BACK TO THE FUTURE: CRYSTAL PALACE - SOUTHAMPTON

Submitted by federico.tireni on Fri, 10/28/2022 - 16:37
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Adam Grapes
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No

Guardando le partite di questo weekend finalmente posso scrivere della mia squadra, il Southampton. Prometto di essere obiettivo, nella seconda parte dell’articolo si è trattato solo di raccontare i fatti, visto che parliamo di un evento storico ormai difficilmente ripetibile in questi anni! Ma procediamo con ordine:

 

Crystal Palace - Southampton: Premier League Giornata 14, Selhurst Park, Londra. 29 ottobre 2022

In Premier League stiamo assistendo a un campionato diviso in tre aree in cui è difficile spostarsi da una categoria all’altra. Abbiamo infatti i concorrenti per il Titolo, quelli che lottano per la Champions League (con una possibile new Entry con il Newcastle) e gli altri che, invece, hanno come prima priorità la salvezza e poi, magari con un po’ di fortuna, ottenere pure un posizionamento nella zona europea della classifica. Crystal Palace e Southampton sono due delle squadre in questa categoria, in competizione per arrivare nella prima metà della classifica (o, come si diceva qualche anno fa, arrivare nella prima pagina della classifica su Televideo – in Inghilterra la classifica era sempre su due pagine). Il Crystal Palace è stata una squadra tosta in casa in questa stagione, Selhurst Park genera sempre un’ottima atmosfera, e fino ad ora ha perso solo contro il Chelsea. D’altra parte, i Saints sono una squadra in miglioramento, imbattuti in tre partite anche se i tifosi non sono molto d’accordo con le tattiche messe in opera dall’allenatore Ralph Hasenhüttl. Una sostituzione nella partita contro il Bournemouth la scorsa settimana ha provocato i cori di “You don’t know what you’re doing” (Non sai che cosa stai facendo) e “You’re getting sacked in the morning” (Sarai licenziato domattina). Forse è un allenatore un po’ troppo difensivo che diffilmente lancerà la squadra alla caccia del raddoppio dopo essere andata in vantaggio, ma nel caso andasse via, non è affatto detto che un eventuale sostituto possa fare di meglio. Eppure, Selhurst Park è stato uno stadio abbastanza fortunato per il Southampton con tre vittorie negli ultimi cinque incontri giocati. Lato infortuni il Palace è messo meglio dei Saints, che è ancora un po’ troppo corto in difesa, ma nonostante questo, la scorsa settimana ha fatto una bella resistenza contro la capolista Arsenal. Occhio, poi, alla rivalità in campo tra Wilfried Zaha e James Ward Prowse. Questa lite in stile “bambini a scuola” è iniziata nel 2019 quando Zaha è stato espulso dopo uno scontro con Ward Prowse, proseguendo quindi nelle partite successive con vari flashpoint. Entrambi parlano di un rispetto reciproco che però viene mostrato in modo piuttosto alternativo! Meglio che il centrocampista del Southampton si concentri sulla sua di partita perché finora non ha brillato moltissimo e un possibile replay del gran gol che ha segnato in Crystal Palace - Southampton della scorsa stagione sarebbe più che gradito.

 

Crystal Palace - Southampton: Semifinale FA Cup, Stamford Bridge, Londra. 3 aprile 1976

Adesso le due squadre militano in Premier League, ma non era così 46 anni fa. Il Crystal Palace giocava nella terza divisione e il Southampton nella seconda. Si trovarono però l’una di fronte all’altra in semifinale di FA Cup e un sorteggio ne aveva deciso il campo, quello di Stamford Bridge, la casa del Chelsea. L’altra semifinale vedeva opporsi due squadre di Prima Divisione, Manchester United e Derby County e l’allenatore dei Red Devils, Tommy Docherty aveva precisato in proposito: “Questa sarà la prima volta che la finale di FA Cup viene giocata a Hillsborough (lo stadio scelto per la sua partita), l’altra semifinale è una barzelletta”. All’epoca Stamford Bridge era un posto molto diverso da quello che vediamo ora. La tribuna nei pressi del tunnel esisteva già, ricostruita pure nel 1976 (portando il Chelsea quasi alla bancarotta) ma dietro la porta c’erano due curve lontane dal campo, simili a quelle dello Stadio Olimpico di Roma. L’impianto era nato per l’atletica leggera e così è stato uno dei pochi in Inghilterra dotati di pista. Sopra la gradinata nord c’era una tribuna stranissima. L’idea era di coprire tutta la curva, ma i lavori furono sospesi all’inizio della Seconda Guerra Mondiale e l’opera è rimasta incompiuta fino a quando non è stata abbattuta definitivamente alla fine degli anni ’70.

