Tanta, tantissima Italia in questa Polonia, che tenterà il passaggio del turno che al Mondiale manca da molto tempo, precisamente da Messico 1986. Era la Polonia di Boniek e Smolarek, all'ultimo ciclo importante della storia di Varsavia, al quale poi è seguito un decennio di assenza dalla scena internazionale. Questa nazionale è reduce da un 2022 piuttosto travagliato, con solamente tre vittorie in otto partite. Tanti cambi di modulo hanno influenzato il rendimento della squadra durante la Nations League, chiusa comunque al terzo posto nel girone comprendente anche Olanda e Belgio. Il passaggio del primo turno è un obbiettivo alla portata della truppa polacca, considerando soprattuto la presenza di diversi giocatori di spessore internazionale.
LA ROSA
Impossibile non partire dall'attacco. Robert Lewandowski è sicuramente nella top 3 dei centravanti del mondo. Un giocatore capace di ribaltare ogni partita, che non ha bisogno di presentazioni. Accanto a lui due conoscenze della Serie A, e ne vedremo parecchie più avanti, chiamate Milik e Piatek. A centrocampo la stella è Zielinski, recentemente inserito nella top 10 al terzo posto dei migliori trequartisti del mondo attualmente dalla rivista specializzata "four-four-two". Il pupillo di Spalletti fa da raccordo tra gli attaccanti e la linda mediana, formata quasi sempre da Zurkowski (ex Empoli, ora alla Fiorentina) e Linetty, centrale del Torino. Anche il reparto difensivo è ricco di calciatori che militano nel campionato italiano. Da Kiwior, difensore dello Spezia che ha incantato anche Lewa, a Bereszynski, terzino della Samp. Completano la retroguardia capitan Glik, che i più si ricorderanno con la maglia del Torino, e Bednarek, difensore dell'Aston Villa. A difendere i pali invece, ci penserà Szczesny, con Dragowski e Skorpuski come vice.
CURIOSITA'
Perché tanti calciatori polacchi in Serie A? E' una domanda che sorge spontanea. In realtà il movimento calcistico polacco ha subito un profondo miglioramento nell'ultimo periodo, in particolare dal 2004, anno dell'ingresso nell'Unione Europea che ha facilitato l'approdo dei giocatori nei campionati europei più importanti. Negli ultimi anni poi, la prima divisione polacca sta rappresentando un bacino per il mercato delle squadre di media-bassa classifica interessante, in quanto ancora non setacciato dai rivali di altre nazioni. I prezzi dei calciatori così rimangono bassi, permettendo investimenti e scommesse su profili giovani e talentuosi minimizzando il rischio di perdita.
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