Il 2 ottobre 1935 nasceva a San Nicolás de los Arroyos uno dei giocatori più forti mai visti nel campionato italiano. Si tratta di Omar Sivori, scomparso nel 2005 e per undici anni, dal 1957 al 1968, grande protagonista prima con la Juventus e poi con il Napoli. Un giocatore straordinario, arrivato in Serie A a 21 anni dal River Plate e che dopo aver vestito la maglia della nazionale argentina è stato anche "azzurro" negli sfortunati Mondiali del 1962 come oriundo.
OMAR SIVORI, 87 ANNI FA NASCEVA UN FUORICLASSE
In bianconero, Sivori andò a comporre un trio straordinario di attaccanti insieme al centravanti gallese John Charles e a Giampiero Boniperti. In precedenza aveva già fatto la storia dell'Argentina come parte fondamentale di un altro trio, conosciuto come "Gli angeli dalla faccia sporca", pilastro dell'Argentina campione del Sudamerica nel 1959 battendo il fortissimo Brasile di Pelé e Garrincha laureatosi campione del mondo solo l'anno prima. Oltre a Sivori, ne facevano parte Humberto Maschio e Antonio Valentin Angelillo, tutti e tre acquistati da squadre di Serie A.
Sivori vinse tre volte lo scudetto nel 1957-58, 1959-60, 1960-61. Altrettante volte conquistò la Coppa Italia e nel 1959-60 vinse anche la classifica cannonieri del massimo campionato. Nel 1965 passò al Napoli per chiudere la carriera con i partenopei tre anni più tardi. Personaggio dal carattere "fumantino", prese sei turni di squalifica proprio nel suo ultimo campionato per una lite con un arbitro.
OMAR SIVORI, L'ESPERIENZA CON LA NAZIONALE ITALIANA
Dopo le 19 presenze con la nazionale argentina, culminate come detto nel successo continentale, Sivori divenne uno dei campioni portati in azzurro come oriundo all'inizio degli anni '60. Un'esperienza però non troppo fortunata. Giocò nove partite e resta tuttora uno dei sei calciatori capaci di segnare una quatripletta in una partita con la nazionale, ma la spedizione mondiale del '62 per la quale fu convocato si chiuse ingloriosamente nella fase ai gironi: pareggio con la Germania Ovest all'esordio, sconfitta per 2-0 contro il Cile padrone di casa (senza Sivori in campo e con un arbitraggio scandalosamente anti-italiano) e vano successo per 3-0 contro la Svizzera.
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