Dopo il trittico Belgio-Olanda-Italia, la cancellazione del Gran Premio di Sochi ha determinato una pausa di tre settimane nel calendario della Formula 1. Si riparte con il suggestivo Gran Premio di Singapore. Il tracciato cittadino di Marina Bay è entrato a far parte del calendario dal 2008, quando fu la prima gara nella storia della Formula 1 a disputarsi in notturna, nella futuristica ambientazione della città-stato a sud della Malesia. La natura del tracciato, disegnato da Hermann Tilke, è estremamente tortuosa, snodandosi su più di 5km. Il layout è costellato di numerosissimi punti da bassa velocità con parecchie curve di stretto raggio; a ragione di ciò, il Gran Premio di Singapore è tra i più lenti per quanto riguarda la velocità media sul giro, il che determina la lunga durata della corsa, che sfiora quasi sempre la soglia massima delle 2 ore, prevista per un Gran Premio. Data la presenza di vie di fuga ridotte, che costringe spesso i piloti a sfiorare i muretti di bordo pista, una delle caratteristiche fondanti dell’appuntamento asiatico è l’ingresso della Safety Car, finora mai mancato. Altro record del tracciato è il tempo di frenata sul giro; qui a Singapore, infatti, i piloti imprimono pressione sul penale sinistro per circa 20 secondi, il che conferisce alle componenti ibride della power unit un ruolo di primaria importanza. Lo stress dell’impianto frenante si accompagna ad una cospicua sollecitazione della trasmissione, infatti ammonta a 49 il numero di cambi marcia in un solo giro. Altro fattore essenziale per poter rendere a Singapore è il giusto compromesso tra l’elevato carico aerodinamico e una monoposto che allo stesso tempo riesca a non degradare eccessivamente il compound delle gomme, a maggior ragione in un contesto segnato dalle elevate temperature.
NUMERI E STATISTICHE
Il pilota più vincente in assoluto è Sebastian Vettel, capace di imporsi per ben 5 volte. Il tedesco ha primeggiato nel 2011, 2012, 2013, 2015 e 2019, conquistando proprio su questo tracciato quella che, ancora oggi, è l’ultima affermazione della sua carriera. Il teutonico è peraltro l’unico uomo in grado di trionfare per tre anni fila. Seb potrebbe, però, essere eguagliato nei prossimi giorni da Lewis Hamilton, che dal canto suo ha vinto in 4 occasioni (2009, 2014, 2017, 2018). Il britannico per la verità aveva pareggiato i conti già quattro anni orsono, ma Vettel si è riportato davanti nell’edizione successiva. Oltre al tedesco e all’inglese, c’è un terzo pilota in attività a essere già passato per primo sotto la bandiera a scacchi. Si tratta di Fernando Alonso, impostosi nel 2008 e nel 2010. A onor del vero, il Gran Premio di Singapore è stato vinto soli quattro uomini. All’appello manca esclusivamente Nico Rosberg, mattatore dell’edizione 2016. Dunque, sarà stato notato che a Marina Bay hanno primeggiato solo piloti capaci di laurearsi Campioni del Mondo.
IL WEEKEND
Per quanto riguarda quello che ci aspetta durante il fine settimana, sembra ormai inarrestabile lo strapotere di Max Verstappen che, con 116 punti di vantaggio su Charles Leclerc, domina indiscutibilmente la classifica del campionato e ha entrambi le mani sul secondo titolo mondiale. L’olandese non ha, però, mai trionfato a Singapore, rimanendo lo stesso il grande favorito per domenica, quando con una vittoria potrebbe avvicinarsi ancora al record di vittorie stagionali (13) che, attualmente, è detenuto da due piloti tedeschi: Michael Schumacher (2004) e Sebastian Vettel (2013). A ventiquattro anni, la straordinaria forza mentale di Max e la sua velocità sono state accompagnate da una incredibile capacità di non commettere errori e, ovviamente, da una Red Bull RB18 affidabile e veloce su ogni tracciato, imponendo un dominio totale sulla stagione.
Il ruolo di impensierire il Campione del Mondo in carica sarà affidato, come solito, a Charles Leclerc, talento immenso trattenuto da una Ferrari che non riesce ancora a raggiungere quel livello di completezza in grado di consentirgli una solida rincorsa al titolo. Dopo le libere di ieri, terminate con un uno-due della scuderia di Maranello con Carlos Sainz in testa, la fiducia dei piloti per la competitività della SF-75 a Singapore pare essere in crescita. Segnaliamo che il miglior risultato raggiunto dal monegasco qui è il secondo posto del 2019, prima che la tappa venisse sospesa per i due anni di pandemia.
In gran forma è risultato, anche, il ‘Re nero’ su una W13 che continua regolarmente a progredire. Come già segnalato Lewis Hamilton è il secondo pilota più vincente sul tracciato orientale, ma il primo tempo fatto registrare in FP1 è un’altra iniezione di fiducia sullo sviluppo di una monoposto che, ad inizio stagione, ha dato non pochi grattacapi al team di Brackley e, in particolare, al suo uomo simbolo. Ancora da scoprire sarà però l’effettivo potenziale Red Bull, usualmente predisposta a nascondersi durante i turni di prove libere.
A proposito del team di Milton Keynes, il clima di Marina Bay, ancor prima di scendere in pista, si è surriscaldato a causa della notizia secondo cui la FIA starebbe indagando due team per aver sforato il Budget Cap nel 2021. In uno di questi due casi, quasi certamente riconducibile alla Red Bull, l’infrazione sarebbe superiore al tetto del 5%, soglia che comporta non solo sanzioni finanziarie ma, anche, sportive. Lo scenario non è ancora chiarissimo, ma qualora le indagini dovessero confermare i sospetti, la sanzione dovrebbe comportare una detrazione punti, forse applicabile al campionato in corso. Ma non è tutto: la Red Bull, infatti, avrebbe frodato anche nel 2022. La questione del telaio alleggerito e un programma di sviluppo molto impegnativo portato avanti dagli uomini di Helmut Marko costituisce ancora un rebus che dovrà essere analizzato e risolto con urgenza, pena, come sottolineato da Toto Wolff, una scarsa credibilità della Formula 1 tutta, non in grado, come sistema, di garantire una leale e legale competizione tra i soggetti in campo.
(Credits: Getty Images)
