IN ITALIA
Quando ancora il calcio giapponese ere conosciuto in Italia e in Europa grazie ai cartoni animati, Kazuyoshi “Kazu” Miura arrivò nella Serie A degli anni ’90 il primo giocatore del Sol Levante a giocare nella massima serie italiana. Ad ingaggiare l’attaccante nipponico nel 1994 fu il Genoa dell’allora presidente Spinelli, un colpo più importante dal punto di vista mediatico che dal punto di vista sportivo, visto che totalizzò 20 presenze e una sola rete all’attivo anche se in un derby con la Sampdoria in un’annata che culminò oltretutto con la retrocessione in Serie B del Grifone.
ETERNO
Da allora sono passati quasi trent’anni ma incredibilmente Miura gioca ancora nel mondo professionistico e anzi quest’anno, alla veneranda età di 55 anni, ha deciso di rilanciare tornando a giocare in Europa, a 23 anni di distanza dalla sua ultima avventura nel Vecchio Continente, all’epoca nella Dinamo Zagabria, questa volta nelle fila dell’Oliveirense, formazione che milita nella Seconda Divisione portoghese, di proprietà dello Yokohama FC, club che detiene il cartellino del giocatore. La notizia arriva dal quotidiano giapponese “Nikkan Sport”, che lo ha immortalato in partenza per la nuova destinazione.
L’UNICO RIMPIANTO
Una carriera infinita quindi per il precursore del calcio giapponese ad alti livelli, capace di aprire al strada ai calciatori che hanno avuto successo anche in Europa: da Nakata a Nakamura, passando per Honda, Kagawa e Minamino, oltre agli ultimi passati anche dalle nostre parti come Yoshida, Nagatomo e Tomiyasu. Numeri importanti anche con la maglia del Giappone per Kazu Miura con uno score che recita 55 gol in 89 partite, anche e non ha mai avuto la gioia di disputare un Mondiale.
(Credits: Getty Images)
