L'ARGENTINA E LE CINQUE FINALI MONDIALI CON DUE TRIONFI E TRE SCONFITTE

Submitted by federico.tireni on Sun, 12/18/2022 - 09:54
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Redazione
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Oggi in Qatar l'Argentina giocherà la sesta finale mondiale della propria storia, la prima contro la Francia. Finora il bilancio è negativo con due trionfi e tre sconfitte. Vediamo, uno per uno, i precedenti, partendo dal ko con l'Uruguay nel 1930, passando dai successi di Argentina 1978 e Messico 1986 e chiudendo con le delusioni di Italia '90 e Brasile 2014.

 

MONDIALE 1930, URUGUAY-ARGENTINA 4-2

Era un altro calcio, che nessuno di quelli che leggerà quest'articolo ha mai visto, sicuramente non dal vivo. Ma è comunque storia: l'Argentina gioca (e perde) la prima finale di un campionato del mondo, lo fa contro l'Uruguay padrone di casa tra un mix di nebbia e neve, perché nell'emisfero australe è inverno. L'Albiceleste spaventa i padroni di casa, va sotto, ribalta il risultato e a inizio ripresa sfiora il 3-1, ma poi capitola: finisce 4-2, addio sogni di gloria.

 

MONDIALE 1978, ARGENTINA-OLANDA 3-1 d.t.s.

È il Mondiale dell'Argentina, in tutti i sensi, perché giocato in casa e perché vinto dall'Albiceleste sotto gli occhi del dittatore Jorge Videla. La finale è contro l'Olanda del calcio totale, così totale che arriva fino in fondo eliminando la più bella Italia del dopoguerra e senza il suo miglior giocatore, Johan Cruijff. Gli Oranje vogliono riscattare la sconfitta di quattro anni prima in Germania, ma vanno sotto, trafitti dal numero 10 sudamericano Mario Kempes, capocannoniere del torneo. Il Monumental è pronto a celebrare i propri idoli, ma a otto minuti dal termine Poortvilet, un difensore, si fa trovare pronto in area per lo stacco dell'1-1: è il calcio totale, appunto. Che non può nulla, però, contro la qualità e la determinazione di Kempes: nei supplementari entra quasi con il pallone in porta tra slalom e rimpalli e firma il 2-1, poi propizia anche il tris di Bertoni. È l'apoteosi.

 

MONDIALE 1986, ARGENTINA-GERMANIA OVEST 3-2

È il Mondiale di Diego Armando Maradona, che trascina l'Argentina alla finale prima con la storica doppietta all'Inghilterra nei quarti tra la mano de Dios e il gol del secolo, poi con quella al Belgio in semifinale. La finale, per il Pibe de Oro, è molto più dura, con Matthaus, futuro interista, che lo tallona per novanta minuti. Ci pensano i compagni, per sua fortuna: Brown fa 1-0 grazie all'uscita avventata di Schumacher, Valdano raddoppia in contropiede. Ma i tedeschi non mollano mai e pareggiano sugli sviluppi di due calci piazzati, con due azioni quasi fotocopia l'una dell'altra, grazie a Rummenigge e Voeller. L'inerzia della partita sembra cambiata e qui viene fuori il genio: Diego lancia Burruchaga solo davanti al portiere con una magia e arriva il 3-2 del trionfo.

 

MONDIALE 1990, GERMANIA OVEST-ARGENTINA 1-0

La Germania Ovest si prende la rivincita sull'Argentina quattro anni dopo, con una squadra profondamente rinnovata e comunque superiore a quell'Albiceleste. Diego Armando Maradona ha giocato un Mondiale a corrente alternata dopo una stagione logorante chiusa con il secondo scudetto al Napoli: i fischi dell'Olimpico all'inno nazionale lo irritano, Roma si schiera con i tedeschi dopo l'eliminazione dell'Italia proprio ad opera dell'Argentina in semifinale. È una partita brutta, povera di occasioni, giocata sotto ritmo come quasi tutto il torneo. L'episodio che la sblocca è controverso: con i sudamericani già in dieci per il rosso a Monzon, l'arbitro Codesal fischia un rigore molto generoso per un contatto Sensini-Voeller, viene espulso anche Dezotti e Brehme insacca. Il Mondiale di Maradona finisce tra le lacrime.

 

MONDIALE 2014, GERMANIA-ARGENTINA 1-0

È ancora Germania-Argentina e a vincere sono ancora i tedeschi, che trionfano al Maracanà. Anche questa è una partita bloccata, ma meno tesa rispetto a quella del 1990. Per l'Argentina è la gara dei grandi rimpianti, perché nei tempi regolamentari Higuain fallisce un'occasione clamorosa a tu per tu con Neuer e lo stesso fa Palacio nei supplementari. Così decide Götze, subentrato nella ripresa. Leo Messi, che in quel Mondiale era partito bene, ma è progressivamente sparito nella fase a eliminazione diretta, non riesce a incidere. Otto anni dopo avrà la seconda chance.

 

(Credits: Getty Images)

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