa della pandemia di Covid19, il Motomondiale torna finalmente a volare verso il continente asiatico per quella cha sarà la prima delle quattro trasferte intercontinentali nelle prossime cinque settimane. Questo weekend i motori si scalderanno in terra giapponese, presso il Twin Ring di Motegi, e la prima tappa orientale darà, come da tradizione, il via alle danze per il momento più caldo dell’anno, dove le sfide per il campionato raggiungeranno il massimo livello di tensione e vigore sportivo. Indubbiamente sarà così anche per i ragazzi di Moto2 e Moto3, data la classifica mondiale tutt’altro che chiusa.

 

MOTO2

Nella classe di mezzo, per ora, i pronostici pendono dal lato dell’alfiere Ktm Augusto Fernandez. L’iberico, che attualmente si trova in testa alla classifica con 7 punti di vantaggio su Ai Ogura, è salito sul podio in sei delle ultime sette gare, raccogliendo tre vittorie consecutive tra Germania, Olanda e Regno Unito. L’unico ‘passo falso’ commesso da Augusto è stato il quinto posto in Austria e se un quinto posto può arrivare ad essere considerato un risultato deludente ci si rende subito conto che il passo impresso dal pilota spagnolo è di quelli solidi e prestigiosi. Il miglior risultato raggiunto dal madrileno sul suolo nipponico è il sesto posto del lontano 2018, al suo secondo anno parziale (Augusto corse a partire dal Gran Premio di Catalunya) in Moto2.

Ad inseguire da vicino Augusto Fernandez, tanto nei pronostici quanto in classifica, troviamo, come nell’arco di tutta la stagione, il padrone di casa Ai Ogura. Il ventunenne di Tokyo si trova, come già detto, a sole sette lunghezze dal leader, distanza che rispecchia la costanza messa in pista durante tutto il campionato. Una stagione robusta, massiccia, costruita a suon di risultati, contrassegnata da picchi verticali di prestazione (Jerez e Austria) e scevra da buie oscillazioni, fatta esclusione per l’unico zero rimediato a Portimao. L’alfiere dell’Idemitsu Honda Team Asia ha disputato solo una gara casalinga quando ancora militava in Moto3 nella sua stagione d’esordio (2019), raccogliendo un quattordicesimo posto. Tuttavia, il salto di livello compiuto negli ultimi anni da Ogura, sugellato dalla splendida stagione in corso, ci consegna delle aspettative molto alte per quanto riguarda la gara di casa del talento nipponico. Importante tenere conto, inoltre, dell’aspetto motivazionale e della valenza simbolica che potrebbe avere la vittoria di un pilota giapponese in un team giapponese su pista giapponese.

Ad ogni modo la sfida di domenica sicuramente non riguarderà esclusivamente i due candidati al titolo. Non mancherà, infatti, il tentativo di insidiarli da parte di altri piloti, due su tutti: Aron Canet e Pedro Acosta. Il francese è ancora aritmeticamente in gioco per il mondiale, trovandosi a 37 punti da Fernandez, ed è ancora a caccia della sua prima vittoria in Moto2, che tarda ad arrivare nonostante prestazioni di altissimo livello, come dimostrano i sei secondi posti raggiunti quest’anno. Per quanto riguarda, invece, il Rookie Maravilla Pedro Acosta diventa impossibile non considerarlo seduto al tavolo dei grandi dopo il trionfo aragonense dell’ultima gara, che ce lo ha definitivamente riconsegnato integro dopo il brutto infortunio al femore. Staremo a vedere se il Baby Champ, anche lui alfiere del team Ktm, agevolerà o meno il compagno di squadra nella rincorsa al campionato. Sicuramente sarà il più serio candidato alla corona iridata del prossimo anno.

Difficilissimo pensare invece ad un rientro in lotta per il nostro Celestino Vietti, a 52 punti da Fernandez e giù dal podio da ben sei gare.

