Arriva puntualmente la prima sorpresa del Mondiale. E che sorpresa. Colpaccio dell'Arabia Saudita che sovverte ogni pronostico e batte l'Argentina favoritissima per la vittoria finale. La formazione di Scaloni ha peccato indubbiamente di presunzione, smettendo di giocare con agonismo dopo il vantaggio di Messi su rigore, arrivato al decimo del primo tempo. Nella prima frazione poi, sono arrivati altri gol sudamericani, ma tutti annullati per fuorigioco, uno di Messi, e due di Lautaro.
L'INTERVALLO CAMBIA TUTTO
La ripresa si apre con il gol che cambia il volto al match. Break in mezzo al campo di Al Malki, verticalizzazione per il movimento di Al Shehri che controlla e incrocia col mancino un tiro imparabile. Il pareggio da forza all'Arabia Saudita che resiste con ordine all'arrembaggio argentino. Difesa ma non solo. Al cinquantesimo, il gol decisivo.
LA PERLA DI AL DAWSARI
Il dieci è il primo ad avventarsi su una palla respinta da Romero al vertice dell'area di rigore. Favorito da un rimpallo dopo uno stop non perfetto, Al Dawsari è bravo a girarsi nello stretto, sterzare con un tocco d'esterno destro ad evitare la scivolata di De Paul, e concludere con un destro a giro potente sul secondo palo, sul quale Martinez ha potuto solamente sfiorare. I cambi di Scaloni non portano al risultato sperato, con l'Arabia che piazza il pullman in area di rigore, difendendo con le unghie con i denti il vantaggio; a fine partita saranno sei gli ammoniti, mentre nessuno nelle file dell'Argentina. Un dettaglio che fa capire il diverso atteggiamento messo in campo dalle due squadre.
La grinta ha battuto la tecnica e ora, per Messi e compagni, due gare da vincere assolutamente contro Polonia e Messico. L'unica consolazione arriva da Russia 2018, quando la Francia poi vincitrice del torneo, perse all'esordio contro l'Australia, sempre per 2-1.
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