In un girone particolarmente equilibrato, il Marocco potrebbe essere la sorpresa. Belgio e Croazia sono più attrezzate sulla carta, ma i nordafricani hanno tanti giocatori di talento e con esperienza internazionale comprovata. Una formazione tatticamente ben messa in campo, che schiera indifferentemente la difesa a tre o a quattro a seconda dell'avversario. Nel 2022, ha perso solamente contro gli Stati Uniti a giugno durante un'amichevole, vincendo o pareggiando le altre dodici gare. In Coppa d'Africa, il Marocco è uscito ai quarti contro l'Egitto futuro finalista, ma solamente ai supplementari, dopo novanta minuti nei quali ha tenuto il pallino del gioco per gran parte del tempo.
LA ROSA
Tra i pali, è certo di un posto da titolare il portiere del Siviglia Bono, fra i migliori della Liga spagnola. Mazraoui e l'ex Inter Hakimi si spartiscono le due fasce, mentre in mezzo è dove il Marocco mostra le lacune più evidenti, con il solo Saiss d'esperienza. In mezzo al campo, si possono contare profili eterogenei, che rendono il reparto molto interessante. Il mediano della Fiorentina Amrabat è la diga, l'uomo che protegge la difesa; accanto a lui tanta, tantissima qualità che arriva dai piedi educati del veterano Belhanda e dall'ex Ajax Ziyech. Anche il trequartista della Sampdoria, Sabiri, è stato spesso utilizzato come mezzala. Davanti il tridente è formato da Harit, fantasista del Marsiglia di Tudor, Boufal e En-Nesyri, bomber del Siviglia molto forte sui palloni aerei. Le alternative sono Munir, ex Barcellona, e Cheddira, centravanti del Bari che ben si sta disimpegnando in Serie B. La scommessa potrebbe essere l'ala dell'Osasuna Ez Abde, in prestito sempre dai catalani. Rapido e vivace, ha già collezionato tre assist in otto presenze.
CURIOSITA'
La crescita graduale del calcio africano deve molto, moltissimo al Marocco. I Leoni dell'Atlante hanno lanciato la svolta al Mondiale di Messico '86, quando da sfavoriti, vinsero il girone comprendente formazioni di grande prestigio, come Inghilterra, Polonia e Portogallo. Fu la prima volta in cui una nazione africana superò la prima fase di un Campionato del Mondo, facendo accrescere agli occhi delle altre nazioni il rispetto per il calcio africano. Il primo post nel girone fu un successo incredibile, tanto che al rientro dei calciatori in Marocco, ci furono oltre cento mila tifosi ad accogliere la selezione festanti. Era il Marocco di Timaoumi, il "Platini africano", che cedette ad una punizione al novantesimo di Lothar Matthaus agli ottavi, contro la Germania Ovest. Ad oggi, rimane il miglior successo del Marocco ai Mondiali.
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