Arsenal primo con 21 punti, Liverpool nono a quota 10 con una partita in meno. Ok, oggi la classifica non è più questa, ma così si presentava alla vigilia della decima giornata. In ogni caso la differenza tra i Gunners e Reds, ovviamente, resta abissale, motivo per cui alle 17.30 Jürgen Klopp non avrà altre possibilità che non sia quella di vincere, per tornare in corsa per la Premier League. Dovesse perdere, dovrebbe probabilmente accettare l’idea che il primo trofeo sarebbe ormai perso già a inizio ottobre. Arteta, invece, può far rivivere ai propri tifosi il magico pomeriggio dell’89, quello immortalato da Febbre a 90°.
ARSENAL-LIVERPOOL IL MONDO ALLA ROVESCIA
Arteta ha risollevato l’Arsenal già nella scorsa stagione portandolo a un passo dalla Champions League, persa proprio sul filo di lana a beneficio del Tottenham. Chi pensava che il crollo finale potesse portare a un contraccolpo, si è evidentemente sbagliato. I Gunners hanno cominciato alla grande e chi forse non ha digerito la doppia pesantissima delusione è stato proprio il Liverpool, che dopo aver perso la volata in campionato con il Manchester City e la finale di Champions League contro il Real Madrid, è partito al rallentatore quest’anno, vincendo appena 2 gare su 7 in patria, più altre due in Europa.
ARSENAL-LIVERPOOL COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
Otto gol subiti in 8 partite non sono neppure pochissimi, ma in una Premier in cui si segna tanto rendono comunque l’Arsenal una delle squadre più ermetiche. Arteta arriva a questa partita dopo quattro vittorie di fila e tre tris consecutivi, contro Brentford, Tottenham e Bodo Glimt. Soprattutto il successo nel North London derby ha dato grande fiducia ai Gunners, perché ha confermato la solidità della squadra e la capacità di dominare gli avversari. Quello che il Liverpool, contro il Brighton, ha dimostrato di non riuscire più a fare: sotto 2-0, ha avuto una reazione d’orgoglio, ha ribaltato il risultato e poi si è fatto riprendere. Il 2-0 ai Rangers ha dato respiro in Champions, ma in Premier, al di là dell’incredibile 9-0 al Bournemouth, i Reds hanno sempre faticato.
ARSENAL-LIVERPOOL E IL FATTORE TRIPLO GABRIEL
C’è un Gabriel in difesa, un altro sulla fascia, Martinelli, e uno davanti, Jesus. Tralasciamo citazioni bibliche, ma la coincidenza ci spinge a dire che questo tris di omonimi rappresenta la potenza di fuoco dell’Arsenal, perché il primo, titolare fisso e mai sostituito, è la guida del reparto arretrato, mentre gli altri due sono i giocatori più in forma del pacchetto offensivo, completato da Saka e Fabio Vieira. Il Liverpool, più che l’addio di Mané, sostituito da Nunez, paga l’incerto avvio di Van Dijk e un centrocampo che non fa più diga come prima. Ed è per questo che oggi rischia: se è vero che Salah e Luis Diaz possono fare la differenza contro White e Tierney, va detto che senza lo spirito di squadra, il rischio di subire ancora due o tre gol è davvero alto.
ARSENAL-LIVERPOOL LE PROBABILI FORMAZIONI
Arsenal (4-2-3-1): Ramsdale; Tierney, Gabriel, Saliba, White; Xhaka, Partey; Saka, Vieira, Martinelli; Gabriel Jesus. All. Arteta.
Liverpool (4-2-3-1): Alisson; Tsimikas, Van Dijk, Matip, Alexander-Arnold; Henderson, Thiago; Salah, Diogo Jota, Luis Diaz; Nunez. All. Klopp.
(Credits: Getty Images)