Gli ultimi Mondiali di Eden Hazard sono stati tutt'altro che paradisiaci, rifacendoci al suo cognome, ma è da un po', del resto, che il trequartista belga non è più lo stesso giocatore che ha incantato nella seconda decade del millennio. Così, dopo l'eliminazione dei Diavoli Rossi nella fase a gironi, ha deciso di lasciare la nazionale. Per celebrarlo, abbiamo scelto i suoi tre momenti più belli con la maglia del Belgio.
TOP 3 EDEN HAZARD IN NAZIONALE, IL PRIMO GOL
Eden Hazard ha debuttato in nazionale il 19 novembre 2008, quando non era ancora maggiorenne. Ci ha messo un po' prima di prendersi il "posto fisso" e soprattutto prima di sbloccarsi. Del resto ha sempre preferito l'assist e in attesa del primo gol ne ha sfornati ben otto. Poi, però, è arrivata anche la gemma, il 7 ottobre 2011: con il Belgio già avanti 1-0 sul Kazakistan, scatta un profondità sull'assist verticale di Mertens e con una finta sublime salta anche il portiere prima di depositare il pallone in rete a porta vuota. Qualità al potere: è la golden generation del Belgio che avanza. E pazienza se non arriverà mai al grande obiettivo. Si è divertita e ha fatto divertire.
TOP 3 EDEN HAZARD IN NAZIONALE, ASSIST MONDIALE
L'esordio di Eden Hazard in un grande torneo arriva nel 2014, in occasione del Mondiale brasiliano. Il Belgio supera il girone eliminatorio con tre vittorie e nelle prime due c'è il timbro più bello di Hazard, l'assist. Serve a Mertens la palla del sorpasso sull'Algeria al debutto, ma è quello che fa contro la Russia che lo porta a livelli di eccellenza assoluta. Al minuto 88, quando le energie di tutti sono al lumicino, lui riesce quasi fa fermo ad accelerare e a saltare un avversario sulla sinistra, poi regala a Divock Origi un cioccolatino da scartare per l'1-0 che decide la partita.
TOP 3 EDEN HAZARD IN NAZIONALE, MAGIE A EURO 2016
Il 2016 è stato il miglior anno di Eden Hazard e agli Europei mise in mostra il meglio del proprio repertorio agli ottavi contro l'Ungheria. Con i Diavoli Rossi avanti 1-0 e i magiari costretti a scoprirsi nella ripresa, il numero 10 regalò a Batshuayi il 2-0 con una vera e propria invenzione (palla avanti mentre la difesa avversaria saliva dopo gli sviluppi di un corner e tocco facile per il compagno), e in contropiede firmò il tris personalmente rientrando sul destro e mirando all'angolino. Quel Belgio si fermò poi ai quarti, Hazard ha giocato un buon Mondiale due anni dopo, ma forse senza raggiungere lo stesso livello del 2016.
(Credits: Getty Images)
