IL CAMERUN BATTE IL BRASILE: LA METAFORA DE "LA CASA DI CARTA"

Submitted by alessio.berton on Sat, 12/03/2022 - 17:05
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Redazione
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Ieri sera, l'ultima giornata della fase a gironi del gruppo G, ha visto contrapporsi il Brasile già sicuro del primo posto, e il Camerun, ultimo in classifica e con poche chances di qualificarsi per gli ottavi. Sulla carta il match era a senso unico, ma l'unione tra la scarsa aggressività dei sudamericani, l'ampio turnover adottato dal ct Tite e il cuore degli africani, ha ribaltato completamente il pronostico della vigilia. I tanti, tantissimi errori sotto porta dei brasiliani, soprattutto nel finale di partita, sono stati puniti dalla zuccata di Vincent Aboubakar, centravanti del Camerun con un passato al Porto. L'attaccante, a segno ad una manciata di minuti dalla fine, si è poi tolto la maglia durante l'esultanza, ricevendo come da regolamento il cartellino giallo, il secondo per lui durante la partita, con conseguente espulsione. Ne è valsa comunque la pena per aver portato in Camerun una vittoria che definire storia è riduttivo. Al termine del match infatti, nonostante l'eliminazione dalla competizione, i calciatori africani erano comunque soddisfatti per l'impresa.

LA METAFORA NE "LA CASA DI CARTA"

Una vittoria talmente storica, che era stata usata come metafora in una famosissima serie tv, "La Casa di Carta", nella quale un gruppo di ladri aveva pianificato una rapina alla Zecca di Stato spagnola. Nella quarta puntata della seconda stagione, il Professore, cervello dell'operazione, era intento a spiegare perché il popolo avrebbe fatto il tifo per loro, nonostante fossero "i ladri", utilizzando come metafora un eventuale match tra Brasile e Camerun ai Mondiali, un Davide contro Golia dei nostri tempi.

LE PAROLE DEL "PROFESSORE"

“Ve lo spiego con il calcio. Mettiamo che ai Mondiali si gioca Brasile-Camerun, chi vincerebbe?, Mettiamola così, chi vorreste che vincesse?” chiese il Professore. “Di vincere, vincerebbe il Brasile, ma tiferemmo tutta la vita per il Camerun“. Ancora il Professore: “Vedete, istintivamente l’essere umano sempre prende le parti dei più deboli, dei perdenti. Quindi se mostreremo al mondo le nostre debolezze, che siamo sul punto di arrenderci, susciteremo una grande commozione“. “Nessuno al mondo tiferebbe Brasile, sarebbero tutti dalla parte del Camerun. Forse anche qualche brasiliano. Quindi, avanti Camerun”.

(Credits: Getty Images)

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