"Sono nato in Argentina, terra di Diego e di Lionel". Il coro che spopola sul web, nello spogliatoio dell'Albiceleste, ma soprattutto negli stadi del Qatar e in tutte le case e piazze del Paese sudamericano, accosta in modo evidente Dios, cioè Maradona, e il suo figlioccio, il semidio Leo Messi. Il prefisso, "semi", è al momento obbligatorio perché finché il Diez attuale non alzerà al cielo la Coppa del Mondo, non potrà mai davvero considerarsi al pari del calciatore più forte della storia (evitando in tal senso ogni parallelismo con Pelé). In attesa che la Pulce completi l'opera, ammesso che ci riesca, c'è un confronto durato oltre 15 anni che ormai è già finito, non ha più senso di esistere, quello con Cristiano Ronaldo. Il vincitore generale lo lasciamo scegliere a ciascun appassionato, perché il dibattito su chi sia o sia stato più forte, quello sì, non avrà mai fine, ma quello che ha detto questo Mondiale è che la rivalità ormai appartiene al passato. La definitiva conferma è arrivata sabato pomeriggio, con CR7 confinato in panchina per la seconda partita consecutiva e poi in lacrime negli spogliatoi dopo la sconfitta con il Marocco e la conseguente eliminazione del Portogallo.
QATAR 2022, MESSI HA BATTUTO RONALDO
Anche se Leo Messi non dovesse vincere il Mondiale, ha comunque battuto Cristiano Ronaldo, pur non incrociandolo sul campo come quando uno era la stella del Barcellona e l'altro il trascinatore del Real Madrid. I numeri, in tal senso, lasciano il tempo che trovano: entrambi hanno realizzato su rigore il primo gol delle rispettive nazionali in Qatar, sbloccando il risultato contro Arabia Saudita e Ghana, poi però il campo ha detto altro ribaltando la delusione iniziale dell'argentino per la sconfitta all'esordio e la gioia del portoghese per il successo. Non sono tanto le quattro reti e i due assist complessivi di Messi a fare la differenza rispetto all'unico centro di CR7, quanto i minuti giocati: Messi non ne ha saltato uno, Ronaldo non ha completato una sola partita. Leo è la stella polare dell'Argentina, non solo la stella: tutto ruota intorno a lui. Quando il Portogallo ha travolto la Svizzera agli ottavi, Ronaldo si è rifugiato negli spogliatoi mentre i compagni festeggiavano e dopo la sconfitta con il Marocco non ha consolato nessuno, né è stato consolato mentre piangeva a dirotto. Lui che nel 2016 vinse l'Europeo guidando la squadra dalla panchina, dopo essere uscito per infortunio.
QATAR 2022, MESSI E RONALDO MONDIALI DIVERSI
Martedì rivedremo in campo Leo Messi contro la Croazia e prevedibilmente assisteremo a un'altra partita forse poco spettacolare, nella quale il mondo intero si aspetta che sia il fuoriclasse del Psg ad accendere la luce e, quel che è forse più grave, se lo aspetta anche il c.t. Scaloni, perché l'Argentina è una squadra sicuramente compatta, ma con poca qualità, perché tutti gli altri fantasisti, per problemi fisici o scelte tattiche, vanno in panchina. Cristiano Ronaldo, a quel punto, sarà già a casa, coccolato dalla sua famiglia: un sondaggio prima di Marocco-Portogallo ha rivelato che i tifosi lusitani preferivano in maggioranza che CR7 andasse di nuovo in panchina, così mentre Leo è osannato dal suo popolo, il suo eterno rivale non è riuscito a convincere né il suo allenatore, né la sua gente e ci ha dovuto pensare la sua Georgina a intervenire in tackle sul c.t. Fernando Santos. "Oggi il tuo amico e allenatore ha sbagliato. Non si può sottovalutare il miglior giocatore del mondo. Non si può difendere qualcuno che non lo merita". Elma Aveiro, la sorella di Cristiano, ha fatto anche peggio: "Hanno ucciso un uomo, hanno ucciso una nazionale, hanno ucciso una nazione". Con tanto di hashtag: #fernandosantosout. Antonella Roccuzzo e il clan di Messi sono in Qatar: zero parole, solo sostegno.
QATAR 2022, MESSI E RONALDO NON SOLO SOLDI
Probabilmente nel 2023 CR7 supererà di nuovo Leo come calciatore più pagato al mondo se accetterà l'offerta da 200 milioni di euro all'anno dell'Al-Nassr, ma Messi non lo invidierà comunque, ricordando che un intero popolo, da mesi, canta per lui e che non sarà un rigore o un gol in più, né tantomeno i soldi, a cambiare davvero le cose. Messi ha già vinto più volte il Pall0ne d'oro rispetto a Cristiano (7-5), è arrivato al top in Qatar trascinando il Psg insieme a Mbappé e a Neymar, mentre CR7 ci è arrivato di fatto senza squadra, separandosi consensualmente poco dopo l'inizio del torneo dal Manchester United. Da domani la rivalità non esiste più, non tanto perché proprio Mbappé ha preso il loro posto come calciatore attualmente più forte del pianeta, ma perché è Ronaldo a non essere più a quel livello e ad aver imboccato inesorabilmente il viale del tramonto. Ed è per questo che forse piangeva, più che per l'eliminazione del Portogallo.
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