Come ogni edizione del Mondiale, la nazionale messicana parte come possibile outsider grazie ad una rosa sempre piena di talento ed esperienza. Anche quest'anno le premesse sembrano buone, con la formazione allenata dal Tata Martino, ex tecnico di Argentina e Barcellona, che può vantare diversi giocatori pronti, insieme ad un girone che sembra agevole sulla carta tralasciando l'incubo rappresentato dall'Albiceleste di Messi. La qualificazione, infatti, considerando l'Argentina al primo posto, se la giocheranno Messico e Polonia. I messicani poi, superano la fase a gironi da sette edizioni consecutive, fermandosi però sempre agli ottavi.
LA ROSA
Il veterano Ochoa fra i pali ha sempre il posto assicurato. Il trentasettenne di proprietà del Club America è l'anima della squadra. In difesa spiccano per talento Arteaga e Alvarez, due terzini entrambi ventiquattrenni di grande spinta offensiva. In mezzo al campo Alvarez è inamovibile. Il mediano dell'Ajax è molto apprezzato per l'unione di tecnica e intelligenza calcistica, caratteristiche che l'hanno reso un pilastro sia nel club che nella nazionale. Nel centrocampo a tre, accanto ad Alvarez, si alternano la gioventù di Erick Sanchez con l'esperienza di Herrera e Guardado, due giocatori che non hanno bisogno di presentazioni. Davanti, un posto nel tridente è sempre di Hirving Lozano, ala del Napoli e stella del Messico, mentre sulla fascia opposta è solito giocare Tecatito, esterno del Siviglia, con Vega e Lainez alternative giovani e di talento. La punta centrale è Raul Jimenez, attaccante del Wolverhampton che, però, è fuori da un mese per problemi all'anca. Probabile quindi l'impiego di Santiago Gimenez, punta ventunenne con passaporto italiano del Feyenoord: tre gol in quattro presenze in Eredivisie.
CURIOSITA'
Come anticipato in apertura, il Messico sta vivendo una maledizione chiamata ottavi. Sono sette le edizioni consecutive nelle quali La Verde passa i gironi venendo eliminata poi agli ottavi. La prima è datata 1994, Mondiali americani. La nazionale nella prima fase rischia persino di buttar fuori l'Italia di Sacchi e Baggio, passa i gironi agilmente, ma perde ai rigori con la Bulgaria nella fase successiva. In Francia, nel 98, è la Germania la giustiziera, mentre nel 2002 vince addirittura il girone, sempre con l'Italia presente. Saranno gli Usa ad eliminare La Verde. Nel 2006 ci pensa l'Argentina a interrompere il sogno messicano agli ottavi, mentre in Sudafrica 2010, dopo aver eliminato la Francia nel girone, è sempre l'Albiceleste la colpevole. Quattro anni più tardi toccherà all'Olanda proseguire la maledizione ottavi, questa volta in modo ancor più doloroso: Messico avanti fino all 88', poi Sneijder e il rigore di Huntelaar ribaltano il match nel recupero. In Russia invece, dopo aver battuto all'esordio la Germania campione in carica passando girone, il Messico si trova di fronte il Brasile. Secco 2-0 dei Verdeoro e i messicani ancora una volta a casa. Agli ottavi.
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