PARTIZAN BELGRADO-VIRTUS BOLOGNA, SUONA LA SVEGLIA PER BELINELLI

Submitted by federico.tireni on Thu, 10/20/2022 - 09:56
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Redazione
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Nemmeno il tempo di rimettere piede in aereo che già la testa della Virtus è corsa alla sfida che stasera (ore 20,30, diretta Sky Sport e Eleven Sport) la metterà di fronte al Partizan, in una delle arene più calde del panorama Eurolega. A casa di quell’Obradovic che due giorni fa s’è dovuto inchinare alla maggiore consistenza ed esperienza di Milano, con il collega Messina che l’ha bruciato quasi sul filo di lana. Una sorte che Sergio Scariolo e i suoi ragazzi hanno però vissuto sulla loro pelle, battuti sempre in vista dello striscione del traguardo dallo Zalgiris Kaunas. Bologna però vuol tenere fede all’andamento lento di inizio stagione: alla sconfitta con Monaco è seguita la vittoria col Bayern, e per mantenere il trend basterebbe sperare che alla sconfitta di Kaunas seguirà una vittoria a Belgrado.

Sulla carta, nulla di così impossibile: il Partizan rimane squadra arcigna e difficile da affrontare (specie a casa sua), con Obradovic che ha esperienza da vendere e la capacità innata di rovesciare le partite in un amen. Magari non farà della continuità la sua miglior virtù, ma a questi livelli (e con poche settimane di lavoro) è complicato riuscire ad essere al top. Contro Milano, nel ko. di due giorni fa, LeDay ha tirato la carretta con 23 punti, ma solo Lessort (più Madar) è riuscito ad andare in doppia cifra: Papatreu, Exum e Punter hanno deluso e quale migliore occasione potrebbe porsi ai lori occhi, se non quella di stare per rimediare?

 

CERCASI BELINELLI, MA LA VIRTUS DEVE CRESCERE DI SQUADRA

La sconfitta di Kaunas ha fatto vedere alla Virtus cosa significhi tenere botta fino al 40’ a queste latitudini. Un requisito necessario per riuscire a competere in tutte le gare, anche perché in Europa le sbavature (anche minime) vengono punite sistematicamente. Il back to back di 48 ore è una novità assoluta in casa Bologna: Scariolo teme che possa produrre effetti indesiderati, anche perché con lo Zalgiris le Vu nere sono state all’altezza della situazione per 30’, salvo poi lasciare qualcosa nel quarto quarto fino a vedersi rimontate.

La situazione a livello di roster sarà la stessa di due giorni fa, con i soliti Shengelia e Abass ai box: il tecnico bresciano chiederà qualcosa in più soprattutto a Belinelli (non ancora al meglio), Bako e Hackett, rimasti un po’ in ombra in Lituania, sperando che oltre a una prova difensiva importante possano arrivare punti pesanti in avanti, con Weems unico in doppia cifra nell’ultima sfida.

“Il nostro è un percorso lungo che ingloba da un lato la necessità di imparare a conoscerci, dall’altro di fare esperienza a certe latitudini. Belgrado è un campo sempre difficile, Obradovic non necessita di presentazioni, ma queste serate servono per capire come progredire. Il risultato conta, ma le partite si possono vincere o perdere per un dettaglio. La crescita, invece, non può più aspettare”.

 

(Credits: Getty Images)

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