Leggi la formazione del Belgio e ti trovi davanti fior di campioni. Courtois, De Bruyne, Hazard, Lukaku, più una lunga serie di giocatori dal curriculum rilevante, Meunier e Castagne sugli esterni, Witsel a centrocampo, Carrasco, Tielemans, Mertens, Alderweireld, Vertonghen. Eppure i risultati non arrivano. Vince uno solo, alla fine, gli altri stanno a guardare, ma è lecito attendersi qualcosa in più di un risicato successo sul Canada con un rigore fallito dagli avversari (poi travolti dalla Croazia) e di una sconfitta cocente con il Marocco.
BELGIO IN CRISI, RUMORS SU UN SPOGLIATOIO SPACCATO
La situazione è complicata. Molti giocatori hanno qualche annetto alle spalle, chi ancora potrebbe essere nel pieno della maturità deve fare i conti con gli infortuni. Si è citato Hazard (Eden, non Thorgan): fosse ancora quello del Chelsea acquistato dal Real Madrid per 150 milioni poco ci sarebbe da discutere sul valore. Ma quel calciatore non c'è più. In tre anni e mezzo di Spagna ha giocato 72 partite e non proprio tutte intere. Ha fatto segnare più infortuni che assist. Un calvario, un po' come quello che ha vissuto Romelu Lukaku quest'anno. L'ultima partita da titolare è un Lazio-Inter del 26 agosto. Poi il lungo transito in infermeria, due spezzoni e un altro infortunio. Con il Marocco qualche minuto nell'inutile assalto finale. In questi giorni si parla dell'interista più per il ruolo da paciere che avrebbe avuto nel risolvere i conflitti interni allo spogliatoio (complice un confronto acceso che avrebbe visto protagonisti De Bruyne e Vertonghen) che non per un apporto sul campo a cui il ct Martinez spera d poter attingere nell'ultima e decisiva gara del girone.
LA GENERAZIONE DORATA DEL BELGIO ALL'ULTIMO APPELLO CON LA CROAZIA
Lukaku, anche a mezzo servizio, è sempre il miglior marcatore della storia della nazionale con 68 centri. Detto che il suo sostituto Batshuayi ha finora garantito l'unico successo sul Canada del torneo dei belgi, i problemi della squadra sembrano nascere altrove. Da una fase difensiva in ambasce, da un calo di forma evidente dei giocatori di maggior spicco. Una generazione dorata i cui colori stanno sbiadendo e che dovrà confrontarsi con un'altra nazionale in cui molti giocatori sono a caccia di un ultimo grande acuto. La Croazia di Brozovic, compagno di squadra di Lukaku, dei Perisic, Modric, Kovacic, Vlasic. Nei precedenti i croati contano due successi, tre i belgi, uno il pareggio. Risultato che farebbe felici i biancorossi (rischierebbero il sorpasso del Marocco in vetta ma sarebbero agli ottavi) e che al contrario non basta agli avversari. Senza una vittoria, a meno di un clamoroso tonfo del Marocco col Canada (dal 3-0 in su) la generazione dorata guarderebbe il resto del Mondiale dalla tv.
(Credits: Getty Images)
