Se qualcuno pensava che la Croazia fosse in declino, probabilmente la qualificazione alle semifinali di Nations League lo avrà fatto ricredere. La vicecampione del mondo è stata la grande rivelazione in Russia e non è escluso che si ripeta in Qatar, anche se le sue stelle sono invecchiate e alcune non ci sono più perché hanno smesso di giocare, come Mario Mandzukic, o non saranno convocate, come Ante Rebic. Ma l'anima di un gruppo che nei grandi eventi spesso tira fuori il meglio resta, così come la qualità dalla cintola in su, a partire da Luka Modric. Il girone con Belgio, Canada e Marocco promette scintille perché una vera squadra materasso non c'è e tutte possono dire la propria, per quanto le due europee siano ovviamente le favorite.
LA ROSA
Modric è il re e su questo non si discute. Un centrocampo con lui ,Brozovic e Kovacic non ce l'hanno in tanti al mondo, due ali come Vlasic e Perisic, ma all'occorrenza anche Orsic o Brekalo, sanno come far male alle difese avversarie, la punta titolare è Kramaric, che non sarà un fuoriclasse e ha 31 anni, ma può esaltarsi nel contesto, senza dimenticare che alle sue spalle ci sono due vecchie conoscenze del calcio italiano, come Budimir e Livaja. Se vogliamo trovare un difetto alla Croazia è in difesa, non tanto centralmente, con Lovren, Vida e un Gvardiol in crescita, ma sulle fasce, con Stanisic che al Bayern trova poco spazio e Barisic che può andare in difficoltà contro i migliori al mondo. In porta c'è Livakovic e anche qui si trova di meglio.
LA CURIOSITA'
Zlatko Dalic è il timoniere di un gruppo che può recitare la propria parte anche contro le grandi nazionali. Ha dato alla squadra un'identità chiara che nel 2018 è emersa in modo sorprendente, fino alla finale persa con la Francia, e che è tornata a splendere in Nations League, ma tutto sommato anche agli Europei, con la rimonta da 3-1 a 3-3 nei minuti finali degli ottavi contro la Spagna, salvo arrendersi ai supplementari. Del resto lo ha dimostrato anche l'Italia: al di là del talento, che comunque non manca, conta lo spirito e questa Croazia, allenata dallo stesso c.t. da cinque anni, ne ha da vendere.
(Credits: Getty Images)