L’altra curva, nominata “The Shed” (La Casina), per via del piccolo tetto che copriva un pezzo della gradinata è stata la zona preferita dei tifosi più canterini del Chelsea. Quando si è trattato di giocare Crystal Palace - Southampton, i giocatori del Crystal Palace hanno richiesto lo spogliatoio degli ospiti, perché nel quinto turno avevano battuto proprio il Chelsea a Stamford Bridge e volevano lo stesso spogliatoio di prima. Lawrie McMenemy, l’allenatore del Southampton, aveva invece una sola richiesta, la Curva Shed per i tifosi del Southampton. Voleva quella zona perché essendo l’unica curva con un tetto, sarebbe stata più rumorosa e avrebbe amplificato il tifo quasi come fosse una partita casalinga. Entrambe le squadre avrebbero potuto indossare la loro prima maglia, così metà dello stadio era in rossoblù Palace e l’altra in biancorosso Southampton. In più, tanti tifosi del Palace indossavano un fedora, un tipo di capello messo dall’allenatore Malcolm Allisson. Ha preso il vizio di alzare il capello verso i tifosi ogni volta che il Crystal Palace segnava, un gesto non apprezzato però dai tifosi avversari. Un gesto invece molto apprezzato dai calciatori è stato invitare una modella ad entrare nella vasca dei giocatori dopo l’allenamento, anche se molti di quelli sposati si sono nascosti sotto l’acqua al momento della foto per un giornale. Di certo si è trattato di un modo po’ bizzarro per mettere in evidenza il nome del Crystal Palace!

Sulla carta, era comunque prevista una partita equilibrata, e così è stata nei primi minuti. Il Southampton ha adottato una tattica bene in linea con un’epoca in cui gli arbitri erano molto più generosi da un punto di vista disciplinare. Ovvero fare subito del male al migliore giocatore avversario. In questo caso il malcapitato era Peter Taylor, una giovane ala tra i pochi giocatori fuori dalla prime due divisioni che è stato anche convocato per la nazionale. Ha segnato due gol nella partita degli ottavi contro il Chelsea ma dopo una serie di falli subiti all’inizio del match non è mai riuscito ad entrare in partita. Fortunatamente il Crystal Palace non ha tentato la stessa tattica contro Mick Channon, la stella dei Saints, ma anche lui non ha avuto vita facile come in campionato. Il gol di apertura è arrivato dal piede di Paul Gilchrist, un centrocampista che non era un titolare abituale per via di una serie di infortuni. Ma quel giorno è stato il suo momento di gloria, segnando con un tiro da 25 metri la prima reta della partita nel secondo tempo. Il raddoppio è arrivato, poi, a pochi minuti dalla fine grazie a un rigore dopo un fallo su Channon. Il rigorista era David Peach, nuovamente nominato dopo che altri avevano fallito dal dischetto nelle partite precedenti. Lui era un rigorista discreto per la sua prima squadra, Gillingham, ma non ne aveva mai tirato uno per il Southampton nei due anni che ha giocato per la squadra. Fortunatamente ha esordito con un gol, portando i biancorossi in finale! Qualche anno dopo, Peach è entrato nel Guinness dei Primati per essere stato il primo giocatore ad aver giocato in ognuno dei 92 stadi professionisti d’Inghilterra.

L’avversario in finale sarebbe stato in ultimo il Manchester United che aveva battuto il Derby County 2 a 0 nella semifinale, o nella finale secondo quanto detto da Tommy Docherty. Così forse non gli è dispiaciuto poi tanto aver perso a Wembley quel 1° maggio contro il Southampton, visto che per lui avevano già disputato la finale contro il Derby!

 

Adam Grapes

(Credits: Getty Images)

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