Ci sarebbe da riscattare una vittoria che, risultato a parte, non ha lasciato affatto buone sensazioni. Ci sarebbe anche da mettere in moto qualche elemento della rotazione sin qui rimasto un po’ più a guardare, che però in un mondiale lungo e tortuoso tornerebbe assai utile, e pertanto è ben che si faccia trovare pronto alla bisogna. Ci sarebbe da fare un passo avanti e dissipare le nubi che un po’ minacciose si sono stagliate sulle azzurre di Davide Mazzanti dopo la non trascendentale prestazione offerta contro il Belgio, sfangata grazie (soprattutto) a un paio di giocate decisive di Anna Danesi in due momenti chiave della partita, buone per rispedire al mittenti i propositi bellicosi delle belghe (che avrebbero potuto scappare sul 2-0, e allora si che sarebbero stati dolori).
Insomma, c’è molto da chiedere ad una (altrimenti) insignificante sfida col Kenya, che battendo il Camerun nel derby africano s’è persino tenuta aperta una porticina di speranza per accedere alla seconda fase della rassegna polacco-olandese (se non perde contro Porto Rico domenica prossima è certa di passare come quarta della pool A). L’Italia deve però guardare soprattutto a se stessa: i carichi di lavoro degli ultimi giorni probabilmente hanno finito per tarpare le ali alle ragazze di Mazzanti, che magari hanno davvero lavorato soprattutto in funzione della seconda fase. Quella di oggi, però, ha tutta l’aria di voler essere una trappola, e allora sarà bene tenere le antenne dritte.
TURNOVER IN VISTA: PIETRINI E MALINOV PRONTE A TORNARE
Alle 18 (diretta su Rai Due e Sky Sport 1) servirà insomma un’Italia attenta e parsimoniosa, e soprattutto concentrata e determinata a non lasciare nulla al caso. Probabile però che il tecnico decida di rimescolare un po’ le carte, come già avvenuto martedì contro Porto Rico: nella giornata di mercoledì, sfruttando il giorno di riposo, alcune titolari (vedi Orro, Egonu, Danesi, Chirichella e Bosetti) ne hanno approfittato proprio per lavorare sulla parte atletica, tralasciando completamente gli esercizi con la palla.
Non è azzardato, insomma, pensare che Mazzanti possa nuovamente concedere una chance alle varie Pietrini (buono il suo impatto contro Porto Rico), Malinov in regia e Lubian come centrale, consentendo poi alle solite note di indirizzare la mente già alla sfida di domenica prossima (ore 16) ad Arnhem contro le padroni di casa olandesi, match che con ogni probabilità deciderà la lotta al primo posto nel girone (domani sera l’Olanda sfiderà il Belgio: per ora è appaiata in vetta a 9 punti, con 9 set vinti e uno perso, proprio come fatto dalle azzurre). Vale la pena ricordare che il regolamento prevede che nella seconda fase tutti i punti ottenuti nella prima contro le squadre qualificate abbiano valore: un buon motivo, insomma, per evitare inciampi inattesi.
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