Mattia Binotto non è più formalmente il team principal della Ferrari. Secondo quanto trapelato nelle ultime ore, infatti, il dirigente del Cavallino Rampante starebbe per rassegnare le dimissioni rispetto al ruolo ricoperto a partire dal 2019, quando subentrò a Maurizio Arrivabene (oggi passato nei quadri della Juventus). Binotto, da oltre vent'anni in azienda con una carriera sempre in ascesa, ha vissuto due stagioni molto complicate dal punto di vista dei risultati, soprattutto in relazione alle aspettative. Con il cambio di regolamenti e la crescita di Charles Leclerc, altro predestinato il cui percorso è iniziato direttamente all'interno della casa di Maranello, ci si attendeva un cambio di passo che nei fatti non è mai avvenuto.
FERRARI, BINOTTO VERSO L'ADDIO
Nei giorni scorsi erano circolate diverse voci riguardo alla posizione in bilico di Binotto, mai confermate ma nemmeno smentite dalla Ferrari, quasi ci si attendesse che a fare un passo indietro fosse proprio il team principal. Ed è quello che sta per accadere, con la conseguenza di un toto-nomi per la successione che ad oggi vede favorito Frederic Vasseur, ingegnere francese e a sua volta team principal dell'Alfa Romeo. Connazionale di Leclerc, avrà il compito di ridare entusiasmo a un ambiente in cui la vittoria di un Mondiale piloti manca ormai dal 2007, quando Kimi Raikkonen primeggiò in classifica al termine dell'ultima gara.
OBIETTIVO MONDIALE
Per farlo bisognerà affidarsi certamente a un feeling tra Leclerc e Vasseur che con Binotto sembra essere mancato, senza dimenticare il ruolo di Sainz come seconda guida. Avversari da battere, ancora una volta il bi-campione del mondo Max Verstappen (reduce dal successo negli ultimi due campionati) e Lewis Hamilton, che dopo un'annata di transizione punta a tornare a lottare per il trionfo insieme alla sua Mercedes.
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