LA FORMULA 1 IN BRASILE. QUALCUNO FERMERÀ VERSTAPPEN?

Submitted by federico.tireni on Fri, 11/11/2022 - 12:18
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Redazione
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Dopo il GP del Messico, la Formula 1 fa tappa in Brasile per la penultima gara stagionale. Il GP del Brasile è entrato nel campionato nel 1973. Il Gran Premio carioca è stato sempre presente nel calendario, con l’eccezione del 2020 a causa della pandemia. Le prime due edizioni furono vinte da Emerson Fittipaldi, pilota di casa. La terza, invece, da Carlos Pace, a cui tutt’ora è intitolato il circuito. Il tracciato di Interlagos ha ospitato la Formula 1 sin dalla prima edizione del GP del Brasile, ad eccezione del 1978 e dal 1981 al 1989, quando il GP fu disputato sul circuito di Jacarepaguà. La versione originale del tracciato aveva una lunghezza di circa 8 km, ma dal 1990, si è deciso di utilizzare la versione attuale di 4.3 km per motivi di sicurezza. Nella giornata di domenica, i piloti e le vetture saranno chiamati a percorrere questa distanza per 71 volte, completando una distanza totale di gara di 305.909 km. Il tracciato presenta 15 curve, di cui 10 a sinistra e 5 a destra. Caratteristica di questo circuito è il senso di percorrenza, infatti, questo è uno dei pochi circuiti che viene percorso in senso antiorario. Le zone DRS presenti sul circuito sono due, la prima è sul rettilineo del traguardo mentre la seconda tra curva 3 e 4. Tra i piloti più vincenti troviamo Alain Prost, con 6 successi, seguito da Michael Schumacher con 4 primi posti. Dietro di loro ci sono Sebastian Vettell, Lewis Hamilton e Carlos Reutemann con 3. A quota 2 vittorie troviamo diversi piloti, tra cui Nico Rosberg, Ayrton Senna, Felipe Massa, Fittipaldi e Nelson Piquet.

 

Questo weekend di Formula 1, che includerà al suo interno la Sprint Race del sabato, sarà una delle due ultime occasioni per Ferrari e Mercedes di chiudere l’anno con una vittoria, tentando quantomeno di arginare l’implacabile dominio Verstappen-Red Bull. L’olandese e il team di Milton Keynes stanno scrivendo la storia di questo sport; nel 2022, infatti, Max ha ottenuto la somma record di 14 successi, andando a ritoccare il primato di 13 detenuto sinora da Michael Schumacher e Sebastian Vettel. Il Campione del Mondo in carica non sembra, però, volersi fermare e la vittoria in Messico lo lancia come favorito anche per l’appuntamento verdeoro, dove potrà ancora una volta essere forte della supremazia di una RB18 che è stata per chiunque irraggiungibile in questa ultima fase di stagione. SuperMax ha già ottenuto a Interlagos 3 podi e una vittoria (targata 2019); tutto lascia pensare ad un ulteriore arricchimento del bottino.

Toccherà a Ferrari ed a Mercedes provare a rovinare la festa di Max Verstappen. Gli alfieri della Rossa e delle Frecce d’Argento proveranno senza dubbio a sfruttare ogni tentennamento dell’olandese e della Red Bull per portare a casa una vittoria in questo finale di stagione.

Charles Leclerc e Carlos Sainz si aspettano una F1-75 ben diversa da quella vista in Messico, dove i due piloti Ferrari hanno ottenuto un misero quinto e sesto posto. Lewis Hamilton (fresco di cittadinanza onoraria del Brasile) e George Russell vorranno compiere quello step finale nel settaggio della W13 per potersi avvicinare alle prestazioni del binomio Verstappen-RB18. È da riconoscere, infine, come gli ultimi passi avanti compiuti dalla casa di Stoccarda in questa fase conclusiva stiano avvicinando pericolosamente le prestazioni della W13 alla monoposto rossa, ormai arenata nello sviluppo 2022, in vista di un’ottimale preparazione al 2023. Nel frattempo, però, alla squadra, ai piloti ed ai tifosi di Maranello un’iniezione di entusiasmo non risulterebbe assolutamente nociva. Certo è che i tre ori ottenuti qui dal Re Nero, di contro all’unico podio della coppia Ferrari conseguito da Carlos Sainz quando era ancora alla guida della McLaren, lascerebbero pendere l’ago della bilancia verso l’inglese.

Nella casa di Ayrton Senna, capace alla guida di una verticale ascensione verso la perfezione, attendiamo lo stesso fiduciosi un ultimo slancio gioioso marchiato Ferrari. Una gioia che, ad ogni modo, resta mista a quel senso di amarezza verso una stagione che forse si sarebbe potuta indirizzare diversamente.

