BACK TO THE FUTURE: NOTTINGHAM FOREST-LIVERPOOL

Submitted by mattia.todisco on Fri, 10/21/2022 - 13:20
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Redazione
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Dopo il turno infrasettimanale, la Premier League torna domani con la sfida Nottingham Forest-Liverpool. Basta guardare la classifica per capire che ora le due squadre hanno ambizioni molto diverse, ma non è stato così nel 1978 quando hanno fatto un vera “Battle Of Britain”.

 

Nottingham Forest-Liverpool: Premier League Giornata 13, The City Ground, Nottingham, 22 ottobre 2022

Nel 1992 questa partita è stata la prima nella storia dell’allora nuova Premier League a essere trasmessa in diretta TV su Sky. Anche domani sarà in diretta TV, ma invece di sole due partite del weekend “Live” (una la domenica e una il lunedì sera), in questa giornata di Premier League ce ne saranno cinque; trent’anni fa il rapporto tra calcio e televisione era molto diverso. Attualmente rimane sempre in vigore la legge per cui le partite del sabato alle 16 non possono essere trasmesse in diretta per non portare gli spettatori via dagli stadi delle squadre minori, ma anche questa normativa potrebbe cambiare nel prossimo futuro.

Tornando a quello che ci aspetta in campo domani, entrambe le squadre hanno superato il turno infrasettimanale con un esito positivo. Il Forest ha pareggiato in trasferta a Brighton, dove ha parcheggiato l’autobus alla grande, facendo una partita senza un tiro in porta; ora deve cercare di migliorare i numeri in casa, dove ha vinto una sola partita, contro il West Ham. Rispetto alle altre due neopromosse, Bournemouth e Fulham, l’allenatore Steve Cooper ha deciso di fare tanti cambi alla rosa durante l’estate e, chiaramente, i giocatori hanno bisogno di tempo per sviluppare un gioco ben strutturato. I tifosi del Forest hanno capito che Cooper ha fatto un mezzo miracolo la scorsa stagione; è arrivato in panchina con la squadra ultima in classifica in seconda divisione e questo gli da un certo credito tra i supporters, che non vogliono sentir parlare di esonero. Speriamo che i proprietari mostrino la stessa fiducia, perché sembra giusto così. Dall’altro lato, il Liverpool ha vinto le ultime due partite, entrambe per 1 a 0, contro Manchester City e West Ham; sono due risultati che potevano andare diversamente, infatti il gol di Foden annullato dal VAR e il rigore sbagliato da Bowen hanno salvato i Reds. Restano comunque i sei punti di fila che hanno portato il Liverpool nella prima metà della classifica. Jurgen Klopp dovrebbe guardare la partita dalla tribuna; dovremmo sapere oggi quanto durerà la sua squalifica dopo l’espulsione rimediata contro il Manchester City domenica scorsa. Sembra probabile che vedrà una vittoria dalla sua posizione tra gli spalti; la differenza tra le due squadre è notevole, visto che parliamo di una neopromossa che sfida una delle big di Premier, ma tuttavia nel calcio tutto può succedere e i tifosi del Nottingham Forest potrebbero tirare fuori la statistica per cui la proprio squadra è imbattuta contro i Reds negli ultimi otto scontri diretti casalinghi in Premier League. OK, parliamo di partite di più di venti anni fa, ma vista la situazione, ogni cosa positiva deve essere segnalata!

 

Nottingham Forest-Liverpool: Coppa dei Campioni, Primo Turno – Andata. The City Ground Nottingham, 13 settembre 1978

