Dopo la vittoria dell'Argentina sulla Croazia nella prima semifinale, i giocatori di Francia e Marocco si giocano la possibilità di partecipare alla partita più importante dell'anno, o forse della carriera. Per i francesi sarebbe la seconda consecutiva dopo quella del 2018, vinta proprio sulla Croazia, mentre per il Marocco rappresenterebbe il punto più alto della storia calcistica africana. La formazione di Regragui è la vera e propria sorpresa del torneo, sulla quale nessuno avrebbe scommesso. Vediamo nel dettaglio come arrivano le due squadre al match, tralasciando tutti i particolari storico-politici che regolano i rapporti fra le due.
COME ARRIVA LA FRANCIA
Un eventuale successo dei ragazzi di Deschamps farebbe eguagliare alla Francia il record del Brasile di Pelé, che trionfò alla Coppa del Mondo del 1958 e 1962. I Bleus, nonostante le defezioni importanti che hanno colpito la rosa, come quelle di Pogba, Kanté e Benzema, hanno raggiunto la semifinale senza troppe sofferenze. I quarti contro l'Inghilterra sono stati decisi dalla zuccata di Giroud, il quale si sta dimostrando un degno erede del Pallone d'Oro del Real Madrid. Mbappé è in uno stato di forma eccellente, anche se Walker nei quarti è riuscito a contenerlo grazie alla velocità praticamente eguale. Nello scacchiere tattico, l'ala del PSG sarà impegnato in un duello contro un compagno di club, Hakimi. Il terzino ex Inter è l'unico in grado di tener testa alla progressione dell'attuale capocannoniere del Mondiale, e al contrario, la spinta offensiva costante di Hakimi costringerebbe il dieci ad un maggior impegno difensivo. Fase di non possesso che la Francia deve registrare assolutamente. I Blues hanno sempre preso gol in dieci delle ultime undici apparizioni, salvandosi grazie alla qualità offensiva. Il Marocco però è la miglior difesa del torneo, e puntare tutto sull'attacco potrebbe non portare ai frutti sperati.
COME ARRIVA IL MAROCCO
Sulle ali dell'entusiasmo, il Marocco sta inseguendo un sogno. La prima africana di sempre a raggiungere la semifinale di un Mondiale. Di parole sui ragazzi di Regragui se ne stanno sprecando anche fin troppe. Linee strette e compatte, in modo tale da permettere alla fisicità del centrocampo di intervenire prontamente: più lo spazio si stringe, maggiore è il peso che la fisicità ha nelle dinamiche di gioco. Inoltre, imbastendo una fase di non possesso in questo modo, si vanno ad occupare in maniera più decisa i cosiddetti Half spaces, tanto cari al gioco posizionale moderno, ovvero quelle zone di campo tra le fasce ed la corsia centrale nelle quali è più probabile creare un'azione da gol. Con questo sistema, sono stati imbrigliati gli attacchi di Spagna e Portogallo, punite poi in ripartenza una, e ai rigori l'altra. A livello di motivazione, il Marocco è chiaramente a mille. Vuoi l'esser stato una colonia francese per tanti anni, vuoi per il grandissimo numero di marocchini che abitano la Francia, vuoi per l'importanza di scrivere la storia più bella del calcio africano e probabilmente mondiale, i ragazzi di Regragui sono carichi.
LE PROBABILI FORMAZIONI
Francia (4-2-3-1): Lloris; Koundè, Varane, Konaté, Theo Hernandez; Tchouameni, Rabiot; Dembelè, Griezmann, Mbappè; Giroud. Ct. Deschamps.
Marocco (4-3-3): Bounou; Hakimi, El Yamiq, Aguerd, Mazraoui; Ounahi, Amrabat, Amallah; Ziyech, En-Nesyri, Boufal. Ct. Regragui.
(Credits: Getty Images)
