La favorita per la vittoria finale insieme al Brasile. La Francia campione in carica, punta al bis quattro anni dopo il successo contro la Croazia in terra russa. La nazionale transalpina però, è reduce da un 2022 pessimo in termini di risultati. Nel gruppo 1 di Nations League è arrivata appena una vittoria in sei partite, rischiando seriamente di retrocedere nella lega b come successo all'Inghilterra. Ironia della sorte, anche in Qatar ci sarà lo scontro con la Danimarca nella fase a gironi, dopo quelli in Nations League di quest'anno, nei quali i danesi hanno sempre vinto. Un accoppiamento però, che porta bene alla Francia. Nei tre precedenti in cui le due formazioni si sono affrontate ai gironi di un Mondiale, in due casi la Francia ha poi vinto la competizione (1998 e 2018). Un legame fra le due che va oltre al campo, come vedremo nella seconda parte dell'articolo.
LA ROSA
Tanti, tantissimi campioni in rosa per i Blues, ma anche diversi infortuni scomodi che potrebbero privare alcuni pilastri dell'undici titolare della migliore condizione. Da Maignan, al Pallone d'Oro Benzema, passando da Varane, Lucas Hernandez, Pogba e Kantè. Tutti alle prese con noie muscolari a meno di un mese dall'inizio del Mondiale. La profondità della rosa però, è alta. Fra i pali ci sono Lloris e Areola, in difesa Kimpembe e Koundé, mentre davanti il solito Mbappé. In mezzo al campo però, le alternative sono di grande talento e prospettiva, ma inevitabilmente con meno esperienza internazionale rispetto a Pogba e Kantè. Parliamo di Tchouameni e Camavinga, entrambi appena ventenni ed in forza al Real Madrid. Sull'esterno invece, c'è abbondanza, con Coman, Diaby e Dembélé. In particolare gli ultimi due stanno vivendo un inizio di stagione incredibile. Diaby è il faro di un Leverkusen in difficoltà, mentre il secondo sembra essere rinato sotto la guida di Xavi. Un nome ancora troppo sottovalutato che potrebbe fare molto bene è Nkunku. Trequartista, seconda punta, esterno ma anche mezzala. Segna, fa segnare, ottimi tempi d'inserimento e soprattutto una fame agonistica che è rara da trovare in giocatori con quella qualità.
CURIOSITA'
Come anticipavamo all'inizio, il rapporto tra Danimarca e Francia non si limita agli scontri, frequenti, sul rettangolo verde. Le due nazioni infatti, sono unite nella lotta al Mondiale in Qatar dopo le critiche circa la condizione di lavoro dei molti operai che hanno costruito gli stadi della competizione. Il quotidiano britannico "The Guardian" infatti, ha stimato circa 6500 decessi di lavoratori dall'inizio dei lavori. In Francia, molte città hanno messo in atto un boicottaggio della competizione: niente maxischermi, né fan zone per seguire i Blues al Mondiale. Un divieto in vigore a Parigi, Marsiglia, Lille, ma anche Reims e Brodeaux. I danesi invece, hanno scelto di indossare una divisa totalmente nera in segno di lutto, "Non vogliamo essere visibili nel corso di un torneo che è costato la vita a migliaia di persone", dichiara il fornitore delle maglie della Nazionale. Mentre la federazione ha comunicato che per non contribuire ai profitti del Qatar, i giocatori non saranno accompagnati dalle rispettive famiglie.
Francia e Danimarca, spesso avversarie in campo, ma unite nelle battaglie fuori.
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