 

(Credits: Getty Images)Dopo il GP del Messico, la Formula 1 fa tappa in Brasile per la penultima gara stagionale. Il GP del Brasile è entrato nel campionato nel 1973. Il Gran Premio carioca è stato sempre presente nel calendario, con l’eccezione del 2020 a causa della pandemia. Le prime due edizioni furono vinte da Emerson Fittipaldi, pilota di casa. La terza, invece, da Carlos Pace, a cui tutt’ora è intitolato il circuito. Il tracciato di Interlagos ha ospitato la Formula 1 sin dalla prima edizione del GP del Brasile, ad eccezione del 1978 e dal 1981 al 1989, quando il GP fu disputato sul circuito di Jacarepaguà. La versione originale del tracciato aveva una lunghezza di circa 8 km, ma dal 1990, si è deciso di utilizzare la versione attuale di 4.3 km per motivi di sicurezza. Nella giornata di domenica, i piloti e le vetture saranno chiamati a percorrere questa distanza per 71 volte, completando una distanza totale di gara di 305.909 km. Il tracciato presenta 15 curve, di cui 10 a sinistra e 5 a destra. Caratteristica di questo circuito è il senso di percorrenza, infatti, questo è uno dei pochi circuiti che viene percorso in senso antiorario. Le zone DRS presenti sul circuito sono due, la prima è sul rettilineo del traguardo mentre la seconda tra curva 3 e 4. Tra i piloti più vincenti troviamo Alain Prost, con 6 successi, seguito da Michael Schumacher con 4 primi posti. Dietro di loro ci sono Sebastian Vettell, Lewis Hamilton e Carlos Reutemann con 3. A quota 2 vittorie troviamo diversi piloti, tra cui Nico Rosberg, Ayrton Senna, Felipe Massa, Fittipaldi e Nelson Piquet.

 

Questo weekend di Formula 1, che includerà al suo interno la Sprint Race del sabato, sarà una delle due ultime occasioni per Ferrari e Mercedes di chiudere l’anno con una vittoria, tentando quantomeno di arginare l’implacabile dominio Verstappen-Red Bull. L’olandese e il team di Milton Keynes stanno scrivendo la storia di questo sport; nel 2022, infatti, Max ha ottenuto la somma record di 14 successi, andando a ritoccare il primato di 13 detenuto sinora da Michael Schumacher e Sebastian Vettel. Il Campione del Mondo in carica non sembra, però, volersi fermare e la vittoria in Messico lo lancia come favorito anche per l’appuntamento verdeoro, dove potrà ancora una volta essere forte della supremazia di una RB18 che è stata per chiunque irraggiungibile in questa ultima fase di stagione. SuperMax ha già ottenuto a Interlagos 3 podi e una vittoria (targata 2019); tutto lascia pensare ad un ulteriore arricchimento del bottino.

Toccherà a Ferrari ed a Mercedes provare a rovinare la festa di Max Verstappen. Gli alfieri della Rossa e delle Frecce d’Argento proveranno senza dubbio a sfruttare ogni tentennamento dell’olandese e della Red Bull per portare a casa una vittoria in questo finale di stagione.

Charles Leclerc e Carlos Sainz si aspettano una F1-75 ben diversa da quella vista in Messico, dove i due piloti Ferrari hanno ottenuto un misero quinto e sesto posto. Lewis Hamilton (fresco di cittadinanza onoraria del Brasile) e George Russell vorranno compiere quello step finale nel settaggio della W13 per potersi avvicinare alle prestazioni del binomio Verstappen-RB18. È da riconoscere, infine, come gli ultimi passi avanti compiuti dalla casa di Stoccarda in questa fase conclusiva stiano avvicinando pericolosamente le prestazioni della W13 alla monoposto rossa, ormai arenata nello sviluppo 2022, in vista di un’ottimale preparazione al 2023. Nel frattempo, però, alla squadra, ai piloti ed ai tifosi di Maranello un’iniezione di entusiasmo non risulterebbe assolutamente nociva. Certo è che i tre ori ottenuti qui dal Re Nero, di contro all’unico podio della coppia Ferrari conseguito da Carlos Sainz quando era ancora alla guida della McLaren, lascerebbero pendere l’ago della bilancia verso l’inglese.

Nella casa di Ayrton Senna, capace alla guida di una verticale ascensione verso la perfezione, attendiamo lo stesso fiduciosi un ultimo slancio gioioso marchiato Ferrari. Una gioia che, ad ogni modo, resta mista a quel senso di amarezza verso una stagione che forse si sarebbe potuta indirizzare diversamente.

 

(Credits: Getty Images)

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