5 STORIE DI SPORTIVI DA “10 E LODE”

Submitted by greta.torri on Wed, 09/23/2020 - 10:02
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Marco Perciabosco
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Per la nostra sessione “zero eccessi” oggi vi proponiamo 5 storie di sportivi che grazie alle loro qualità legate alla carriera sportiva, sono riusciti anche a concludere il ciclo di studi, laureandosi. Perché lo sportivo a 360 può essere un esempio positivo non solo per la sua devozioni all’attività agonistica. Chi sono i nostri 5 sportivi con lode? Eccoli…

PIETRO MENNEA, IL PROFESSORE


Nato il 28 giugno del 1952, Pietro Mennea rimane tutt’ora il velocista più famoso della storia dell’atletica italiana. Il suo 19”72 nei 200 metri piani è ad oggi record europeo ed è stato primato mondiale per quasi 20 anni fino al 1996. La perseveranza e il perfezionismo nella sua disciplina lo ha aiutato moltissimo nei traguardi che Pietro si è prefissato al termine della sua carriera sportiva. Infatti, una volta appesi gli scarpini al chiodo lasciando le piste di atletica, Mennea non solo si laureò per ben 4 volte in Giurisprudenza, Scienze politiche, Lettere e Scienze motorie, ma il nativo di Barletta svolse attività politica come europarlamentare, scrisse diversi saggi e svolse le professioni di avvocato e di commercialista. Un vero campione dagli zero eccessi a tutto tondo.

ARSENE WENGER, L’INGEGNERE
Stimato da tutto il mondo del calcio tanto da essere ora dirigente FIFA come responsabile dello sviluppo mondiale. Il francese classe 1949 prima di essere un ottimo allenatore, incollando indelebilmente la sua immagine a quella dell’Arsenal per ben 22 anni, è ovviamente stato anche calciatore. Ma come difensore non era un campione e infatti mentre giocava capì che avrebbe dovuto percorrere la propria vita su due binari. Continuò così gli studi all’Università di Strasburgo dove conseguì la laurea in ingegneria. Certo, la sua carriera professionale poi proseguì in ambito sportivo, ma è fuor di dubbio che il suo metodo di lavoro sia stato sicuramente contaminato dal mood mentale molto “quadrato” acquisito negli anni di studi.

SOCRATES, IL DOTTORE


Quale onore e quale onere, avere il nome di uno dei più grandi filosofi dell’antica Grecia. Una scelta, quella del padre del centrocampista nato Belem nel 1954 e protagonista anche nel nostro campionato nel 1984/85 con la maglia della Fiorentina, che arrivò come folgorazione dopo la lettura de La Repubblica di Platone. Ecco perché nel Brasile degli eccessi, dove la via di mezzo non esiste, Socrates ha la fortuna di essere spronato dalla sua famiglia e la bravura di intraprendere gli studi, laureandosi in medicina. È vero che al momento di scegliere tra fare il medico e il calciatore scelse la seconda (grazie a Dio penserete voi), ma è altrettanto vero che i suoi studi non furono vani visto che una volta ritiratosi tornò sui passi della sua gioventù diventando dottore e concretizzando quel soprannome che tutti gli davano in campo.

YUTO NAGATOMO, L’ECONOMISTA


La disciplina degli atleti giapponesi è nota a tutti e non è quindi strano raccontare di sportivi del Sol Levante che sono anche laureati. Fra tutti abbiamo scelto l’ex terzino dell’Inter nonché ex capitano della nazionale nipponica. I suoi studi universitari risalgono agli anni delle giovanili quando giocava con la squadra di calcio dell’ateneo di Meiji, uno dei più prestigiosi di Tokyo. La sua laurea in economia politica chissà, potrebbe portarlo in futuro (visto che al momento gioca ancora nel Marsiglia in Ligue 1) ad un ruolo di spicco nel proprio paese. Questo ce lo dirà il futuro. Il presente ci parla di un calciatore che è sempre stato stimato da compagni e avversari per la sua correttezza, per la sua positività e per il suo grande impegno. Un calciatore vecchio stile nella giungla del calcio moderno.

GERARD PIQUÉ, L’IDEATORE DELLA NUOVA COPPA DAVIS


Nonostante la fama sia sul campo che sui social, le vittorie con il Barcellona, l’indubbio ruolo di sex symbol per le ragazzine di mezzo mondo e la sua duratura storia d’amore con la cantante pop Shakira, Gerard ha preferito i successi agli eccessi. E in questo caso non parliamo di successo con blaugrana ma quelli ottenuti conseguendo il master in “Business of Entertainment Media and Sports” nella prestigiosa Harvard e nell’ideare poi il nuovo formato della Coppa Davis assieme agli amici della Rakuten. Un evento che lo scorso anno ha fatto molto discutere nel mondo del tennis ma che indubbiamente ha dimostrato le grandi qualità imprenditoriali e di marketing di uno dei difensore moderni più forti degli ultimi 20 anni.

Questi sono solo 5 esempi presi fra moltissimi sportivi che hanno deciso di intraprendere una vita e una carriera fatta di impegno, serietà e zero eccessi. Atleti simbolo della propria generazione ed esempi da seguire per i nostri giovani sportivi.

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