La Coppa dei Campioni è stata un torneo molto diverso rispetto alla Champions League che esiste ora; c’erano trentadue squadre nel tabellone e erano previste partite di andata e ritorno con un sorteggio libero. Non c’era nemmeno una serie di partite di preliminari per farci compagnia dalla fine di giugno; in quell’anno ce ne fu uno solo tra Monaco e Steaua Bucharest. Era un torneo che rappresentava bene il suo nome. Il motivo di questa partita preliminare è stato che c’erano due squadre inglesi nel tabellone. I campioni della First Division 1977/78, il Nottingham Forest, e i campioni in carica della coppa, il Liverpool, che aveva battuto il Brugge a Wembley nella stagione precedente. Essendo un sorteggio libero, non era facile che le due squadre inglesi si incontrassero proprio al primo turno, ma è andata proprio così; una situazione molta rara nei tornei europei di allora, in confronto a quanto accade ora quando i sorteggi liberi arrivano dopo gli ottavi e può capitare abbastanza spesso. C’era una delusione generale dopo questo sorteggio, infatti il sentimento verso le Coppe europee era molto diverso all’epoca; generalmente il pubblico inglese tifava con orgoglio le squadre d’oltremanica in Europa, quasi come fosse in campo la Nazionale. Forse questo tifo non si estendeva ai rivali, ma sicuramente la maggioranza dei tifosi voleva che la rappresentanza inglese andasse avanti il più possibile. Mio padre racconta come tifasse per il Manchester United nella Coppa dei Campioni del 1968 a Wembley, dopo aver ottenuto un biglietto per la finale; questo è un chiaro esempio di quanto detto perché quando il nostro Southampton affronta i Red Devils è un avversario odiato. Anche i tifosi di Forest e Liverpool erano rimasti delusi per la mancanza di una trasferta oltremanica, infatti due ore di macchina da Liverpool a Nottingham non erano per niente la stessa cosa!

Ma chi sarebbe stata la squadra inglese a superare il turno ? Probabilmente il Liverpool era considerato favorito, viste le vittorie di Coppa dei Campioni nel 1977 e nel 1978 e avendo molta più esperienza del Forest in queste partite di andata e ritorno. Infatti, il Nottingham Forest non aveva alcuna esperienza, essendo questo l’esordio nelle Coppe europee, se non contiamo la Coppa Anglo-Scozzese, vinta nel 1977 battendo in finale proprio una squadra inglese, il Leyton Orient! Questo trofeo minore è stato un punto di partenza per il Forest, che militava allora nella seconda divisione. Pochi mesi dopo è stato promosso in prima divisione, vincendo il titolo immediatamente. Ma nonostante la mancanza di partite in Europa, psicologicamente il Forest aveva un vantaggio sui Reds in quanto, non solo li aveva sconfitti in campionato, ma li aveva battuti nella finale della Coppa di Lega, dopo che a un pareggio a Wembley aveva fatto seguito una vittoria del Forest ad Old Trafford.

Ovviamente The City Ground era pieno per questa partita, con più di 38,000 spettatori. Un biglietto sulla gradinata costava due sterline, ora non si trova nemmeno un hamburger a questo prezzo! Essendo settembre faceva ancora caldo (relativamente visto che parliamo di Inghilterra) e la partita è iniziata a un ritmo abbastanza blando in quanto nessuno voleva commettere il primo errore. Il gol di apertura è arrivato per la squadra di casa, con un classico gol alla Brian Clough, passando da difesa a attacco in pochi secondi; assist di Tony Woodcock e gol di Garry Birtles. Per il resto della partita sembrava che il risultato soddisfacesse entrambe squadre; il Liverpool aveva segnato in ogni partita della stagione ma qui non aveva fatto alcun tiro in porta fino al settantesimo minuto. La svolta è arrivata all’87° minuto con Graeme Souness, una roccia nel centrocampo dei Reds, che, andando in attacco, ha lasciato la sua squadra scoperta sulla fascia sinistra. Woodcock ha fatto, così, il suo secondo assist della partita per il gol di Colin Barrett e una partita di ritorno abbordabile ad Anfield è diventata una sfida molto più difficile, con ben due gol da recuperare. Il ritorno due settimane dopo è terminato zero a zero e quel secondo gol di Barrett è stata veramente un’assicurazione in più. Così il sogno del Liverpool di un Hat Trick di Coppa dei Campioni in fila è svanito, ma il trofeo è rimasto comunque in questo lato della Manica. Il Nottingham Forest ha vinto, infatti, la finale contro il Malmo e il dominio inglese è andato avanti per altri tre stagioni: Forest di nuovo nel 1980, Liverpool nel 1981 e Aston Villa nel 1982.

 

Adam Grapes

 

(Credits: Getty Images)

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