FRANCIA-CROAZIA, VENDETTA CROATA O DOMINIO BLEUS?

Submitted by greta.torri on Thu, 09/10/2020 - 15:08
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In una ripetizione della finale della Coppa del Mondo 2018 giocata a Mosca, la Francia ospita la Croazia dopo aver perso solo una delle ultime 11 partite ufficiali (9 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta). All’epoca i transalpini di Didier Deschamps sconfissero la rivelazione slava con un epocale 4-2, risultato che le regalò il suo secondo titolo in un campionato del mondo.

 

IL VIZIO DEL GOL NEI PRIMI 45 MINUTI


Ci aspettiamo un inizio arrembante dei francesi, soprattutto perché in sette delle ultime nove vittorie i Bleus sono passati in vantaggio già alla fine del 1° tempo. Anche nella vittoria per 1-0 nel match contro la Svezia i francesi hanno portato avanti questa tendenza grazie al gol di Mbappé, assente di lusso a causa della positività al Covid insieme con Pogba, Aouar e Ndombele. Una bella gatta da pelare per Didier Deschamps.

Nelle ultime quattro partite della Nations League, la Francia ha sempre chiuso il primo tempo almeno con un gol, e in cinque delle ultime sei partite casalinghe la rete di apertura è stata sempre siglata nei primi 20 minuti di gioco. A fare la differenza potrebbe essere la caratura tecnica della selezione francese che nonostante le pesanti assenze può avvalersi dei numerosi talenti a sua disposizione: Rabiot, Kantè, Giroud, Martial, Ben Yedder, ecc.

 

QUASI 3 GOL A PARTITA PER LA CROAZIA


La Croazia arrivava da sei partite ufficiali consecutive senza sconfitte (4 vittorie, 2 pareggi), prima di perdere 4-1 contro il Portogallo. Un dato curioso a proposito dei croati è la media di 2 gol dal 70° minuto in poi nelle ultime 4 partite della Nations League, escluso un pareggio a reti bianche. Inoltre, nelle ultime dieci partite la nazionale slava ha registrato una media di 2,9 gol a partita.

Tuttavia, la squadra guidata dal c.t. Dalic ha vinto solo una delle otto trasferte dopo la sconfitta nella finale di Coppa del Mondo (1 vittoria, 3 pareggi, 4 sconfitte), ma sei di questi match hanno visto entrambe le squadre riuscire a segnare. Certo, se arrivasse una vittoria per i croati potremmo aspettarci un clean sheets dato che la Croazia non ha subito gol nelle ultime sette vittorie in trasferta.

Ma se i croati non hanno i favori del pronostico è anche a causa della brutta prestazione contro il Portogallo. Dalic in patria ha ricevuto qualche critica per aver fatto partire dalla panchina Perisic e Brozovic, in un match in cui è stata palese la superiorità dell’avversario. Senza due assi come Modric e Rakitic, l’allenatore dovrà per forza cambiare qualcosa per evitare di rivivere l’incubo di Mosca. Tra l’altro la Francia è la bestia nera dei croati, che non hanno mai vinto nei sei precedenti.

 

CHI TIMBRERÀ IL TABELLINO?


Spesso queste partite vengono sbloccate da chi meno te lo aspetti, ma se incrociamo i dati non possiamo fare a meno di sottolineare la prolificità di un centravanti a volte sottovalutato come Olivier Giroud.
L’attaccante del Chelsea con la maglia della sua Nazionale ha segnato 5 gol nelle ultime 7 partite casalinghe, con 4 di queste reti arrivate dopo l’ora di gioco. Contro l’incerta difesa della Croazia potrebbe tranquillamente ripetersi. Antoine Griezmann è uno degli inamovibili dallo scacchiere tattico di Deschamps…e a ben vedere! Per lui finora in Nazionale 30 reti, ma se diamo un’occhiata alle ultime 8 partite con i Bleus notiamo come l’attaccante blaugrana sia stato decisivo nell’ultimo passaggio con 7 assist.

Per la Croazia invece puntiamo su Bruno Petkovic, punta della Dinamo Zagabria transitato in diversi club italiani. Contro il Portogallo è stato lui ha siglare il gol della bandiera e ben 3 dei suoi ultimi quattro gol tra club e nazionale sono arrivati in partite che hanno visto più di 3,5 gol a partita. Ante Rebic invece è meno prolifico con la casacca del suo paese, complice anche una posizione in campo più defilata sulla fascia. Per il milanista però è da tenere in considerazione la sua dote di assistman con 3 suggerimenti vincenti nelle ultime 6 partite. Fari puntati anche su Ivan Perisic, fresco di vittoria in Champions con il Bayern e che dovrebbe partire dal 1° minuto, che è al centro di una peculiare statistica: le ultime quattro reti con la maglia della Croazia sono arrivate tutte nei secondi tempi.

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