 

MOTO3

Così come per la Moto2, anche per la classe cadetta i numeri del Gran Premio di Giappone evidenziano il cambio generazionale attraversato in questi due anni di interruzione. Infatti, tanto in Moto2 quanto in Moto3, nessuno dei sei piloti che erano saliti sul podio 2019 nelle due classi milita ancora nella stessa categoria. Domenica ci troveremo dunque dinnanzi a podi del tutto inediti e questo aumenta il quoziente di difficolta nel pronosticare l’esito degli eventi.

Ad ogni modo, in Moto3 come candidato numero 1 alla vittoria viene dato Ayumu Sasaki, pilota di casa così come Ai Ogura. Il giapponese classe 2000, che porta i colori dello Sterilgarda Max Biaggi Racing Team, non è ancora matematicamente fuori dalla lotta per il titolo, ma certamente i 71 punti di svantaggio da Izan Guevara paiono una montagna difficile da scalare a sole 5 gare dal termine. Tuttavia, Sasaki ha dimostrato durante la stagione di possedere un’ottima velocità e il suo cammino è stato scosso più che altro da brutti infortuni rimediati in gara. Ayumu è stato, infatti, in grado di raccogliere sei podi, di cui due vittorie (Olanda e Austria). Anche il secondo posto messo a segno ad Aragon sottolinea il buono stato di forma del numero 7 che, tra la folla di casa, potrebbe ricevere una carica extra e puntare al terzo successo stagionale, scompigliando i piani di chi lotta per il vertice della classifica.

In questa condizione troviamo, ancora una volta, Izan Guevara e Sergio Garcia. I due piloti del team GasGas sono stati appaiati tutta la stagione, divisi sempre da manciate di punti talvolta a favore di uno, talvolta a favore dell’altro. Il crescere della tensione sembra, però, aver influito molto, nelle ultime due gare, sulle prestazioni di Sergio Garcia, il quale tra Misano ed Aragon, complici diversi errori ed una buona dose di nervosismo manifestata in pista, ha portato a casa soli 3 punti, di contro al terzo posto di Misano ed alla vittoria aragonense di Guevara, molto più in bolla in questo finale di stagione e visibilmente poco scalfito dalla lotta intestina. Queste due ultime gare hanno, infatti, aperto, per la prima volta, una discreta forbice di 33 punti in classifica tra i due compagni di squadra. Un fattore a favore di Garcia durante queste trasferte intercontinentali potrebbe essere la ‘verginità’ di Izan sulle prossime piste. Il mallorchino classe 2004 ha infatti esordito nel mondiale lo scorso anno, non avendo mai avuto prima l’opportunità di conoscere le piste di Giappone, Thailandia, Australia e Malesia.

Oltre ai tre piloti già citati non possiamo non considerare tra i candidati alla vittoria il quarto pilota ancora in gioco per il titolo, che attualmente occupa a 58 punti di svantaggio la terza piazza in campionato: Dennis Foggia. Lo scudiero del Leopard Racing Team dopo la vittoria di Misano si era riportato sotto alla coppia GasGas, ma purtroppo il deludente quattordicesimo posto di Aragon ha riallontanato il romano dal vertice. Una tendenza oscillatoria, quella di Foggia, che da sempre lo accompagna nella sua carriera, costellata da un’alternanza di momenti verticali tesi tanto verso l’alto quanto verso il basso, come se di pari intensità dovessero sempre essere per lui ascesa e caduta. Ad ogni modo ‘The Rocket’, fatta eccezione per Guevara che qui non ha mai corso, tra i piloti presi qui in considerazione è colui che con il quarto posto del 2018 detiene il miglior risultato del lotto, nonostante il circuito di Motegi, caratterizzato da un ritmo stop and go, favorisca meno i piloti che privilegiano la velocità di percorrenza come Dennis. Sarà dunque interessante scoprire se la maggiore esperienza giocherà ancora a favore dell’italiano o se la propria inclinazione stilistica emergerà invece come limite all’ombra del Sol Levante.

 

(Credits: Getty Images)

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